Nella giornata del 15 ottobre UBI BANCA ha presentato l’ennesimo piano d’interventi sulle Banche e Società del Gruppo che prevede, tra l’altro, la ulteriore chiusura di 114 sportelli e il declassamento di altre 54 filiali a minisportello , oltre agli esuberi di personale stimati in 1.277 di cui 500 in uscita entro l’anno in corso.
Ne ha dato notizia la Unisin che continua evidenziando che Ubi Banca ha deciso così di proseguire nella scelta di abbandonare ampi territori del sud (Carime perde 26 filiali) e del nord Italia (solo il Banco di Brescia e Banca Regionale Europea chiudono complessivamente 64 filiali).
Il gruppo Ubi Banca è presente in Basilicata, in Calabria, in Puglia e in provincia di Salerno con il marchio Carime.
Gennarino Macchia segretario generale della Fiba-Cisl Basilicata ha chiarito che Ubi banca nei giorni scorsi ha comunicato alle organizzazioni sindacali “l’avvio della procedura di riorganizzazione tesa a ottenere un risparmio di circa 90 milioni di euro: la decisione porterà alla chiusura di 55 filiali e 59 mini-sportelli e alla individuazione di 777 esuberi”.
Ha poi continuato , esprimendo una “forte preoccupazione per le ricadute che il piano di tagli del gruppo bancario provocherà ”.
Ha infine concluso che “la metà dei tagli contenuti nel piano lacrime e sangue di Ubi riguarderà il marchio Carime con 305 esuberi, la chiusura di 26 sportelli e il declassamento a mini-sportello di quattro filiali.
In sostanza il piano di ridimensionamento prevede la chiusura di 114 punti operativi (55 filiali e 59 minisportelli) e la riqualificazione di 54 filiali a minisportello e di 2 minisportelli a filiali.
In Calabria chiuderanno le filiali di Marina di Gioiosa, Mileto, Vibo Marina, Tiriolo, Lamezia Terme Ag. 1, Spezzano Sila, Corigliano paese, San Lucido.
La agenzia 1 di Cosenza in via 24 maggio sarà ridotta a minisportello.
Gli esuberi di personale in Carime saranno 305 esuberi di cui 99 in uscita entro il 2014.