Vi è mai capitato di conoscere il significato di una parola russa ma di non riuscire a trovare l’esatta traduzione in italiano? È una sensazione strana, a metà tra la felicità di “sentire” il russo a tal punto da non aver bisogno di riportare le parole in italiano, e la frustrazione, perché com’è possibile che quella parola non esista?
Un antidoto. Una spinta emotiva di grande portata che parla molto di noi e non può essere controllata, ridotta e spiegata sulla base di valori chimici, molecole e cellule perché, fortunatamente, siamo ben più complessi. E nemmeno può essere “guarita” se non è indirizzata, non funziona, non si esprime, non si allinea con quello che viene considerato “normale”.
Negli anni '80 e '90, le minoranze marchiate erano appollaiate su di una scogliera. Ora, lo siamo tutti, sebbene il corona-virus è apparso all’improvviso particolarmente abile nello sfruttare quasi ogni dimensione di svantaggio preesistente, prendendo sistematicamente a randellate la povertà , vecchie o imprigionate, che vivono in condizioni di sovraffollamento o provengono da comunità etniche nere e minoritarie.
Prima dell'AIDS, della SARS, dell'Ebola e del covid-19, sono stati la tubercolosi, la peste, il colera, il tifo e l'influenza a falciare la popolazione mondiale. Appollaiarsi come gabbiani sul bordo della scogliera è sempre stata la condizione storicamente normale per l'umanità, ma ce ne siamo dimenticati.
Il ben nutrito Occidente aveva dimenticato il potere del contagio nel flagellare l'umanità, iniziando a rivendicare il diritto alla salute. L'epidemia causava sempre meno vittime, sebbene rimanesse la principale causa di morte prematura in Africa. Sempre più persone vivevano abbastanza a lungo da morire di malattie non trasmissibili, quindi l'attenzione era concentrata su quelle. Tuttavia, anche se il numero crescente di morti di malattie non trasmissibili nei paesi più poveri muoiono prima di quelle nei paesi più ricchi, sono ancora più anziani della maggior parte di coloro che muoiono di infezioni.
Innanzitutto, il coronavirus ha rallentato le cose. Questa pandemia, non esaurita, ha costretto il single a tornare al corteggiamento più tradizionale: conoscere qualcuno prima del bacio di prologo. Certamente queste modalità di appuntamenti riscoperte ed emergenti hanno dato ai singles più tempo per selezionare un compagno/a veramente appropriato, consentendo il rapporto di svilupparsi lentamente.
E’ pur vero che il coronavirus ha cambiato le regole del gioco degli appuntamenti. In che modo tali cambiamenti potrebbero fornire alcuni vantaggi a lungo andare? La crisi globale creata dal coronavirus sta mettendo a dura prova tutte le nostre relazioni, dalle coppie che lavoravano a casa che si destreggiavano tra e-mail e assistenza all'infanzia agli amici non legati che cercavano di offrire supporto reciproco da remoto, in un momento in cui molti senza partner si sentivano più single che mai.
Alla fin fine, alcuni si sono davvero tuffati in questo mare magnum e stanno navigando nella "nuova normalità" con persone con le quali non hanno mai vissuto in precedenza o hanno appena incontrato. Alcuni hanno chiamato questa neo tendenza "manettacorona ", altri la chiamano "coronial".
Bisognerebbe ascoltare alcune delle loro storie d'amore durante la chiusura pandemica, la psicologia alla base delle loro relazioni e intuizioni per cui le persone potrebbero essere veloci nel raggiungere l'intimità in questi inquieti e turbolenti tempi.
Se qualcuno sperava di incontrare la propria anima gemella, o semplicemente sperava di divertirsi, con qualche esemplare molto sexy, nel 2020 la pandemia ha fatto deragliare i suoi piani. Proprio come le persone che pianificano grandi matrimoni e vacanze, o chiunque abbia celebrato un compleanno in quegli anni, le speranze, che aveva di trascorrere del tempo con altre persone, avranno subito delle inevitabili variazioni.
Poiché i meridionali hanno svolto un ottimo lavoro nell'appiattire la curva, alcune delle misure di reclusione domestica sono state gradualmente mollate. Dall'inizio di maggio di quel primo anno, si è potuto uscire di casa con un'altra persona che normalmente non viveva con te, per svolgere attività ricreative come fare un picnic o andare al mare passeggiando lungo la costa del Mare di Ulisse. Senza ombra di dubbio si sono rivelate ottime idee per un primo appuntamento sentimentale.
Non ci sono state mani che si tenevano, simpatici passi lenti l'uno verso l'altro o condivisione di spaghetti in stile Lilli e il vagabondo (Lady and the Tramp) film del 2019 diretto da Charlie Bean e scritto da Andrew Bujalski e Kari Granlun. Ma ci si è guardati negli occhi da lontano.
Gigino A. Pellegrini
Si comunica quanto segue, nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile) al fine di assicurare il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.
COSENZA 29 maggio 2024 – Nei giorni scorsi i militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Rossano unitamente ai colleghi dei Nuclei di Castrovillari hanno provveduto a porre sotto sequestro preventivo una struttura abitativa realizzata su due piani in località Castellodel Comune di Crosia. L’attività d’indagine del Nucleo Carabinieri Forestale di Rossano e i rilievi effettuati dagli stessi hanno permesso di accertare che tale struttura è stata realizzata in violazionedella disciplina pianificatoria urbanistica e i cui titoli di autorizzazione sono ritenuti in contrasto con le normative previste. In particolare, si è rilevato l'insussistenza "agli atti del Comune di Crosia di titoli edilizi di legittimazione del fabbricato composto da una struttura su due piani per oltre 180 metri quadri di superficie abitativa e un manufatto di calcestruzzo da adibire a piscina di circa 50 metri quadri. Insussistenza dovuta al fatto che, nonostante la pratica fosse stata presentata dal 2022 al Comune, la stessa attualmente risulta essere ancora in fase di istruttoria e non è stato rilasciato nessun permesso di costruire. Per tale motivo si è proceduto al sequestro preventivo, convalidato dall’Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari e al deferimento, ciascuno in relazione alla qualità ricoperta, del committente dell’opera, della ditta esecutrice, del progettista delle opere strutturali e del direttore dei lavori delle opere architettoniche. Si fa inoltre presente che tale attività di controllo urbanistico da parte dei militari dell’Arma Forestale nel comune di Crosia è in atto da diverso tempo e che tutti i ricorsi presentati in Cassazione sulle lottizzazioni sequestrate nei mesi scorsi sono stati rigettati.
Lunedì 26 febbraio 2024: Elezioni regionali in Sardegna. Vince Alessandra Todde del Movimento 5 Stelle alleata col Pd di Elly Schlein. Il candidato del centro destra sonoramente sconfitto nella sua città che amministra. Era nato in Sardegna un asse Pd-M5Stelle, che pareva dovesse durare a lungo. Conte e Schlein prendono lo stesso aereo e vanno a Cagliari a festeggiare l’inaspettata vittoria. Baci, abbracci, dolci a profusione, champagne, balli e insieme cantano “Bella ciao”. Era nato il campo largo? Macché, anche quella sera Conte parlò di campo giusto. Vabbè, la differenza pareva irrisoria, sempre di campo si parlava però. C’era l’Abruzzo dopo poche settimane. E’ arrivata la prima sconfitta del campo largo. E’ stato un incidente di percorso, scrissero i giornaloni. Quella sconfitta ha lasciato degli strascichi. Brucia ancora e le ferite non si sono ancora rimarginate. Arriviamo in Puglia e c’è un vero terremoto in quel di Bari. Centinaia di politici del Pd inquisiti e arrestati. Un assessore regionale della giunta del governatore Emiliano costretta a dimettersi. E cosa fa il leader dei grillini il Giuseppi di trumpiana memoria? Cavalca lo scandalo e accusa il Pd di corruzione elettorale. Va all’attacco e ritira il suo partito dalle primarie di Bari. Si doveva scegliere il candidato sindaco del capoluogo che doveva sfidare il candidato del centro destra nelle prossime elezioni amministrative del 9 giugno prossimo venturo. Ma a giugno, dopo tutto questo terremoto giudiziario, ci saranno le elezioni amministrative? Non credo. La Commissione d’inchiesta voluta dal Ministro Piantedosi valuterà la situazione che si è creata dopo il terremoto che ha sconvolto i piani del Sindaco De Caro, del Governatore Emiliano e del segretario del Pd Elly Schlein. Elly Shlein, poveretta, costretta ad ingoiare ancora dei rospi, lei che sin dalla sua nomina a segretario del Pd, ha cercato di mettere in piedi una alternativa credibile alla destra. Niente primarie a Bari, niente campo largo neppure a Torino. E anche in Piemonte problemi giudiziarie per il Pd, scambio di voti, compravendita di consensi, arresti e dimissioni. Pd e M5Stelle ognuno per la sua strada. Fra poche settimane scadrà il termine per la presentazione delle liste per le Europee. Si candiderà? Chi saranno gli altri candidati? Ci saranno Strada, Annunziata, Salis, Ruotolo, De Caro, Nardella, Bonaccini? Ha perso Ignazio Marino, l’ex Sindaco di Roma, il quale si è già candidato coi Verdi e Sinistra. Ha ancora il dente avvelenato perché fu costretto ad abbandonare anticipatamente la comoda poltrona di Sindaco di Roma. Ma c’è qualcuno che ancora non si arrende. L’alternativa al centro destra c’è e giura che si farà dopo il voto europeo. Deve passare la nottata, quando i fatti di Bari e di Torino saranno completamente dimenticati. Conte oggi contesta il Pd e il suo segretario, fa il ruvido, lo scontroso, l’offeso, ma lo sanno tutti anche i bambini dell’asilo nido che lui vuole essere al centro dell’attenzione, vuole a tutti i costi tornare a Palazzo Chigi. Con chi? Da solo? Macché! Col Pd e con Elly Schlein. Solo e soltanto con la sinistra può perseguire il suo sogno, il suo disegno. Ma se Forza Italia e ancora La Lega fossero disponibili, anche con loro farebbe una alleanza governativa. La farebbe anche col diavolo se fosse necessario. Non ci sono ostacoli quando c’è un nobile fine da raggiungere. E il fine per Conte è Palazzo Chigi. Vuole Palazzo Chigi, punto. E soffre, soffre e piange e si dispera come un bambino capriccioso, perché Elly Schlein e Co. non l’hanno ancora capito. Non c’è maggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria, dice il sommo poeta al Canto V dell’Inferno. Conte rimpiange ancora ciò che ha perso.