La Calabria si conferma, nel 2012, una delle regioni italiane in cui si legge di meno, con una quota di lettori di libri che si e' attestata, lo scorso anno, al 34,6%, al di sotto della media nazionale, che e' del 46%.
Lo rivela' l'ultimo report dell'Istat sulla produzione e la lettura di libri in Italia.
Secondo lo studio, la Calabria si colloca negli ultimi posti insieme a Puglia (31,5%), Campania (32,2%), Sicilia (32,8%) e Basilicata (33,5%).
Guidano la classifica il Trentino-Alto Adige, il Veneto e la Valle d'Aosta, che raggiungono livelli superiori al 56%.
Preoccupante il dato relativo ai cosiddetti "non lettori": nel 2012, la percentuale di calabresi (dai 6 anni in su) che dichiara di non aver letto nei 12 mesi precedenti l'intervista, per motivi non strettamente scolastici o professionali, alcun libro nel tempo libero è pari al 63,6%, contro una media nazionale del 52,5%.
Fanno peggio solo Puglia (67,5%), Campania (66,6%) e Sicilia (65,1%).
Anche in questo caso, le regioni in cui le quote di "non lettori" sono più basse sono Trentino-Alto Adige (39,1%), Valle d'Aosta (41,8%) e Veneto (42,4%).
Dal report, inoltre, emerge che, nel 2012, 18 famiglie calabresi intervistate su 100 dichiarano di non possedere neanche un libro in casa, la terza quota più alta in Italia dopo Basilicata (22,5%) e Puglia (19,3%).
Positivo, invece, il dato relativo alle famiglie che possiedono più di 100 libri nella propria abitazione: sono quasi 22 su 100 (la media italiana è 26,6%) mentre tutte le altre regioni meridionali, Sardegna esclusa, si attestano sotto il 20% con la Campania fanalino di coda (10,9%).
Insomma il 18% dei calabresi non ha nemmeno un libro.
Il 22% ne ha più di 100
In siffatte condizioni si impone che il sistema bibliotecario pubblico sia massimamente attivo e dotato, in particolare di libri della storia locale, del territorio di riferimento della popolazione.
In siffatte condizioni si impone anche che coloro che si spendono per la diffusione della cultura si rivolgano a quel 18 % che non ha nemmeno un libro a casa ed a quel 63,6% che nell’ultimo anno non ha letto nemmeno un libro
Se si voleva una riprova della politica fallimentare della giunta regionale nella diffusione della cultura ora basta leggere questi dai drammatici ed ovviamente chiedere le dimissioni di Caligiuri!!( se in Calabria ci fosse la politica od i politici)