Ecco il comunicato di Giuseppe Graziano:
PAOLA (Cs) – Venerdì, 22 Dicembre 2017 – I lavori di ripristino della linea ferroviaria Cosenza-Paola devono essere inseriti nelle opere di somma urgenza per la mobilità nazionale, se necessario, anche con l’intervento straordinario del piano di Protezione civile.
Ma a farsi carico di questo deve essere la Regione, massima autorità in ambito di trasporti sul territorio calabrese.
È inaccettabile che, a quindici giorni dall’incidente ferroviario accaduto all’interno del tunnel “Santomarco”, a parte l’interessamento dei cittadini e dei sindacati di categoria, nessuno abbia mosso un dito per chiedere a Rete ferroviaria italiana e, quindi, al Governo centrale l’immediato ripristino dei binari e la riapertura del traffico pendolare.
È quanto dichiara il presidente nazionale de Il Coraggio di Cambiare l’Italia, Giuseppe Graziano, che nelle ultime ore, interessato anche da numerosi cittadini e pendolari che quotidianamente utilizzano il servizio ferroviario Cosenza-Paola, ha scritto al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, affinché solleciti le direzioni nazionale e regionale di RFI ad avviare un piano di ripristino della linea ferrata straordinario e urgente.
Non vorremmo – aggiunge Graziano – che anche la vicenda della galleria “Santomarco” diventi una questione infinita generatrice di altri disservizi per l’utenza calabrese e particolarmente per i cittadini del tirreno cosentino.
L’incidente avvenuto nei giorni scorsi sulla linea Cosenza-Paola, proprio perché grave deve far registrare un’azione concreta, da parte delle autorità preposte, atta a garantire il diritto alla mobilità.
Prima su tutte la Regione Calabria che dovrebbe chiedere un tavolo tecnico-operativo con Rete ferroviaria italiana così da stabilire tempi certi di ripristino della linea.
Tantomeno è pensabile – precisa ancora il leader del CCI – che si possa bypassare o, peggio, risolvere la questione con le solite soluzioni alternative che nella nostra regione hanno creato solo una spaventosa precarietà strutturale.
Il servizio sostitutivo con bus attivato da Ferrovie italiane sulla tratta Cosenza-Paola, infatti, non solo è inadeguato a soddisfare il numero dell’utenza quanto è inefficiente e pericoloso.
Non si può pensare di trasportare una mole di passeggeri considerevole, come quella che ogni giorni si sposta tra la costiera tirrenica e l’entroterra cosentino, a bordo di autobus non sempre confortevoli, attraverso il passo della Crocetta lungo la Statale 177.
E questo per più motivi.
Su tutto quello legato alla sicurezza stessa dell’arteria stradale, la cui precarietà è stata denunciata già nei mesi scorsi dal nostro movimento alle istituzioni competenti. Serve, dunque – conclude Graziano - avviare subito i lavori di ripristino dei binari per consentire nell’arco di poche settimane la riapertura del tunnel “Santomarco” se necessario anche investendo della problematica il Governo centrale e la Protezione civile.
NdR. Vogliamo ricordare a Graziano quanto sia opportuno tenere conto:
- Della indagine in corso da parte della procura di Paola mirata oltre che a capire le responsabilità anche lo stato di sicurezza della rete ferroviaria
- Del fatto che altre volte ci sono stati problemi.
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Nei giorni scorsi abbiamo segnalato che la stazione ferroviaria di Amantea era completamente al buio
E ci eravamo chiesti perché mai di ben 16 organi illuminanti non uno funzionasse.
Solo 4 giorni dopo ecco la novità.
Abbiamo visto il camioncino della RFI davanti al piazzale della Stazione Ferroviaria.
Ed insieme 3 operai che montavano una impalcatura..
Poi le spiegazioni.
“Le luci non sono fulminate.
Il problema è che l’intero impianto è andato in corto.
Ora abbiamo trovato la causa.
Questo organo illuminante esterno proprio sopra l’ingresso del bar è responsabile del tutto.
È completamente pieno d’acqua ed ha fatto andare in corto tutta la rete illuminante.
Ora siamo costretti a sostituirlo integralmente e speriamo così di dare luce a tutta la stazione”.
Non insistiamo, non provochiamo ma poniamo solo una domanda: “ C’era davvero bisogno che un giornale ed un sito web parlassero di questa situazione perché voi interveniste ?”.
“La manutenzione era affidata ad una azienda esterna e noi non potevamo intervenire. Ora ci hanno detto di intervenire e lo abbiamo fatto con tempestività!”.
Poi un’altra domanda” Ed i bagni?”.
“Non è compito nostro !” risponde il caposquadra della RFI.
Si affaccia alla porta la titolare del bar che aveva richiamato la nostra attenzione .
Sorride.
Stasera andremo a veder se funziona e se la stazione è illuminata.
Intanto evidenziamo il fatto che le ferrovie sono intervenute e che il nostro lavoro di segnalazione e di denuncia funziona. Almeno così pare e soprattutto con le RFI.
Talvolta anche con altri enti ed istituzioni. Purtroppo non con tutti.
Ma noi non disperiamo. Affatto. E chissà che a fronte di palei omissione non ci sia qualcuno che se ne accorga!
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