La lettera del Dirigente Saia a Vincenzo, il ragazzo che ha deciso di togliersi la vita pochi giorni addietro, diventa un messaggio per parlare a tutti gli altri.
Eleonora Saia, la dirigente del Liceo Scientifico-Ipsia, nel quale studiava Vincenzo Piccolo ha scritto una lettera per parlare della tragedia che ha sconvolto l’intero istituto.
Nessuno, dal dirigente, ai docenti, al personale ed a tutti i giovani studenti, può dire di non avere sentito un forte dolore per quanto accaduto , per una vita spezzata, improvvisamente ed inopinatamente, senza poter capire , senza poter comprendere le ragioni oscure e misteriose di un fatto che ha addolorato una intera città che è rimasta ammutolita
Lo si è visto durante l’accompagnamento alla ultima magione di Vincenzo dove chi vuole può andare a trovarlo, in particolare chi lo conosceva e non lo ha incontrato nemmeno quando lo vedeva.
Solo uno scalpiccio lieve delle suole delle scarpe che calpestavano il bitume della strada e qualche tombino metallico.
Nessun mormorio, nessuna parola che stemperasse l’angoscia che riempiva quei momenti; qualche occhio lucido e tantissimi, forse tutti, cuori dolenti; tutte le teste ad interrogarsi senza poter comprendere.
Una lettera, quella del dirigente, che parla a tutto il personale ed agli studenti indicando una strada antica e nuova, forse dimenticata, o semplicemente messa da parte come se non fosse importante, mentre lo è, e questo triste fatto lo ha dimostrato.
“Regaliamoci tutti un sorriso e diciamoci tutti buongiorno ” è l’invito del dirigente , nella certezza, non speranza, che quel sorriso e quel buongiorno sappiano entrare nel buio dei nostri pensieri portando con sé un po’ di luce e vincendo il silenzio.