«Come mai sono stati convocati i dirigenti delle Aziende sanitarie ed ospedaliere per porre mano ad un piano di riordino dei servizi sanitari?»
E poi di seguito: «Circolano notizie, che se confermate sarebbero di una gravità inaudita, secondo le quali presso gli uffici del Commissario per la gestione del Piano di rientro nel settore della sanità in queste ore sarebbero stati convocati i dirigenti delle Aziende sanitarie ed ospedaliere delle diverse province della Calabria per porre mano ad un piano di riordino dei servizi sanitari».
Si legge quanto sopra in un comunicato della segreteria politica del presidente eletto della Regione, Mario Oliverio.
Inoltre si aggiunge: «Il fatto è grave perché iniziative di questa portata, con implicazioni evidenti in un settore vitale per la Calabria ed i calabresi, vengono assunte in evidente dispregio delle più elementari regole democratiche e del buon senso. Il commissario Pezzi ed il sub commissario Urbani dovrebbero sapere che giorno 23 novembre in Calabria ci sono state le elezioni e, con nettezza di consensi, sono stati eletti il nuovo presidente della Regione ed il nuovo consiglio regionale. Il decreto di nomina dei commissari attualmente in carica prevede esplicitamente la loro decadenza nel momento dell'elezione del nuovo presidente della Regione».
Infine si evidenzia che :«Anche se la formale proclamazione del presidente Mario Oliverio non è ancora avvenuta - si sostiene ancora nella nota - non è assolutamente corretto, sul piano istituzionale e rispetto alle più elementari regole del buon senso, assumere iniziative tese ad esautorare il ruolo ed i poteri del nuovo presidente della Regione, democraticamente scelto dai cittadini calabresi. A nessuno, quindi, può essere consentito di assumere decisioni così delicate ed importanti per la nostra regione attraverso un'evidente ed ingiustificata forzatura. I rappresentanti delle istituzioni sono tenuti, in ogni momento, al rispetto delle regole elementari della vita democratica».
E la conclusione: «Ci si augura che le notizie sopra richiamate siano infondate e che si eviti che vengano assunte iniziative che violano le normali condizioni di rispetto delle regole»
Una diffida vera e propria
“La calabria è mia e guai a chi la tocca” sembra poter leggere dietro questa nota stampa
Ma la cosa più sorprendente e che la stampa regionale nemmeno sfiora il fatto che Oliverio abbia così “snobbato” il Generale e commissario Pezzi da far parlare la sua segreteria.
E non è certamente cosa da poco!