Eccovi finalmente una buona notizia.
La commissione apposita composta dalla segretaria comunale Maria Luisa mercuri nella funzione di presidente e dai componenti dr Mario Aloe e ragioniere Socievole Giancarlo, hanno inviato alla d.ssa Anna Concetta Trafficante, nella qualità di RUP l’esito della procedura aperta per l’affidamento del servizio di refezione scolastica.
A vincere la gara il Consorzio di cooperative A.P.A. Multiservizi CopSoc.
Il prezzo finale è pari ad euro 3.33 oltre Iva ed oneri a pasto.
Ora non ci sono dunque problemi a garantire la refezione ai ragazzi delle scuole elementari che sono costrette ad effettuare il rientro pomeridiano.
Peraltro è notorio che in questi ultimi giorni il sindaco ha dichiarato che “Grazie all’ausilio di una missiva di controllo, sono stati rintracciati un numero decisamente elevato di utenti che non hanno mai corrisposto un euro per tale servizio….., ponendo fine ad un buco amministrativo di non poco conto…..per il recupero di cifre ingenti, neanche ipotizzabili di fronte alle previsioni più pessimiste….(con conseguente) … riduzione dei costi , (così facendo) fronte al debito esistente ed (avviando) il risanamento dell’ente.”
I genitori che ci hanno segnalato il loro disagio per l’attuale insufficiente servizio di refezione ci hanno anche chiesto di suggerire all’amministrazione comunale di risparmiare su spese diverse ed in particolare sulle spese “voluttuarie” come un cantante da oltre 20 mila euro nella notte bianca, od anche come le luminarie natalizie ,scelte queste che di fronte al diritto dei bambini di crescere eguali e di avere le medesime opportunità appaiono oggettivamente da non fare.
Su http://archivio.pubblica.istruzione.it/comecambialascuola/faq.shtml#primaria1 leggiamo che
“Per attivare nuove classi a tempo pieno occorrono però non solo i posti di docente (che l’amministrazione scolastica cerca in tutti i modi di assicurare) ma anche i servizi di mensa e la predisposizione di appositi spazi da parte del Comune”.
“Il tempo pieno richiesto dalle famiglie può essere attivato anche nelle scuole che attualmente non hanno classi organizzate con quel modello orario a due condizioni:
- il Comune deve predisporre locali e spazi per accogliere le varie attività del tempo pieno e i servizi necessari per la refezione scolastica (compreso il locale mensa con requisiti a norma di legge)”;
Peraltro da un lato è vero che le prime pronunce giudiziarie ( impugnate del Ministero) hanno confermato “il diritto delle stesse a far consumare ai propri figli, durante l'ora di mensa, il pasto portato da casa”.
Ma è anche vero che le linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica norme emanate nel 2010 dal Ministero della salute indicano il servizio di refezione come uno strumento fondamentale di educazione alimentare e “muovono dall’esigenza di facilitare, sin dall’infanzia, l’adozione di abitudini alimentari corrette per la promozione della salute e la prevenzione delle patologie cronico-degenerative di cui l’alimentazione scorretta è uno dei principali fattori di rischio”
Bene quindi questa ultima scelta dell’amministrazione comunale sorretta proprio dalla gara appena svoltasi, anche se per coerenza( sintanto non si “normalizza” il bilancio comunale) può essere “utile” meno “apparenza e più sostanza”, meno cantanti e luci e più diritti elementari ed alimentari e che pone fine ad una disparità che ai genitori appare ingiustificata e ingiustificabile!