Amantea può, e deve, essere orgogliosa di potersi vantare quelle persone che, prima di Natale, pensano agli altri.
E quando parliamo di “altri” parliamo dei dimenticati.
Di coloro che vivono la loro povertà in silenzio e con estrema dignità.
Parliamo di amanteani anziani e con pensioni minime.
Parliamo di amanteani che non hanno lavoro nemmeno quando lo cercano.
Parliamo di persone dimenticate dallo Stato, dalla regione, dalla provincia, dal comune.
Parliamo di persone che non sono ospiti in un albergo a spese dello Stato.
Ma ad Amantea, per fortuna, c’è qualcuno che mette mano al proprio portafoglio e compra prodotti alimentari che qualche volta sono il vero pasto delle famiglie meno abbienti.
E non solo.
Queste stesse persone poi confezionano i pacchi e li consegnano nel modo più riservato possibile alle famiglie povere della città.
Per la gran parte lo hanno fatto stamani mattina e lo stanno facendo oggi pomeriggio.
E siamo onorati di poter dire ai nostri lettori chi sono questi benemeriti che hanno preparato e stanno consegnando ben 110 pacchi di Natale.
Un terzo dei pacchi è stato offerto dalla sezione Monti D’Arete di Amantea.
Due terzi invece sono stati offerti dalla Confraternita dell’Addolorata.
Sono anni che lo fanno silenziosamente.
Ed è giusto che qualcuno , ogni tanto, gliene renda merito.
Grazie, allora, a nome della comunità amanteana.