Cari amici,
questa nostra lettera aperta, condivisa da tutti i soci imprenditori del Consorzio, che segue peraltro la richiesta d'incontro di uno dei movimenti politici presenti nel nostro Comune, pur ringraziando tutti per l'apporto che vorranno e sapranno dare alla nostra collettività, vuole porsi in maniera critica non verso di voi, ma verso tutti coloro, noi compresi, che in questi anni non hanno fatto il proprio dovere di cittadini e poco hanno contribuito al miglioramento della nostra collettività.
Sottoporre alla vostra attenzione la particolare situazione economico-sociale del nostro comprensorio ci sembra volere offendere la vostra intelligenza e quella dei nostri stessi concittadini. Non ribadiremo neanche la nostra continua preoccupazione sul peso che incombe sulle nostre aziende, incagliate nelle acque melmose della burocrazia, né porteremo alla vostra attenzione le tante iniziative che occorrerà mettere in campo per poter far ripartire in qualche modo il nostro fragile tessuto economico. Non ci arroghiamo tale compito che spetterà alla nuova 'governance', ma neanche mettiamo da parte tutte le nostre preoccupazioni in proposito.
Da troppi anni la componente imprenditoriale e produttiva sana del territorio, svolge il suo compito con dedizione, onestà, perseveranza, rispetto delle regole e dei ruoli di ognuno, ma sempre di più con una forte sensazione di oppressione determinata da continue imposizioni di nuove regole, adempimenti burocratici, balzelli e tasse che spesso, anche a causa della mancanza di controlli e verifiche, si trasformano in reali situazioni di 'corruttela' del mercato, difficili da contrastare. Premessa dunque la divisione dei ruoli, ci sembra facile chiedervi con forza un impegno serio e costante su alcuni punti che riteniamo assolutamente da non trascurare.
In primo luogo vi chiediamo un impegno al recupero dell'ambiente ed alla sua tutela, laddove ciò è ancora possibile. Noi, che ci occupiamo di politica dell’accoglienza, pensiamo che la salvaguardia dell’ambiente sia la prerogativa essenziale per la civile convivenza e per creare prospettive positive per il futuro.
Chiediamo con forza che venga snellita la burocrazia della “macchina comunale”, in modo da dare risposte concrete e soprattutto in tempo reale alle richieste spesso giornaliere degli imprenditori e dei operatori commerciali.
Chiediamo che ci sia l'impegno ad attivare una politica di sviluppo locale e comprensoriale che parta da una seria progettualità costruita su solide basi sinergiche tra gli operatori economici, culturali e sociali presenti nel comprensorio. Un sistema che non faccia più campanilismo tra Campora ed Amantea, tra Amantea e Serra Aiello o tra Cleto e Aiello Calabro. Abbiamo la consapevolezza di essere portatori di un’economia sana, mischiata alla voglia di riscatto che ancora alberga dentro di noi, che ci impone un risveglio di coscienze, uno scatto di reni e, soprattutto, la necessità di crederci ancora, di pensare positivo, malgrado tutto!
Avvertiamo un malessere generale tra la gente, ed anche tra gli imprenditori (noi compresi), che vogliono sapere su che basi si possono ritenere credibili nomi e programmi, che si susseguono da un circa un ventennio, pressoché identici, e che, purtroppo, non hanno risolto (ma forse nemmeno avviato a soluzione) i problemi seri e importanti che affliggono la nostra comunità. Chiaramente, non parliamo dei grandi temi di economia e di sviluppo, sui quali gli interventi sono certamente di livello superiore.
L’invito che rivolgiamo a tutti coloro che vogliono spendersi per questa nostra bella Città alle prossime consultazioni elettorali, è quello di non cercare solo ed esclusivamente il consenso con le classiche e sperimentate modalità di intrecci clientelari e lobbistiche. Potreste anche ottenerlo, ma sicuramente non riuscireste ad ottenere stima e credibilità da parte di chi, insieme a Voi, potrebbe fare molto di più per la nostra collettività e per tutto il comprensorio. A tal proposito, ci viene in mente uno dei più celebri pensieri pronunciati da quel grande Statista che era Alcide De Gasperi: un politico guarda alle prossime elezioni, uno Statista alle prossime generazioni!
Per utilizzare un gergo comune a tutti gli imprenditori, chiediamo a chi sarà il nuovo Sindaco di Amantea, di essere “l’amministratore delegato di questa Città”, di presentarsi con programmi di sviluppo, magari di pochi punti, ma essenziali, che vogliamo conoscere, per regolarci se continuare ad investire, o andare via.
Auguri di cuore a tutti noi ! F.to: Il Presidente (Demetrio Metallo)
NdR.Amici di chi? Di Amantea? Non credo!
Il sole è al tramonto. Non è l'alba di Amantea!