Sicuramente sapete che la attuale piana di Amantea (e di Campora San Giovanni) un tempo era invasa dalle acque del mare e che le terribili piogge del tempo( stiamo parlando del 18° secolo-in particolare) la riempirono di materiale trascinato a valle dai fiumi e dai torrenti.
Oggi sappiamo che la entità della pioggia si misura in millimetri/litro per mq.
E sappiamo che esistono le registrazioni delle piogge giornaliere di tutto il 20° secolo .
Ma nessuno è in grado di dirci quanto in quel secolo piovesse.
Certo dovette piovere tanto perché si riempisse la piana di Amantea( grazie al Catocastro, al Santa Maria, al Calcato, al Colongi), quella di Oliva( grazie al fiume omonimo), e quella di Campora San Giovanni.
Ditali eventi naturali l’effetto geologico più sorprendente , ed ancora esistente, è certamente il cono di deiezione del Santa Maria che verso nord ha portato il materiale litoide fino a Piazza Cappuccini, che, come noto( o ve lo diciamo noi) è il punto più basso di Amantea.
E proprio per questa ragione l’ingegnere Bucaneve progettò lo scarico delle acque piovane lungo tale via; il famoso “Vicu ‘i l’erba”, detto così per via delle acque costanti che ne inducevano la continua vegetazione.
Oggi registriamo fenomeni naturali inusuali , ci dicono, per via dei cambiamenti climatici.
E tra questi intense piogge.
Allora dagli allagamenti sembra ci si debba difendere.
Parliamo di esondazioni dei fiumi e torrenti.
Per questo raccogliemmo le firme per far alzare le mura laterali del Catocastro!
Per questo ricordiamo al’amministrazione comunale di far pulire immediatamente ed in modo totale il canalone di Via Baldacchini affinchè possa portare verso mare le acque di Via Nazionale( eccetera),di via Mirabelli( eccetera).
Ed ovviamente di aprire lo scarico a mare, la via naturale.
Sperando che tale canalone basti!
E c’è ben altro.
Ma forse ne parleremo qualche altra volta!
Intanto vi ricordiamo che lo studio dell'ONU per la riduzione del rischio dei disastri, (l'Unisdr) e del Centro di ricerca sulla epidemiologia dei disastri (Cred) colloca l’ Italia nella Top 10 dei Paesi con più danni legati a catastrofi naturali negli ultimi 20 anni.
Eccovi l’elenco dei paesi che hanno avuto le maggiori perdite : Stati Uniti (944,8 miliardi), Cina (492,3), Giappone (376,3), India (79,5), Puerto Rico (71,7), Germania (57,9), Italia (56,6), Thailandia (52,4), Messico (46,5) e Francia (43,3).