Lassù qualcuno ci ama.
La storia di Amantea è ricca di momenti delicati, anche difficili.
Momenti superati, in un modo o nell’altro, tanto che la storia della nostra città viaggia nel suo quarto millennio.
Amantea è andata oltre grazie alla sua gente, al coraggio ed alla impavidità degli amanteani , o se volete alla fortuna.
Qualcuno parla anche di miracoli.
Come ritenere, il fatto che la scuola media G Mameli, pur con tutti gli acclarati limiti strutturali non sia crollata addosso agli alunni, ai docenti, al personale, se non un miracolo?
Il comunicato stampa del comune evidenzia che “Dalla relazione emerge che l’ edificio non è idoneo strutturalmente e, pertanto, deve essere sgombrato, nelle more della valutazione degli opportuni interventi di adeguamento e/o di demolizione e ricostruzione”.
Si parla di calcestruzzo con bassissima percentuale di cemento e di ferro di armatura notevolmente ridottosi nella sua sezione ottimale.
Qualcuno dice che sarebbe bastata una scossa di terremoto simile a quella del 1905 e la scuola sarebbe crollata su se stessa.
Forse anche meno di 7.1 Richter.
Ora si discute se si tratta di una inidoneità sopravvenuta odi una inidoneità originaria.
La domanda che la gente si pone è :” Ma il cemento era presente nella quantità giusta sin dal momento della realizzazione dell’opera, come sembra ci sia nell’auditorium e nella palestra, o mancava sin dal momento della costruzione ?.”
Ed ancora . “Ma la scuola è stata mai collaudata?”.
E se si, da chi? E dove sono gli atti di collaudo?
Probabilmente sono domande alle quali nessuno saprà mai dare una risposta considerato che sono passati oltre 40 anni dall’epoca di costruzione.
Anche perché gli atti dell’opera potrebbero essere negli archivi del provveditorato regionale alle OOPP di Catanzaro che la finanziò.
Comunque sia è davvero un miracolo che la scuola non sia crollata.
Un tempo quando si credeva ai miracoli si usciva in strada portando le statue dei santi che avevano tutelato il paese ed i suoi abitanti. Oggi invochiamo il caso od il fato.
Oh no?