In relazione all’argomento, pur se complesso e delineato da diverse normative nazionali (tra cui rammento il Decreto Legislativo 03.04.2006 nr. 152 – T.U.A) e Regionale (Legge Regionale Calabria del 24.04.2011 nr. 14), ancora oggi anche nel nostro Comune, si continuano a notare manufatti ricoperti dal c.d. tetto in Eternit, che oramai da anni è considerato il “Killer” di malattie tumorali, per cui diverse persone sono o sono state costrette ad estenuanti cure, spesso rilevatisi inefficienti.
Non voglio dilungarmi in particolari riferimenti normativi, (che sono tanti) ma vorrei “sollevare” e porre nuovamente all’attenzione: dei concittadini, delle necessità dovute allo smaltimento in brevissimo tempo dai propri tetti dell’Eternit ivi presente o far si che i propri vicini ottemperano a tale procedura, proprio per un dovere sociale o se si vuole, per un dovere personale nei confronti di se stessi e dei propri familiari; per gli Amministratori, di voler nuovamente porre attenzione al problema che incombe in agro del nostro Comune, al fine di imporre le sanzioni dettate dalle normative citate, oltre a far rispettare quanto sancito dalla stessa Ordinanza Sindacale nr. 154/11 del 13.09.2011, in virtù del fatto che, chi ha la necessità di smaltire il materiale in Eternit dai propri tetti, è stato esonerato dal pagamento degli oneri relativi all’occupazione del suolo pubblico (TOSAP) per come deliberato nella seduta del Consiglio Comunale del 27.04.2012.
In tale senso, in considerazione che ancora oggi, a distanza di qualche anno, in agro di Amantea sono ancora presenti vari manufatti alcuni dei quali fatiscenti, che sicuramente alla luce delle consolidate ricerche scientifiche poste in essere a livelli Nazionali ed Europei, creano seri problemi alla salute pubblica, sarebbe opportuno che il nostro Ente Locale in relazione alla sua Ordinanza sindacale, convochi quantomeno un convegno pubblico, al fine di far conoscere gli esiti del censimento ambientale e dell’esito delle proposte-convenzioni-disposizioni pervenute anche da altri organi di governo, per il regolare smaltimento dei tetti in Eternit, sia su edifici pubblici che privati e di eventuali sanzioni erogate nei confronti degli inadempienti, naturalmente con rispetto delle norme sulla privacy, la cui sanzione amministrativa va da € 2.582,29 a € 5.164,57. Tale iniziative credo che sarebbe ritenuta un sicuro e certo atto di efficienza amministrativa, nei confronti di quei cittadini che oggi non sono più tra noi e di quei familiari che magari aspettano un segno tangibile da chi per loro deve decidere e dirigere la vita sociale.
Amantea 27.05.2015 Cav. Giovanni LISCOTTI
Riceviamo e pubblichiamo