Sembrerebbe di si. E più di uno.
Addirittura stamattina davanti ad un buon caffè si parlava del nuovo consiglio comunale e del suo nuovo presidente.
Un presidente da scegliere con cura tra coloro che vantano equilibrio ed esperienza.
Insomma un presidente che ascolta prima di parlare.
Ovviamente, come sempre in politica, non è mancato chi avrebbe voluto scegliere un consigliere reattivo, forte, duro, capace cioè di dominare la minoranza del consiglio comunale, considerato che la maggioranza è in genere prona ed obbediente.
Qualche problema in più per la giunta.
A cominciare dal sindaco, dal vice sindaco e dagli assessori
La prima regola emersa stamattina è stata quella di un equilibrio culturale, prima ancora che politico tra i componenti della lista.
Una lista che sarà composta da persone di qualità, capaci cioè di esaminare i problemi della città e di fare le scelte opportune e realisticamente possibili e logiche.
Non sindaco un dominus o che, come altri in passato, assume a se tutte le responsabilità e/o gli errori.
Ma un sindaco che induca anche gli altri amministratori a lavorare, siano loro assessori che consiglieri.
Un sindaco cioè che controlli il reale lavoro dei consiglieri comunali stimolandoli a studiare i problemi della città e ad individuare le soluzioni possibili e praticabili.
Consiglieri comunali che amino la città e non i loro elettori.
Sono diversi i gruppi politici che stanno per formarsi.
Alcuni sono costituiti da giovani che per cultura da studio pensano di saper valutare i problemi della città e di saper loro dare risposta.
Altri che sono costituiti da persone che pensano che il loro coraggio e la loro audacia basterebbe per dare la giusta risposta ai problemi della città, così dimenticando che altri prima di loro hanno dato vita a questa disastroso situazione finanziaria di cui essi stessi sanno poco o nulla.
Altri, infine, sono intenzionati, senza poterlo dire per timore di non essere votati da chi è, con i vecchi politici, corresponsabile di quanto occorso, a fare giustizia di tutte le malefatte poste in essere da chi ha finora governato la città, creando un futuro nero od almeno fortemente incerto per il futuro della città e dei suoi giovani, chiamandone chi ha sbagliato a pagarne il giusto fio.
Noi non siamo in grado di dire che saranno i prossimi amministratori ma propendiamo per le persone oneste che obblighino gli amanteani ad esserlo altrettanto.