Sono stati consegnati i brevetti di bagnino agli studenti del polo scolastico che hanno preso parte al progetto finalizzato al conseguimento di tale qualifica.
La dirigenza dell’istituto, grazie alla disponibilità dell’ amministrazione comunale e di alcuni enti no profit che non hanno voluto far mancare il proprio apporto, ha dato seguito alla realizzazione di un percorso formativo che ha consentito ad alcuni ragazzi di ottenere una certificazione immediatamente spendibile nel mercato del lavoro.
La cerimonia di consegna è stata organizzata dalla sezione nepetina del Rotaract, che si è fortemente adoperato per fare in modo che il progetto vedesse la luce.
All’incontro, avuto luogo presso il Mediterraneo Palace Hotel, hanno presenziato il delegato del sindaco alla comunicazione Giusi Osso, l’istruttore di salvamento della Federazione italiana nuoto Agostino Orlando, il preside della scuola Francesco Calabria, il docente referente dell’iniziativa Rocco Alecce e il dirigente del Rotaract Salvatore Benvenuto.
«Gli studenti – ha rimarcato il consigliere di maggioranza Giusi Osso – dopo aver superato gli esami previsti, hanno prestato la loro opera volontaria su nove diverse postazioni, comprese tra Campora San Giovanni ed Amantea, coadiuvati dall’insostituibile e fondamentale presenza della Protezione civile.
È nostra intenzione, di concerto con gli altri partner, dare continuità a quanto fatto, proponendo la realizzazione di un lido per disabili, dove verrà data la possibilità di vivere il mare alle persone che vivono questo particolare stato di disagio.
La presenza dei ragazzi ha certamente reso le spiagge di Amantea più sicure, favorendo il pronto intervento in caso di necessità.
La loro opera di controllo ha agevolato anche il pattugliamento da parte della Guardia Costiera che ha così rafforzato ulteriormente il proprio raggio d’azione.
Il fatto che l’estate sia corsa veloce verso la sua naturale conclusione senza che nulla di grave avesse luogo testimonia il buon lavoro svolto nella fase di formazione, dando così senso alla prevenzione».
NdR. Ci piacerebbe sapere quanti interventi di salvamento hanno compiuto questi nove coraggiosi giovani bagnini. Per quello che noi sappiamo, nessuno. E questo è stato un bene perché come si nota anche dalla lettura del nostro articolo del 12 agosto i ragazzi hanno prestato la loro opera di volontariato prima ancora di avere il riconoscimento di bagnino e senza le necessarie obbligatorie dotazioni. Vedi: http://www.trn-news.it/portale/index.php/cronaca/item/6627-la-solitudine-dei-bagnini-lanciatori-di-ciambelle.