Si sono incontrati :
Mimmo Bevacqua presidente della Commissione ambiente della Regione
Domenico Pallaria dirigente generale ai lavori pubblici
Paolo Veltri Presidente del dipartimento di ingegneria civile dell'Unical
Giovanni Andiloro della Commissione nazionale risorse idriche
Marsio Blaiotta dei Consorzi di bonifica
Pietro Molinaro presidente regionale di Coldiretti
Paolo Tramonti segretario regionale della Cisl
Camillo Nola presidente di Confcooperative
Giuseppe Falcomatà sindaco di Reggio Calabria
Luigi Incarnato il commissario di Sorical
Roberto Musmanno dall'assessore ai lavori pubblici
Ecco che cosa è emerso:
I debiti dei Comuni dal 1987 ad oggi sono di 500 milioni di euro ( Incarnato).
Vengono immessi 425 milioni di mc di acqua, di cui 275 dalla Sorical, ma se ne fatturano ai cittadini 160 milioni. ( Incarnato)
Mancano alla contabilità circa 265 milioni di mc, pari al 62% dell’acqua immessa in rete, 265 milioni di mc di acqua che si perde per allacci abusivi e perdite di rete. ( Incarnato)
I cittadini pagano ai comuni solo il 50% delle fatture ( Incarnato)
La Sorical ha vissuto danni difficili, e non ha potuto completare gli investimenti, ora abbiamo riavviato alcuni progetti ma rischiano di saltare perché non si riescono ad incassare i 185 milioni di crediti verso i comuni ( Incarnato).
Signor Incarnato gli altri 315 milioni di euro di crediti verso i comuni ( 500- 185)che fine hanno fatto?
E comunque l'acqua si paga poco (Paolo Veltri)
Don Paolo. Voleva dire che l’acqua la paghiamo in pochi! E se la si facesse pagare a tutti, costerebbe di meno, vero?
Dobbiamo avviare l'installazione dei contatori di nuova generazione per far pagare la bolletta ogni due mesi (Paolo Veltri)
Don Paolo. Con contatori vecchi e nuovi pagheremmo sempre i soliti fexxi se i comuni non conducono una lotta serrata alla evasione tributaria ed ai furti di acqua, vero?
Dobbiamo controllare le perdite sulle reti comunali attraverso la delimitazione dei distretti idrici. (Paolo Veltri)
Don Paolo. Ci sembra pura teoria . Molti se non tutti i comuni hanno reti di distribuzione aberranti( valuti la idoneità dei serbatoi, per esempio) ed hanno collegato le tubazioni rendendo inesistenti i distretti
"La legge del '97 prevedeva 5 Ato. Con la legge 34/2010 la regione ha stabilito un solo ambito ma poi non è stata approvata una legislazione di settore”. (Domenico Pallaria)
Insomma dopo 13 anni inutili si riducono gli ambiti ottimali da 5 ad 1, cioè da provinciali a regionali. Come mai il ritardo e quale è la ragione vera di questa “trappola”.Ci viene il dubbio che tutto nasca dal tentativo di unificare la tariffa a livello regionale, come sembra rilevarsi dalla affermazione che:” Il Presidente Oliverio è determinatissimo a portare ad unità di intenti e di programmazione quello che era spezzettato in mille rivoli”
"Abbiamo costruito un organismo legislativo che riordina il sistema idrico integrato. Una legge può diventare una buona legge ma ciò dipende dalla capacità di essere operativi. Nel campo del sistema idrico noi costruiamo gli strumenti, voi- rivolto agli amministratori locali- gestite e dovete esercitare i controlli”.( Roberto Musmanno).
Professore ma se fossero stati capaci di gestire e controllare si sarebbe avuto un credito verso di loro di 500 milioni di euro? Ed una perdita di rete e furti di acqua del 62%?. E pagamenti pari al solo 50% .
"Siamo una regione agricola e produciamo cibo su 32 mila ettari di terra che devono essere irrigati. L'obiettivo è di irrigare anche con risorse pubbliche 50 mila ettari di territorio che produrranno 40 mila posti di lavoro" (Pietro Molinaro).
In Calabria esistono più terreni incolti che coltivati. Di chi sono? Perché non hanno cavato idonei pozzi? Non è un reato abbandonare alle erbacce tanta terra quando in Calabria ci sono migliaia di disoccupati? Perché non obbligare i proprietari a mettere questi terreni in produzione magari contribuendo alla copertura dei costi dei pozzi?
"Viviamo una situazione di sofferenza da Medioevo. È difficile spiegare ai miei concittadini che esistono problemi strutturali sui quali si sta lavorando, che l'acqua arriva per pompe di sollevamento che si rompono spesso, che esistono diverse situazioni di furti e di utilizzo spropositato per uso irriguo. Stiamo lavorando sull'utilizzo dell'acqua depurata per scopi irrigui, sulla realizzazione dei micro invasi sulle fiumare e sul completamento dei lavori della diga sul Menta. Tra le priorità la nascita del gestore unico pubblico che deve gestire il servizio senza produrre lucro".(Giuseppe Falcomatà)
Sindaco. Il gestore unico spiegherà ai reggini che l'acqua arriva per pompe di sollevamento che si rompono spesso? O spiegherà che esistono diverse situazioni di furti e di utilizzo spropositato per uso irriguo?.E che cosa vuol dire -utilizzo dell'acqua depurata per scopi irrigui-? Forse sversamento di acque inquinate sui terreni per evitare che il mare risulti inquinato?
Ci state prendendo in giro, vero?
La verità la leggiamo dalla dichiarazioni del segretario Tremonti «Per la Cisl è da valutare positivamente la scelta di indirizzo su un soggetto unico gestore, a capitale interamente pubblico (auspicabile in assenza di un partner privato che abbia le capacità tecnico-economiche necessarie), a cui affidare la gestione del Servizio idrico integrato, dalla captazione, alla distribuzione, alla depurazione, con contestuale riscossione dei tributi, al fine di garantire la continuità dei flussi finanziari necessari per la bancabilità degli investimenti e degli interventi e per consentire l’operatività e la gestione dei servizi produttivi».
Ecco il trucco, voluto e cercato spasmodicamente da Oliverio e sodali, incassare direttamente i tributi!.
Dai! Siate seri!