Come vi abbiamo, già in parte raccontato, nella tarda serata di ieri, in pieno centro di Amantea, è avvenuto un importante incidente automobilistico.
Ad essere coinvolte due autovetture di grossa cilindrata, una Mercedes GLC coupé 250, alla guida della quale un ragazzo pare di San Marco Argentano, ed una Seat Ateca, l'incidente è avvenuto all'intersezione tra via baldacchini e via dogana.
Per fortuna l'incidente non ha riportato feriti gravi, al momento tutti gli esami radiologici oltre che gli esiti clinici, hanno riscontrato solo escoriazioni, piccoli tagli, suturati e comunque curati nell'arco di poche ore dall'incidente.
Dalla dinamica in nostro possesso è sicuro che il Mercedes sia entrato dalla Statale 18 da via Margherita e abbia percorso via dogana in senso contrario al senso di marcia, quindi, per capirci dal bar liberty in direzione della Tenenza della Guardia Finanza fino all'intersezione di via baldacchini, in quel momento la SEAT Ateca, all'interno della quale vi erano, oltre al conducente, altri due ragazzi di Amantea, sopraggiungeva da via baldacchini in direzione lungomare.
Da lì lo scontro che, per fortuna, non ha avuto, come vi abbiamo già raccontato, conseguenze gravi nei per i ragazzi di Amantea nella Seat Ateca, né tantomeno per il proprietario della Mercedes.
Chiaramente l'incidente è dipeso dalla disconoscenza delle vie della città, ma è tanto più chiaro che il conducente della Mercedes abbia usato, più del dovuto, una velocità impropria a maggior ragione perché ha imboccato un tratto di strada di via dogana in senso contrario al senso di marcia.
Sta di fatto che solo grazie ad una provvidenza divina non abbiamo da riferirvi feriti gravi o addirittura deceduti.
Avevamo comunque indicato, nel precedente articolo, ad un probabile uso improprio di alcolici o altro, gli esami hanno comunque scongiurato l'assunzione di qualsiasi sostanza sia alcolica sia di altra natura per i conducenti di entrambe le autovetture.
Alle famiglie coinvolte va la nostra solidarietà per l'accaduto ed un augurio di pronta guarigione.
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La nostra redazione ha ricevuto un'allerta in merito ad una banda di zingari che è stata notata ad Amantea nei giorni scorsi.
Gli stessi pare siano attivi su due diversi fronti sul primo pare siano i responsabili di furti in diversi appartamenti e poi perché pare speronino auto per trarne beneficio assicurativo.
Le forze dell'ordine, presenti in città, ci riferiscono che la banda in questione sia molto pericolosa, gli stessi pare siano di etnia Rom e con accento romano.
Due le auto segnalate per gli spostamenti di questi soggetti un Audi A8 e una Fiat Bravo.
Nel caso qualcuno li notasse in città è opportuno contattare i numeri del pronto intervento delle forze dell'ordine 112 o 113.
Per questa come per altre segnalazioni, dopo l'ondata di furti dello scorso anno, la Prefettura di Cosenza, con l'avvicinarsi del periodo estivo, ha predisposto un'intensificazione dei controlli in provincia.
Diffusi anche una serie di consigli per scoraggiare i malintenzionati.
Con l’entrata nel vivo della stagione estiva viene potenziata al massimo l’attività di controllo del territorio, in particolare nelle ore serali e notturne, finalizzata alla prevenzione e repressione dei furti nelle abitazioni e di auto.
Dopo l'ondata di colpi che l'anno scorso aveva colpito la provincia di Cosenza e in particolare anche la città di Amantea, dove si erano registrati numerosi colpi in abitazione messi a segno dai ladri "acrobati" (ovvero in grado di arrampicarsi sui balconi attraverso grondaie e canaline di scolo) le forze dell'ordine hanno intensificato in questo periodo dell'anno i controlli.
Nei pattugliamenti saranno impegnati agenti in divisa e in borghese, che si aggiungono alla presenza costante degli uomini e delle donne che ogni giorno svolgono costantemente servizi di controllo del territorio, mirati al contrasto dei reati che creano maggiore allarme nella cittadinanza.
Allo stesso tempo risulta fondamentale individuare contromisure da adottare contro per scoraggiare i ladri ed evitare furti in abitazione.
In questo senso ricordiamo come sia utile, innanzitutto, seguire delle accortezze basilari, volte a realizzare strategie di prevenzione assolutamente necessarie per garantire una tutela contro i cosiddetti topi d’appartamento.
È importante mettere in atto piccole strategie finalizzate a dissimulare la nostra assenza agli occhi dei malintenzionati, come ad esempio lasciando qualche luce accesa in casa o una radio o televisione in funzione se l’assenza è di breve durata. Importante anche cercare di costruire una rete di relazioni amichevoli con i vicini, così che in caso di assenza si possa contare sulla loro collaborazione, per ravvisare eventuali presenze sospette.
Fondamentale rendere più sicuri quelli che sono gli accessi più usati dai ladri quali finestre, balconi e garage.
Sarebbe, quindi, ideale aumentare le difese passive e di sicurezza, come rinforzare le porte e le finestre con idonee inferriate e avere una porta blindata, con serratura antifurto.
Dotarsi poi, qualora possibile, di sistemi di difesa cosiddetta attiva, ossia quei sistemi elettronici che si attivano, automaticamente, in caso di intrusioni indesiderate, come telecamere di videosorveglianza o antifurti, che allertano il proprietario attraverso allarmi sonori o sullo smartphone o direttamente collegati con la Centrale Operativa delle Forze dell’Ordine.
Infine, al rientro a casa, in caso di porta aperta o chiusa dall'interno, è bene non entrare, per evitare di scatenare una reazione istintiva del ladro che si vede scoperto, ma telefonare subito al 112 o al 113.
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COSENZA 9 NOVEMBRE 2019 – E’ beneficiario del reddito di cittadinanza ma lavorava abusivamente con una ditta boschiva. A denunciare l’operario, un trentatreenne di San Benedetto Ullano, il personale della Stazione Carabinieri Forestale di Montalto. I militari lo hanno scoperto durante un controllo volto alla tutela degli ecosistemi boschivi di un lotto boschivo privato realizzato in località “Timpone Colombo” nel comune di San Benedetto Ullano. Oltre ad eseguire le verifiche esclusive di polizia forestale, i controlli hanno riguardato il contrasto al lavoro irregolare ed alle violazioni commesse in materia di sicurezza sui luoghi del lavoro. Tale verifiche hanno permesso di constatare che uno degli operai della ditta boschiva presenti prestava la propria opera abusivamente, sprovvisto di ogni copertura previdenziale e assicurativa, nonostante fosse beneficiario del reddito di cittadinanza. Gli immediati controlli e le verifiche eseguite, hanno fatto emergere che il lavoratore, aveva richiesto il reddito di cittadinanza ottenendo un sussidio del valore complessivo di 500,00 euro fino al corrente mese. Si è pertanto proceduto a segnalare il tutto alla direzione provinciale dell’INPS, nonché alla Procura della Repubblica di Cosenza per l'omessa comunicazione della variazione del reddito e/o del patrimonio al fine di accedere al beneficio del reddito di cittadinanza. A carico del datore di lavoro, invece, al termine delle dovute verifiche, da parte del competente Ufficio che si occupa di ammortizzatori sociali, saranno applicate le sanzioni amministrative previste.
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