Settant’anni circa, 1 metro e sessanta circa, capelli chiari, pantaloni( per lo più scuri), camicia con maglietta sulle spalle, chiede soldi per un bambino ammalato. Sono settimane ormai. Talvolta la vedi davanti al supermercato MP, talaltra davanti al municipio sul corso Umberto primo.
Ferma la gente o bussa alle loro porte chiedendo soldi per un bambino ammalato che ha bisogno di cure. Parla in buon italiano. Si presenta come una signora perbene che tenta di aiutare chi si trova in stato di bisogno. Ma non si sa da dove venga. Si sa soltanto che usa un automezzo probabilmente proprio. Difficile non allungare almeno un paio di euro.
Ma la gente comincia ad avere molti dubbi, anche perché non sta mai molto tempo nelle stesso posto, forse preferendo dileguarsi ad ogni piccolo dubbio che qualcuno la riconosca.
Qualcuno addirittura pensa ci si trovi di fronte ad una ludopata, cioè di fronte ad un’ammalata che poi appena raccoglie 5 euro compra un biglietto della lotteria.
Forse qualcuno delle forze dell’ordine dovrebbe chiedere se sia provvista di autorizzazione sindacale per la colletta che sta effettuando.