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peschereccioNella prima mattina odierna, 03 dicembre 2023, giungeva presso la Sala Operativa della Capitaneria di porto di Vibo Marina, una segnalazione circa l’affondamento di un Motopesca all’ormeggio, senza persone a bordo. Veniva subito disposto l’invio di personale in porto e l’uscita della Motovedetta di turno, al fine di appurare i fatti e coordinare le operazioni necessarie alla salvaguardia della vita umana in mare e contenimento dell’eventuale inquinamento.

L’Autorità marittima, verificati i fatti, diffidava formalmente l’Armatore del Motopesca, prontamente contattato, a porre in essere ogni azione finalizzata ad impedire ogni forma di inquinamento del mare causato dall’eventuale fuoriuscita di idrocarburi dal peschereccio. L’Armatore, di conseguenza, contattava prontamente la ditta Castalia, già presente con un proprio mezzo disinquinante nel porto di Vibo Marina, che provvedeva a mettere in sicurezza lo specchio acqueo interessato mediante il posizionamento di panne galleggianti. L’Autorità marittima, proseguirà in un costante monitoraggio portuale, fino al recupero del peschereccio affondato che, salvo motivi ostativi, avverrà nella giornata di domani.

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ricarica auto elettricheVenerdì, 1 Dicembre 2023 – Il Comune di Frascineto attiverà nuove colonnine di ricarica per auto elettriche, un passo significativo verso la promozione della mobilità sostenibile e l'adozione di fonti energetiche pulite all’interno del territorio del parco del Pollino. Questa iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione con Atlante spa, un partner impegnato nel promuovere soluzioni innovative per la transizione verso un futuro energetico sostenibile.

Le colonnine di ricarica, fa sapere il vicesindaco Angelo Prioli sottolineando l’impegno costante dell’Amministrazione Catapano nel promuovere ogni buona pratica a tutela dell’ecosistema, saranno installate in tre punti strategici del nostro Comune, garantendo la massima accessibilità agli utenti: Via Fratelli Cervi; Corso della Resistenza e Via della Liberazione, presso il nuovo terminal bus.

In totale, sono disponibili 4 colonnine, offrendo agli automobilisti ben 8 postazioni di ricarica. Questo – sottolinea Prioli - consentirà di supportare e incentivare l'adozione di veicoli elettrici, riducendo l'impatto ambientale e promuovendo uno stile di vita sostenibile.

Le colonnine offrono la possibilità di ricarica rapida e ultra rapida, garantendo un servizio efficiente e veloce per tutti gli utenti. Questa iniziativa si inserisce nel contesto più ampio del nostro impegno per la sostenibilità ambientale e il supporto alla transizione energetica.

«Il Comune di Frascineto – aggiunge l’amministratore - è fiero di promuovere soluzioni sostenibili per la nostra comunità. L'attivazione delle colonnine di ricarica per auto elettriche rappresenta un passo significativo nel fornire nuovi e importanti servizi ai cittadini. Vogliamo sostenere attivamente il processo di transizione energetica, offrendo alle famiglie e agli utenti la possibilità di adottare uno stile di vita più eco-friendly e contribuire al progresso dell'energia pulita nel nostro territorio».

L’Amministrazione comunale invita i cittadini a utilizzare e sfruttare appieno queste nuove risorse, contribuendo insieme a costruire un futuro più sostenibile e attento all'ambiente.

Fonte Ufficio stampa – Comune di Frascineto

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visigigiIn questi giorni, per molti aspetti simili all'epoca in cui c'era un profondo senso di sfiducia nei confronti della vita, del progresso e della ragione, in cui la mediocrità umana prevaleva su ogni ideologia e il relativismo prevaleva in ogni strato sociale, il rapporto tra le persone era notevolmente cambiato.

Non c'era più il contrasto identitario poiché i più grandi e i più giovani erano consapevoli del crollo di ogni ideologia assoluta. Inoltre, vi era una certa incapacità di comunicare, principalmente a causa del profondo divario socio-culturale. In questo clima, tipico di una società fortemente fondata sul conformismo, dove il non saper twittare è considerato una nuova forma di analfabetismo, essere "diversi" rischia di diventare pericoloso perché ispira paura.

Oggi un pantalone rosa potrebbe diventare un ripetuto oggetto di scherno, un improvviso balbettio motivo di derisione. Fino a liquidare come una "bravata" l'idea disgustosa di gettare una persona dalla personalità fragile in un bidone della spazzatura, o quella di legare un disabile a un albero, e pubblicare le sue foto su Facebook per amplificare la portata dell'umiliazione inflitta.

La vera differenza, unita alla piena consapevolezza di sé e di ciò che era stato, non si raggiunge con risate beffarde, ma solo affrontando l'ostacolo in un confronto ad occhi aperti, indispensabile per la definizione matura di sé e la seria proposta di un 'contrariamente' che potrebbe essere davvero realizzabile.

In questo ha giocato un ruolo importante il cosiddetto progresso tecnologico, che si è trasformato nell'espropriazione della "memoria" e della storia che ha proclamato il trionfo della cultura del nulla in un mondo di servi e sonnambuli. L'universo della nuova tecnologia e della razionalità ha avuto come risposta un'irrazionalità diffusa e quindi del tutto impotente.

In questo contesto le erbacce hanno dato il via ad una rivoluzione anestetizzante chesi è compiuta silenziosamente sotto i nostri occhi ma noi non ce ne siamo quasi accorti: la “mediocrazia” ci ha travolti. I mediocri sono entrati nella stanza dei bottoni e ci spingono a essere quasi come loro, un po’ come gli alieni del film di Don Siegel “L’invasione degli ultracorpi”.

Non c’è stata nessuna presa della Bastiglia niente di comparabile all’incendio del Reichstag e l’incrociatore Aurora non ha ancora sparato nessun colpo di cannone. Tuttavia, l’assalto è stato già lanciato ed è stato coronato dal successo: i mediocri hanno preso il potere. L’altro giorno ne ho incontrato uno in una struttura che doveva essere “La Casa della Cultura”. Drammatico, assolutamente drammatico.

Ho visto lo stesso mediocre incoraggiare la mediocrità e prescriverla in un soliloquio televisivo. L’ho visto controllare, gestire, indirizzare, manovrare, ma anche incolpare e sacrificare i suoi sudditi, che di norma, e per definizione, non hanno la personalità per imporsi e quindi nemmeno per opporsi.Ma soprattutto il mediocre esclude, anche con violenza, dandogli del “cretino” chi non si adegua, chi non sta al gioco: "Per punire una mancanza di sottomissione si arriva ad uccidere simbolicamente". 

Ma perché i mediocri hanno preso il potere? Come ci sono riusciti? Insomma, come siamo arrivati a questo punto?
La“rivoluzione anestetizzante”, così la chiama il professoreAlain Deneault,è l’atteggiamento che conduce l’uomo a posizionarsi sempre al centro, anzi all’”estremo centro”. Mai disturbare e soprattutto mai far nulla che possa mettere in discussione ciò che dice e fa il Conducator.

L’era che vedeva l’uomo come un essere sociale che interagiva con gli altri e che da questa interazione traeva nutrimento emotivo e intellettuale, sembra essere finita. A questa triste realtà ha contribuito un inevitabileisolamento sociale che non ha fatto altro che contribuire a sviluppare questa attitudine, evidenziando nuovi ritmi e modalità di lavoro, di formazione, di interazione in genere.Se interagire nella società era un'esigenza naturale dell'essere umano, il suo opposto, cioè l'isolamento sociale, dovrebbe sollecitare preoccupazioni e allerte.

Poiché la nuova tecnologia è relativamente recente, esistono poche ricerche indipendenti per stabilire le conseguenze a lungo termine, buone o cattive, dell'utilizzo dei social media. Tuttavia, numerosi studi stanno evidenziando un forte legame tra i social media pesanti e un aumentato rischio di depressione, ansia, solitudine, autolesionismo e persino pensieri di addio alla vita.

“Vorrei …che l'oggi restasse oggi senza domani /o domani potesse tendere all'infinito”. Francesco Guccini.

Gigino A Pellegrini & G elTarik

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