Il Consiglio comunale ha deliberato sulla proposta chiusura della tenenza della Guardia di Finanza di Amantea.
Diversi gli interventi e tra questi quelli del sindaco Monica Sabatino che riferito dell’incontro avuto con il comandante la Tenenza della GdF di Amantea e della Compagnia di Paola i quali hanno riferito informalmente della prossima chiusura , il primo agosto prossimo, della tenenza della GdF della città, nonché dei rapporti con il Prefetto e della richiesta di convocazione del comitato provinciale per l’ordine pubblico al fine di trattare la problematica
Per la minoranza è intervenuta la consigliera delM5s Francesca Menichino che ha presentato un documento contenente quanto fatto per tentare di conservare l'istituzione nella città.
Ma quello che ha fortemente provocato la attenzione dei pochi presenti( più dei soliti, invero, ma sempre troppo pochi per percepire la esistenza di una città vigile ed attenta, di un popolo amanteano interessato alla propria città) è stato sicuramente l’intervento del consigliere Sergio Ruggiero che tra l’altro , dopo aver ricordato i recenti attentati ( incendi, bombe ed altro) ha dichiarato: “.
Di fronte ai fenomeni delinquenziali, noi politici( parlava quindi anche di se stesso) abbiamo il compito di alimentare la consapevolezza collettiva, "educare" la società all'esercizio dell'indignazione, che non si può certo manifestare con il silenzio, perchè il silenzio è l'anticamera della rassegnazione e dell'assuefazione, matrigne dell'omertà, il brodo culturale in cui alligna la ràdica della malavita e della sua violenza. Noi non siamo forze dell'ordine, non spetta a noi indagare, ma siamo forza d'opinione, e a noi spetta condannare i fenomeni che minacciano la sicurezza e il vivere civile della nostra comunità”.
Una dichiarazione probabilmente sollecitata dall’incontro con un magistrato che ha sollecitato la necessità di far fronte sociale e culturale a fenomeni che non possono restare omessi dall’avere un posto importante nella coscienza cittadina.
Una dichiarazione che ha scosso le menti ed i cuori dei mediocri.
Guarda cosa proprio oggi il Corriere della Calabria riporta le parole del procuratore capo di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho dette al convegno "Uscire dal cono d'ombra: “La Calabria continua ad essere governata dalla 'ndrangheta”, per poi concludere “La 'ndrangheta vive sulla confusione, sul silenzio e con il silenzio è diventata forte”.
Né possiamo dimenticare che nel 2011 anche l’allora procuratore capo di Reggio Calabria Pignatone ebbe a scrivere: “ la repressione non basta.
È necessaria la reazione della società civile, con tutte le sue articolazioni, ognuna delle quali può svolgere un ruolo prezioso, innanzi tutto agendo secondo le regole e contrastando il silenzio e l'omertà: così si può sconfiggere questo cancro della società, come l'hanno definito i vescovi italiani, che mette a rischio l'economia e la democrazia del nostro Paese”.
Ricordiamo che l’ultima “Passeggiata antiracket per il centro di Amantea” svoltasi il 07-12-2012 quando rappresentanti della Prefettura , ufficiali della Finanza, dei Carabinieri ed esponenti nazionali e regionali di associazioni antiracket( per esempio Rocco Mangiardi di Lamezia Terme) , e con loro tutti gli associati ANRA con il presidente Orazio Mannarino, un folto gruppo di albergatori di Isca-Hotels con il presidente Gabriele Perri, tanti imprenditori commerciali ed esponenti dei media territoriali.
L’amministrazione comunale non partecipò perché, come ricordò l’allora assessore Carratelli, alla stessa non giunse “ alcuna comunicazione, nè invito, relativo all'evento”.
Poi null’altro. Il silenzio.
Un silenzio interrotto da un dibattito, per fortuna breve, di voci stridule che avrebbero strappato un sorriso a quel mafioso che casualmente si fosse trovato a passare.
E bene hanno fatto coloro che hanno richiamato alla unitarietà di intenti ed all’unità di azione contro tutte le mafie ed i loro rappresentanti.