Le stranezze ad Amantea si moltiplicano. Una dopo l’altra.
La più classica, ovviamente, è quella del mare che non si sa se sia pulito o meno, inquinato o meno.
La più eclatante è quella dei materassi.
“Mai venduto tanti materassi, a fine luglio, inizi di agosto” ci dicono alcuni commercianti amanteani.
Ovviamente, ed è corretto, non ci dicono a chi sono stati venduti.
Ne sanno a che cosa servano.
Sicuramente non servono agli alberghi. Sono vuoti.
Né servono alle case turistiche . Anche loro risentono della crisi.
Noi un sospetto ce l’abbiamo.
Che non si tratti di nuove strutture di accoglienza dei migranti?
Come escluderlo?.
Ne stanno arrivando tanti che non si sa dove metterli.
E poi i profughi preferiscono comuni medio grandi, come Amantea, dove c’è possibilità di lavoro e dove si può anche spacciare, ed altro.
Non sappiamo che si stia preparando a cogliere la vera occasione di business che oggi esiste in Italia ed in Calabria in particolare , quale la assistenza ai migranti.
Né sappiamo se il comune sia stato informato o si sia informato.
La cosa più vera è che ad Amantea ci sono tantissime strutture disponibili a tanto.
Parliamo di ex alberghi( ma forse in questo caso i materassi non sarebbero stati necessari), di ex scuole, di ex strutture sociali .
Insomma si è partiti da pochi ma ormai si è destinati verso numeri altissimi, dell’ordine di migliaia.
Come dice il proverbio. Se son rose fioriranno. Anche perchè l’unico lavoro disponibile oltre quello delle cooperative comunali sono le cooperative sociali di assistenza, ai diversamente abili, agli anziani ed ai profughi.