Mentre noi, qui, in San Pietro in Amantea, ci accingiamo a festeggiare la Vergine Maria, col meraviglioso titolo di Madonna delle Grazie, a Roma, anno del Signore 2017, 1 luglio, pensiline dell’ATAC, compaiono decine di manifesti blasfemi mai visti primi nella città eterna.
I manifesti blasfemi apparsi sotto le pensiline dell’ATAC; Azienda del trasporto pubblico, hanno creato a Roma un grande scandalo. Tutti i giornali ne hanno parlato e hanno sollevato una marea di proteste.
Cosa c’erano disegnati e cosa c’era scritto in quei manifesti così provocatori e blasfemi? C’era ritratto Gesù, il figlio di Dio, nostro Signore, con il pene in erezione davanti ad un bambino e la Madonna, la Vergine Maria, definita – Immacolata in vitro.
Incinta grazie all’utero in affitto-. Ancora nessuno degli autori della bravata palesemente provocatoria ha rivendicato il vile gesto a dire il vero di cattivo gusto.
Tutti hanno protestato perché quei manifesti sono altamente offensivi verso milioni di persone, non solo italiane ma di tutto il mondo, che professano la fede cattolica,
E se l’ATAC abbia consentito all’affissione dei manifesti dentro le teche predisposte per la pubblicità il dirigente responsabile di questa squallida vicenda dovrebbe per lo meno essere allontanato immediatamente.
Ma l’ATAC si è subito dissociata, nessuna autorizzazione è stata concessa. I manifesti sono stati affissi nelle teche abusivamente, tanto è vero che la società che gestisce le affissioni ha presentato denuncia all’autorità giudiziaria. Immediatamente ha provveduto ad oscurare quelle scritte blasfeme.
Non è la prima volta che ci dobbiamo occupare di queste iniziative blasfeme avvenute dentro i confini della Capitale d’Italia. Una vicenda che farà certamente discutere perché certamente gli autori appartengono ad uno schieramento politico ed i manifesti, ovviamente, hanno un risvolto politico.