Redazione TirrenoNews
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Lago. Cittadino denuncia l’abbandono dei rifiuti
Sabato, 02 Giugno 2018 09:23 Pubblicato in Belmonte CalabroLa lotta dei sindaci contro l’abbandono dei rifiuti è spesso una lotta inutile se non viene combattuta anche dai cittadini per bene
Pr questo il sindaco di lago ha postato il seguente avviso:
“Abbandono indiscriminato dei rifiuti- qualcosa sta cambiando …
Grazie cittadini
Oggi un cittadino anonimo di Lago ha inviato al sindaco delle immagini che ritraevano due signori che abbandonavano dei rifiuti sulla strada provinciale Lago Amantea
Le immagini sono state prontamente inviate ai Carabinieri Forestali che hanno avviato le dovute indagini ed i trasgressori saranno duramente sanzionati
L’amministrazione di Lago è sempre determinata combattere e reprimere, utilizzando qualsiasi risorsa, questo triste fenomeno
Siamo fin d’ora grato ad ogni cittadino che con grande senso civico e sensibilità sarà protagonista nel mantenere pulito il nostro territorio.
PS Non sappiamo di quale cittadina siano coloro che hanno abbandonato i rifiuti …..
Eccovi due esempi di intelligente autodifesa
Uno a pochi metri dall’altro
Ambedue su corso Umberto Primo
Il primo, fortemente sagace, reca due segnali di divieto di sosta davanti al garage
Si tratta di una addizione al segnale ordinario apposto sul garage stesso e difficilmente avvertibile per la presenza di due alberelli.
Per quanto a destra la sosta sia vietata evidentemente il proprietario trova spesso difficoltà ad entrare nel garage.
Ed allora……!.
L’altro esempio presenta un aspetto ben più importante e rilevante.
Una vera e propria denuncia.
Evidentemente finora o non presentata od inutilmente presentata.
Da qui la apposizione di un tabellone nel quale si legge: “In questo tombino c’è acqua potabile che scorre da oltre un anno”!.
Caspita!.
Qualcuno si è chiesto se sia una sorgente.
O se, piuttosto, non ci sia una qualche perdita nelle reti del comune.
Possibile che una situazione siffatta sia stata sottovalutata?.
Eppure siamo in una zona franosa .
Una zona le cui case mostrano segni evidenti della frana.
Ed è evidente che il tabellone sia stato apposto, come elemento induttivo della maggiore attenzione della PA verso questo problema, da qualcuno a cui può crollare la casa o dalla stessa essere sfrattato.
Una voce molto attendibile sembra abbia indotto tale autodifesa.
La voce che il fenomeno franoso non si sia affatto fermato.
Ecco i numeri della terribile la situazione del Venezuela.Le foto
Venerdì, 01 Giugno 2018 12:47 Pubblicato in CosenzaSecondo la Caritas, la povertà in Venezuela colpisce ormai l’87% della popolazione, ossia 28 milioni di persone.
L’inflazione è alle stelle, con uno stipendio medio di 2.555.500 bolivares (circa 3 euro) non basta nemmeno per comprare 1 kg di latte in polvere.
Nove famiglie su 10 non riescono a mangiare 3 volte al giorno.
Sette bambini su 10 soffrono di malnutrizione.
“Ogni settimana muoiono 5/6 bambini per malnutrizione .
Nelle prossime settimane potrebbero morire 280.000 bambini, e il tasso di malnutrizione cresce ogni mese dell’1%”.
Chi può emigra.
Sul ponte Simon Bolivar, al confine con la Colombia ogni giorno passano 50.000 persone per espatriare.
Nel 2017 oltre 1,5 milioni di venezuelani sono emigrati, di cui 1 milione in Colombia.
Altri stanno cercando la fuga nel mar dei Caraibi con i gommoni, già ci sono stati diversi naufragi e morti.
La Croce rossa colombiana conferma la grave situazione di malnutrizione e le malattie che ne conseguono.
E la Chiesa, ora, interviene
Ecco cosa dice il cardinale venezuelano, Jorge Urosa Savino.
«Abbiamo il sospetto che vi siano stati brogli alle elezioni. Qualcosa deve essere andato storto».
La Chiesa venezuelana ha preso una posizione molto chiara nei confronti del presidente Nicola Maduro, mentre il Paese sta precipitando in un sistema politico «totalitario, statalista e marxista degradando tutti gli aspetti della vita nazionale».
L’arcivescovo di Caracas, in collegamento telefonico durante la conferenza stampa convocata oggi a Roma da Aiuto alla Chiesa che soffre, non usa mezzi termini per mettere in evidenza che le elezioni del 20 maggio «non sono valide perché convocate da un organismo illegittimo, l’Assemblea nazionale costituente.
Gli oppositori non hanno potuto organizzare una buona partecipazione e sono stati invalidati i partiti più importanti e i loro leader, che non possono venire in Venezuela perché sarebbero messi in carcere. Inoltre il governo ha offerto soldi a chi votava per lui.
Non ci sono state le condizioni per una vera elezione politica di un aspetto così importante come la presidenza della Repubblica».