Riceviamo e pubblichiamo
“Non si spende tanto per manifesti, ma i partiti ed movimenti spendono molto per i sondaggi. Ovviamente i risultati sono riservati ai committenti ed ai loro tecnici. Questi definiscono le strategie temporali ed i politici le eseguono, giorno dopo giorno.
Ed è da questi comportamenti che il popolo attento può orientarsi per capire.
Insieme ai sondaggi ci sono comunque anche le percezioni dirette che hanno i cacciatori di voti quando vanno casa per casa.
Ci si è accorti così che andando nelle case a chiedere voti per il partito A o per il partito B si riceve spesso un rifiuto e la indicazione di un voto per Grillo. E quando il “cacciatore”di voti comincia a parlare male il voto per Grillo diventa inamovibile. Insomma più si dice che il voto per Grillo è un voto inutile più l’elettore si irrigidisce nella sua scelta. La stessa cosa avviene per la Lista di Ingroia od altri partitini minori.
Poi si viene a sapere che i comizi di Grillo sono partecipatissimi
E così cresce la paura per un successo della lista 5Stelle.
Ed allora qualcuno comincia a parlare della forza, della energia che ha questo movimento, della opportunità di utilizzarla per una Italia migliore.
Insomma il PD, il PDL, la Lista Monti sembrano tutte d’accordo nel ritenere e temere un vero e proprio BOOM della lista di Grillo.
Un BOOM ben maggiore , ben più clamoroso di quello ipotizzato nei primi sondaggi, spesso guidati, rima del black out.
Il maggior timore è per il risultato del Senato. Si teme che la pattuglia di Grillo al Senato possa essere anche il doppio di quella di Monti.
Da qui la paura.
Come è noto, se il PD, come ritiene Bersani, può ottenere il premio per la camera e raggiungere la maggioranza, ben diverso potrebbe essere il risultato finale al Senato dove il premio è su base regionale.
Se allora la lista Monti fa flop al Senato, flop atteso anche per il PDL( è il popolo di centrodestra il più indeciso), come sarà governabile l’Italia senza Grillo?
Possibile una convivenza tra il PD con Vendola ed il PDL di Berlusconi? Non ci crede nessuno. Uscirà, forse, un parlamento ingessato? Uscirà un Governo che dovrà vivere giorno per giorno? La recente “entratura” di Prodi per la carica di Presidente della Repubblica quale garante per l’Europa diverrà impossibile, non potendosi accettare da alcuno una così forte primazia del PD.
Quanti transfughi agiteranno i corridoi del parlamento? Ma basteranno?
Troppe domande e troppi dubbi. Una sola certezza ed è quella che la Sicilia, dove si è appena votato, va avanti e tante cose sono già cambiate e tante altre stanno per cambiare. E forse tutto ciò è un bene. Anche, e soprattutto, per l’Italia.
D’altro canto sarà un piacere vedere centinaia di politici “scalda sedie” che torneranno a lavorare!”