Riceviamo e pubblichiamo:
“Curioso episodio quello accaduto ad Amantea, sulla costa tirrenica cosentina, lo scorso 8 febbraio.
I cittadini del comune, in estate tra i più frequentati della zona, uscendo presto di casa al mattino per recarsi sul posto di lavoro o per portare i propri figli a scuola, hanno trovato una sorpresa particolare ad attenderli nelle vicinanze di molte edicole locali.
Una locandina, apposta di fianco quelle che riportavano le prime pagine dei maggiori quotidiani locali, diceva: “Speciale elezioni Amantea, anche la lista 21 luglio scende in campo. Finalmente è l’ora della svolta”.
Il titolo era pubblicato sotto il nome dell’inesistente testata Tribuna Sud - Quotidiano d’informazione alternativa.
E se a primo impatto l’inganno può essere sfuggito a qualcuno, c’è chi non ha impiegato troppo tempo a capire di trovarsi di fronte ad una inconsueta presa in giro.
Sì perché ad Amantea il 21 luglio è il cosiddetto “jùornu di’ ciuoti”, il giorno dei pazzi, un tempo giornata goliardica che qualcuno, in paese, amava festeggiare.
La trovata però non ha lasciato indifferente diversi cittadini di Amantea, così come non pochi uomini delle istituzioni locali. Fra questi, Gianfranco Suriano, consigliere comunale e portavoce
dell’Udc di Amantea, che ha prodotto esposto alla Procura della Repubblica in merito all’accaduto.
«Lo scherzo, - ha osservato Suriano - sebbene all’apparenza innocuo, è in realtà di pessimo gusto, e lesivo della reputazione di Amantea; questo per diverse ragioni. Danneggia infatti il diritto dei
cittadini tutti ad avere una corretta e trasparente informazione, un elemento imprescindibile nella società contemporanea, anche per il raccordo fra istituzioni e cittadini, per essere così bassamente svalutata.
Lede, inoltre, l’immagine degli amministratori locali, dei partiti politici, dei movimenti, di tutti quei cittadini che si interessano della “cosa pubblica”, lavorando a fianco alle istituzioni, e contribuendo
ad animare, in modo sano, il dibattito politico, con le proprie proposte e le proprie idee. Negli scorsi anni - ha proseguito il consigliere - la nostra cittadina ha subìto già dei duri colpi: penso
alla questione della nave dei veleni e all’inquinamento del fiume Oliva; penso, ancora, allo scioglimento, a mio avviso ingiusto, del Consiglio comunale. Il messaggio che un fatto del genere vuol fare passare è che è possibile tentare di distruggere il lavoro di quanti sono impegnati a costruire una proposta politica e amministrativa sostenibile per la città, quindi per il bene comune. È ingiusto - ha proseguito - che la rispettabilità di una cittadina fatta di donne e di uomini laboriosi, con forte coscienza civica, venga messa in discussione da una evidente minoranza. Il dibattito politico ed amministrativo ad Amantea non può essere ridotto a barzelletta. Si tratta, invece, di programmare seri interventi per lo sviluppo del comprensorio tutto, specie in una fase di recessione economica, di crisi occupazionale e, purtroppo, anche valoriale, come già molti osservatori della politica e della società hanno avuto modo di affermare a livello nazionale. Credo - ha chiosato Suriano - che se il fatto fosse ascrivibile a una stupida trovata sarebbe certamente condannabile,
ma che sarebbe ben più grave se opera di persone che orbitano attorno al mondo della politica, perché le lotte non si fanno con la codardia di anonime provocazioni, ma mettendoci la faccia.
Auspico che, in ogni caso, i fautori di questo atto irresponsabile e becero prendano coscienza del grave errore fatto e che capiscano che gesti simili possono anche essere l’apripista ad altri di portata
ben peggiore di cui nessuno, presumo, voglia farsi responsabile».
Mezz’euro sabato15 febbraio 2014 X di Francesco Fotia
Fantomatica lista civica “21 luglio” scende in campo nel centro tirrenico.