Dobbiamo ringraziare i Carabinieri di Petilia Policastro per non aver chiuso gli occhi e per aver quindi visto 6 operai in servizio presso il Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 5 operai forestali dell’Afor, tutti residenti ed operanti in Petilia Policastro che trascorrevano tranquillamente intere giornate al bar o in piazza nel paese.
È da qui che sono partiti per una attenta e continua vigilanza e registrazione per ben comprendere quali e quanti fossero le persone coinvolte, e quali fossero i doveri e gli obblighi derivanti dal ruolo e dall’incarico e dove fossero posizionati i cantieri o siti di lavori dei personaggi attenzionati.
Le indagini hanno interessato una ventina di persone che avrebbero dovuto svolgere un’attività lavorativa di almeno 8 ore al giorno.
Undici di loro, “pur risultando regolarmente presenti nei registri giornalieri di servizio, sovente, per non dire quasi sempre, non si presentavano a lavoro, continuando tranquillamente una vita rilassata, tanto nella stagione estiva quanto in quella autunnale-invernale, intenti in altre attività, lavorative o di ozio puro”.
Da qui la denuncia in stato di libertà.
Il capo di imputazione per tutti è stato quello di truffa continuata in concorso per le retribuzioni indebitamente percepite a fronte di assenze continuate ed ingiustificate sul lavoro, oltre alla contestazione anche del reato di “ falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici” per le mendaci attestazioni delle presenze sui registri giornalieri di servizio.
Questa volta non solo operai ma anche i capisquadra, cioè coloro che avrebbero dovuto verificare gli esatti adempimenti lavorativi.
1 capo squadra e 5 operai del Consorzio di Bonifica Jonio Crotonese e 2 capi squadra e 3 operai dell’Afor.
E’ stato anche segnalato l’atteggiamento collaborativo degli organi direzionali dei due enti che hanno fornito sempre puntualmente la documentazione richiesta ai fini degli accertamenti.