Il calcio versa in una condizione gravemente compromessa; una volta si compravano e cedevano giocatori, oggi si comprano e vendono anche le partite.
Ma nemmeno la politica sembra esente da tale problema.
E così basta una locandina che anticipa altri due consiglieri di maggioranza pronti a passare alla opposizione che la comunità si interroga su chi siano o possano essere.
Solo dopo ed eventualmente ci si interroga sul perché
E la cosa appare talmente possibile che gira una voce credibile quale quella che il sindaco abbia convocato tutti i consiglieri di maggioranza per chiedere se esistessero altre fibrillazioni “alessandriniche” che potessero portare ad altre “uscite”, ricevendo ampie assicurazioni del contrario.
Vero, non vero? Nessun comunicato è stato emesso ma la voce è uscita dal palazzo.
Ma come è uscita è stata anche smentita.
Misteri della politica, misteri del palazzo.
Anzi la stessa voce- fortemente qualificata per il suo ruolo- che ha smentito la notizia, chiarendo che l’incontro della maggioranza c’è stato ma solo per assaggiare i taralli portati dal sindaco di Dipignano, sorridendo argutamente ha detto che non solo non ci sono altri della maggioranza pronti( anche non a breve) a passare all’opposizione, ma che….
E qui un altro sorriso arguto, accompagnato da qualche secondo di silenzio che ha creato suspence, e la affermazione che “il sindaco si è riservato di valutare la proposta di due consiglieri della minoranza pronti ad entrare nella maggioranza!”
Caspita!
Esattamente il contrario della voce circolata nel paese.
Inutile interrogarlo su chi potessero essere , la fonte si è rifiutata di offrire indicazioni, anche se qualcosa ha lasciato trapelare man mano che facevamo riflessioni.
Sicuramente non è Alessandro Salvatore per quanto nella nota di revoca delle deleghe si legge una frase incredibile “con riserva di ogni altra azione e ragione da farsi valere nelleopportune sedi”.
Altrettanto sicuramente non può essere Francesca Menichino i cui rapporti con la maggioranza sono giunti o giungeranno perfino nelle aule parlamentari, ministeriali e giudiziarie.
Aspetta, aspetta. Ma non è che……?
…..Segue…….