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Non si affitta casa ai meridionali di Francesco Gagliardi

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Amici, siamo tornati indietro di oltre 60 anni quando nei portoni delle case di Milano, Genova, Torino, nelle altre grandi città del Nord Italia, comparivano questi odiosi cartelli scritti a mano:- Non si affitta casa ai meridionali -.Ancora oggi, purtroppo, queste classificazioni razziali ci sono e fanno rabbrividire. Come facevano rabbrividire quei cartelli durante il periodo fascista dopo la promulgazione delle leggi razziali del 1938:-Vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei -. Oggi vi voglio raccontare una triste storia che è capitata ad un ragazzo pugliese che trasferitosi a Milano per lavorare ha trovato difficoltà a trovare un alloggio. Trovare un alloggio in una grande città del Nord è sempre stato molto difficile, ma per chi viene dal Sud Italia è ancora più arduo e complicato. Ancora oggi verso di noi ci sono tanti pregiudizi. Ci dicono che siamo sporchi, che non paghiamo, che facciamo troppo rumore, etc. Ma ecco la storia. Un ragazzo barese di 27 anni Fabio De Pinto si è trasferito a Milano per frequentare una scuola di cucina e va alla ricerca di un alloggio. Per trovarlo più facilmente si è iscritto a diversi gruppi Facebook e da un proprietario si è subito sentito rispondere così:- Non affitto ad extracomunitari e a persone del Sud Italia -. Per questo signore, evidentemente, noi del Sud ancora siamo considerati e paragonati agli extracomunitari ed ai ragazzi provenienti dall’Africa di pelle nera -.Siamo diversi da loro, parliamo un’altra lingua, abbiamo la pelle scura. Il ragazzo non si è dato per vinto e ha denunciato l’accaduto sul suo profilo social.-Mai mi sarei aspettato di ricevere una risposta del genere. All’inizio ho cercato di lascia perdere, poi però ho pensato che altre persone, magari più fragili di me, avrebbero potuto trovarsi nella stessa situazione e soffrirne. Così ho denunciato pubblicamente la conversazione su Facebook-. La macchina solidale, però, non si è fatta attendere. Fabio ha ricevuto migliaia di messaggi di conforto, moltissime offerte di affitto. Ora si trova ospite di amici in attesa di trovare una sistemazione definitiva. Una semplice considerazione e riflessione è d’obbligo. Il solo fatto di leggere:- Non affitto ai meridionali – non fa certamente ridere, fa riflettere, fa piangere, fa venire i brividi. Fa venire alla mente un periodo triste e buio della nostra storia. E il mondo, purtroppo, torna sempre sui suoi balordi passi. Ora voglio descrivervi il dialogo tra Giosuè e suo padre Guido dal Film “La vita è bella”. Giosuè rivolto al padre disse:- Perché i cane e gli ebrei non possono entrare nel negozio, babbo?- Guido:- Eh, loro gli ebrei e i cani non ce li vogliono. Eh, ognuno fa quello che gli pare. Là c’è un ferramenta, loro per esempio non fanno entrare gli spagnoli e i cavalli e così là c’è un farmacista, ieri con un mio amico, un cinese che c’ha un canguro, dico:- Si può entrare?-, dice:-No, qui i cinesi e i canguri non ce li vogliamo-. Eh, gli sono antipatici oh, che ti devo dire oh,?- Molti di voi hanno visto il film che ebbe un successone ed è stato trasmesso dalla televisione varie volte e sono sicuro che in molti avranno ripensato a questo dialogo tra Giosuè e il babbo interpretato dal grande Roberto Benigni, in seguito alla notizia che ha visto un proprietario di un appartamento che ha rifiutato di affittarlo ad un ragazzo solo perché era meridionale. Ma siamo in Italia o in qualche paese sperduto dell’Africa o dell’Asia? Ci vantiamo spesso di avere una Costituzione più bella del mondo e poi violiamo l’articolo terzo:- Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali-. Quando ci fa comodo la invochiamo e l’ applichiamo, poi quando non ci fa più comodo la buttiamo nella spazzatura. E così Fabio come Giosuè avrà pensato:- Ma perché i meridionali non ce li vogliono?- Che devo dire:- Eh, gli siamo antipatici-.

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