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Un tempo le cerimonie più importanti di Amantea erano quelle relative alla presa di possesso della città da parte dei governanti nominati dal re .

Non mancava nulla: i pomposi vestiti, i cavalieri, le salve reali, i trombetti civici, i timpani.

 

E tutto il popolo nella sua globalità veniva coinvolto.

Anzi il popolo esprimeva , più o meno volontariamente, la sua adesione con la esposizione dei “tumaschi”, il segno più tangibile della ricchezza familiare.

Il percorso là dove possibile aveva inizio dal porto e giungeva fino alle porte della città per proseguire poi fino alla chiesa principale dove il governatore veniva accolto dal parroco.

Infine raggiungeva la magione del governatore su nel castello, dove, la sera, si faceva festa.

Della corte e della cerimonia e della festa facevano parte i nobili e gli amministratori locali.

La parte Benestante del popolo partecipavano con i loro vestiti migliori.

Il popolo con la berretta in mano.

E, come oggi, i giornali riportavano la notizia precisando che “Jeri sera, alle 8, il cannone de’ forti annunziò l’arrivo in Napoli di S.M. la Regina…..e risalita in carrozza proseguì il suo viaggio fino a Napoli, cove entrò tra gli applausi di un popolo immenso che festeggiava il suo ritorno con la gioja più sincera” (Dal Giornale Italiano n 122. Regno delle due Sicilie. Napoli 3 giugno )

Questa lunga serie di eventi ha indotto la sostanziale formazione di un comportamento sociale in base al quale occorreva partecipare per non restare esclusi.

Il retorico e l’effimero vincevano e convincevano.

E comunque tutto restava eguale ; i ricchi continuavano ad essere ricchi, i poveri continuavano a restare poveri, ma almeno per un giorno erano stati insieme e la beretta era, sì, stata tolta, come davanti al padrone, ma per uno che era inviato dal Re.

Oggi il governatore non arriva più da fuori, il governatore lo abbiamo in casa, anzi i governatori.

I figuranti sono sempre presenti e pronti ed il popolo ha sempre bisogno di dimenticare gli affanni quotidiani.

Ed allora ecco la invenzione della cerimonia della rievocazione della apertura della Fiera di Amantea.

Una rievocazione che si amplia costantemente.

Quest’anno, addirittura, ci saranno tre cortei , uno che parte da Corso Umberto Primo, uno da piazza Cappuccini ed uno dal lungomare, che si concluderanno a piazza Commercio.

La manifestazione si terrà il 23 ottobre con inizio alle ore 15.00.

Pubblicato in Primo Piano

«Sarà certamente una bella edizione, per questo vi invito ad esserci, a parteciparvi ».

Caterina Ciccia, delegato del sindaco all’organizza zione della Fiera di ottobre, lascia trapelare il suo ottimismo in vista dell’apertura ufficiale della kermesse espositiva che avrà luogo a partire dal 30 ottobre per concludersi il 2 novembre.

 

E poi continua “Tutto è stato programmato in ogni singolo dettaglio, ma è soprattutto la partecipazione popolare agli eventi collaterali che si sono succeduti in questi ultimi giorni che prelude al successo”.

Spiega Caterina «I cortei storici che hanno animato le domeniche di ottobre unitamente alle iniziative ludiche e culturali come il convegno promosso dal Rotary club sulle origini storiche della Fiera o la cerimonia di investitura del mastrogiurato, colui che nella tradizione sovraintendeva alla regolarità delle contrattazioni, ci fanno capire come la gente, soprattutto le nuove generazioni, hanno bisogno di vivere la memoria della città.

 

Abbiamo avviato questo percorso già lo scorso anno stimolando la partecipazione del pubblico alle diverse iniziative e in questo mese di ottobre abbiamo raccolto i frutti di quel lavoro.

I cortei sono diventati ancora più numerosi e restituiscono quasi fossero una fotografia tridimensionale le radici di ciò che doveva essere la Fiera di ottobre.

Continueremo lungo questo cammino, con la speranza di istituzionalizzare i vari eventi in un cartellone unico che faccia da collante ideale tra l’estate e l’inverno.

 

Ringrazio coloro che hanno decretato il successo di questa prima fase: le associazioni, gli sbandieratori, i gruppi folcloristici, ma anche gli operai comunali che non si sono tirati indietro per far vivere alla comunità un momento di gioia e di spensieratezza.

Ora non resta che assaporare l’essenza della Fiera, girovagando tra le tante vie occupate dagli ambulanti e condividendo le altre attività già programmate, come la festa del cioccolato ed il concorso riservato agli alunni delle scuole».


Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa del Comando della Polizia Municipale di Amantea e riprova dell’impegno profuso dagli agenti della locale Polizia.

“ Si comunica che nel corso della recente fiera di amantea, personale della polizia municipale, oltre allo svolgimento di importanti servizi che hanno assicurato condizioni di tranquillità e vivibilità delle zone interessate, hanno svolto anche una capillare attività di contrasto al fenomeno dei venditori abusivi.

Nel corso di controlli effettuati nella zona di via Margherita, gli agenti hanno proceduto al maxi sequestro di ben 85 paia di scarpe sportive con marchi falsi e/o contraffatti di note marche, poste in vendita abusivamente sul marciapiedi.

L'operazione, egregiamente portata a termine senza recare alcun pregiudizio ai numerosissimi visitatori, ha consentito di arginare l'importante fenomeno della vendita abusiva.

Si comunica, altresì, che in data odierna l'anas, su sollecitazione di questo comando, ha provveduto ad istallare lungo la ss18, precisamente in località Acquicella, una serie di bande rumorose, dissuasori di velocità, nel tentativo di limitare il gran numero di sinistri che si stanno verificando proprio in quel tratto di strada.

Si tratta di un primo intervento tampone mentre altre soluzioni sono allo studio del comando.

Cordialmente, Emilio Caruso

Pubblicato in Primo Piano

caterinaRiceviamo e pubblichiamo

Con una lettera aperta alla città il consigliere di maggioranza Caterina Ciccia ha voluto ringraziare coloro che hanno collaborato alla realizzazione ed al successo della Fiera di Amantea. Un appuntamento rinnovato rispetto alle passate edizioni che certamente potrà essere ulteriormente migliorato negli anni a venire, facendo tesoro dei suggerimenti e delle critiche costruttive che sono pervenute all’indirizzo dell’esecutivo.«Il grande cambiamento rispetto al recente passato – ha spiegato la stessa Ciccia – sta nell’aver modificato l’approccio alla Fiera. Le domeniche di ottobre che hanno preceduto la tradizionale esposizione ha riempito un periodo solitamente vuoto, dando l’opportunità di vivere la città senza l’atmosfera caotica dell’estate, ma con lo stesso calore e la stessa gioia. Molti turisti hanno scelto Amantea per trascorrere delle vacanze brevi e per dei fine settimana all’insegna del mare, del sole e del commercio, partecipando in prima persona ai cortei, alle parate e alle rievocazioni storiche. Divertendosi insieme ai noi. Partiremo esattamente da questo aspetto, nella consapevolezza che dobbiamo essere portatori della nostra memoria per costruire al meglio il futuro».«Abbiamo affrontato – prosegue la Ciccia – il problema della logistica, ampliando i parcheggi e migliorando la viabilità. Certamente qualche intoppo c’è stato, ma anche in questo caso siamo riusciti a limitare gli inconvenienti e soprattutto sulla Ss 18 non si sono formate quelle code chilometriche che avrebbero potuto scoraggiare i visitatori, nonostante l’afflusso sia stato di eccezionale portata. Il merito è dell’intero apparato comunale e delle forze dell’ordine che con abnegazione e sacrificio si sono impegnati al di là dei propri compiti per fare in modo che tutto andasse per il verso giusto. Il mio personale ringraziamento va alla Polizia Municipale, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza, al Corpo Forestale dello Stato, alla Delegazione di spiaggia della Guardia Costiera, alla Polizia Provinciale e alla Protezione Civile».«Vorrei ringraziare – conclude il consigliere di maggioranza – le associazioni che mettendoci anima e cuore hanno reso la Fiera di Amantea speciale e diversa, facendo rilevare a tutti noi non solo l’aspetto consumistico e partecipativo, ma anche quello aggregativo e sociale che è senza ombra di dubbio è il più importante. Grazie ai volontari dell’associazione Nns – nnc, Auser, Klampete e Coviello per averci dato l’occasione di tornare indietro nel tempo e di degustare i piatti della nostra tradizione; ai gruppi musicali che con la loro musica e con la loro arte hanno allietato i pomeriggi di piazza Cappuccini; alla Pro loco per il supporto che non è mai venuto meno; agli operari del settore manutentivo coordinati da Rocco Cima che dopo un paio di ore dalla chiusura della Fiera avevano già provveduto a rimettere in ordine le strade occupate dalle bancarelle. Miglioreremo insieme, mettendoci il cuore, tralasciando colori e schieramenti politici: il bene della città e un valore di tutti».

Ufficio stampa comune di Amantea

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giggino pellAmo profondamente Amantea ed il mio amore, ampiamente dimostrato per Lei, è notorio. Non ho mai perso l’occasione per parlarne, per promuoverla, senza calcolo alcuno. Ma…Il mio tormento è uno: come salvare questo Paese da un declino che sembra non avere fine. Durante la mia lontananza, mi dicono essere stati anni pieni di fasti e pregi. Allora era un paese turistico e ci si poteva permettere il lusso di affermarlo. Oggi, a distanza di molto tempo, non si riesce a comprendere se Amantea è ancora un paese a vocazione turistica o… . E’ chiaro, non è semplice far ripartire un paese che ha perso lo smalto ed il piacere di vivere come sua vocazione naturale, proprio per l’invidiabile posizione e non solo. Al mio tornare a vivere vicino a lei, ho trovato un paese senza più mordente, un paese pervaso dalla mediocrità e dalla corruzione. Eppure l’avevo lasciato nel suo ruolo di polo turistico,un “fiore all’occhiello” della costa tirrenica, così veniva decantata e lo si faceva con orgoglio struggente. Oggi, non credo che lo sia più. Oggi non lo è più, anche perché inciampato, poi è caduto, e gli effetti della caduta sono visibili a tutti e proprio per l’inadempienza, inefficienza e incompetenza,si brancola nel buio. Ciò che noto è una rassegnazione quasi acclarata. Amantea, oggi, è un paese che vive di “aria” e “sole”. Di chi è stata e di chi è la responsabilità? Forse un po’ di tutti: degli Amanteani, dell’assenza di una politica degna di tale nome, di Amministrazioni che si sono succedute nel tempo, che mai hanno pensato di investire con una vera e comprensibile progettualità , attingendo a risorse, oggi introvabili, anche per mancanza di ” Santi in Paradiso” e di forma mentis. Mi verrebbe da affermare qualcosa di orribile come, una decadenza voluta, cercata, provocata e realizzata. Un paese di commercianti, pensionati e studenti che aspettano di spiccare il volo. Tantissimi disoccupati (troppi). Un paese con scarsa propensione all’investimento ed una bassa imprenditorialità scoraggiata dalle normative, ma anche dalla scarsa visione delle istituzioni locali. Un turismo, se così si può definire, del mordi e fuggi che non ottiene conforto in quel che vede e che trova. Una Cittadina ormai vecchia, desueta, con strade logorate da tempo e dal tempo, panchine ataviche,arrugginite dall’usura e dal mancato ripristino. Senza un “Benvenuto, Welcome, ecc”… alle sue porte d’ingresso e senza un “Arrivederci, ecc”., alle porte di uscita ……Non è certamente questo il modo di fare turismo, ne è questo il modello di presentazione che il turista desidera. Una brochure un po’ pasticciata e burina redatta da persone inette e incapaci. E’ vero, qualcuno obietterà, i tempi non invogliano, i soldi sono diventati rari, ma la bravura di un’Amministrazione (perché con i soldi saremmo tutti bravissimi) è quella di risolvere, di inventare e riuscire ad ottenere dei vantaggi economici. Amministrazioni del Nord Italia hanno adottato questo sistema che si identifica in ” Progetto ricreativo”. Questa si chiama velleità imprenditoriale amministrativa, oltre che lungimiranza, oltre che capacità induttiva. Ma, come gran parte della Calabria, anche Amantea è rimasta al chiodo. E rimasta ai soliti propositi con le stesse campagne elettorali, le stesse promesse, gli stessi schemi, gli stessi tatticismi, le stesse facce, le stesse famiglie, il “cambio di frac” ed i consueti proclami. E intanto la c cittadinanza invecchia, con la speranza di un cambiamento che non si intravede neanche in lontananza. Un cambiamento che tutti sembrerebbero volere ma nessuno osa, perché per cambiare bisognerebbe far diventare sindaco il cittadino amante del proprio paese in grado di coinvolgere i suoi stessi concittadini nelle scelte, ascoltare le loro proposte, anche quelle non condivisibili e le innumerevoli esigenze di ogni singolo. Chiudersi a riccio in quelle stanze del Comune non può che dare risultati pari a sconfitte. Questo è ciò che Amantea sta vivendo. Insanabili ferite subite nel tempo che inesorabilmente la vedranno soccombere e precipitare nel baratro del dimenticatoio e nessuno si ricorderà di questa ” Stella Marina”, sconfitta e lasciata morire. Sconfitta dall’inerzia e dall’ignavia di chi non ha voluto, di chi non ha voluto affacciarsi oltre, di chi si è basato solo sul proprio tornaconto. Artefici naturali di questo tracollo, senza possibilità di risalita: l ‘apatia e l’invidia. Che grande tristezza! I giovani “evadono”, emigrano, vengono assorbiti dal quotidiano locale: sale giochi, slot machines, carte da gioco, alcool e droga. Nessuno dei cosiddetti “imprenditori” locali che abbia creduto in loro, lavorato per loro, costruito per loro. E questa inerzia ha devastato fiumi e fiumi di possibilità. La verità è che bisogna essere più veloci dei Social network. La programmazione, l’intercettazione delle risorse dei fondi europei, i progetti per l’occupazione, la modernizzazione, la velocizzazione della pubblica amministrazione, il coinvolgimento del cittadino quale portatore di interessi, le scelte condivise, le proposte, le idee sono, fanno, il futuro di una società, di questa società umiliata e mortificata, lasciata in mano agli “improvvisatori” e fannulloni .

Siamo tutti corresponsabili? Non credo si possa affermare ciò.! Vi sono dei responsabili e quelli che non lo sono, guardano al futuro prossimo dei loro figli pronti a rifare la famosa valigia di cartone che era stata riposta, si pensava per sempre, nella soffitta. Sicuramente andrebbe salvato quel poco che di buono c’è, chi di buono ha fatto e ciò che di buono si è fatto. Non c’è altro da fare che superare il profitto personale e abbandonare le vecchie logiche. Se esiste una parte sana del paese, questa va stimolata, punzecchiata. Coinvolgere le persone, i cittadini, che seppur non affrontando l’argomento son sicuro che condividono questo mio stesso intendimento. Il desiderio è di una persona nata in Via Garibaldi 78, la Via dei “Dannati”, che vorrebbe urlare, gridare, con la maggioranza del paese: “Allora che si fa”? L’invito è di ricorrere ad un forte scatto di orgoglio comune. Tutti insieme, il sociale, il volontariato, le associazioni, i circoli; non si può restare ancorati al “contributo” che non c’è. I giovani, quelli veri, gli adulti che credono, che pensano al confronto costruttivo, devono fare un passo avanti e non aspettare che quelli delle vecchie logiche “dividi et impera” restino sempre coloro che a tutti i costi vogliono tenere lo scettro del comando. Tutti! ma … insieme, condividendo, socializzando, parlandone, con il confronto o anche con lo scontro ma costruttivo, propositivo, con il dialogo. Forse qualcosa si riuscirà ad ottenere. Bisogna farlo perché quella attuale è un’Amministrazione oramai allo sbando, fatta di pochi elementi che sino ad oggi non hanno contribuito a risollevare le sorti del nostro paese e pensano a costruire ponti che, probabilmente, non saranno mai realizzati e che non serviranno ad una cittadina cementificata fino al collo.

Amantea.

Ti porto in me,

come un amore

privo di anelli e di clamore,

pieno di sogni e di parole.

Gigino Adriano Pellegrini & G el Tarik

Amantea-Lido

Amantea prosegue il lavoro di finitura da parte del sindaco Monica Sabatino e del consigliere di maggioranza Caterina Ciccia per l’edizione 2014 della Fiera di Amantea, l’importante evento espositivo che da oltre 500 anni si tiene ininterrottamente nel comune tirrenico.

 

Riceviamo dall’Ufficio Stampa del comune di Amantea e ne diamo pubblicazione:

La grande kermesse commerciale si aprirà domenica 19 ottobre con la prima delle due giornate intitolate “Aspettando la Fiera”. I volontari dell’associazione culturale “Nns e nnc” hanno allestito per la particolare occasione un’interessante corteo figurativo intitolato “A fera, armamuni e partimu”. I volontari, con gli animali della tradizione al seguito che richiamano l’origine storica della Fiera, si ritroveranno a partire dalle ore 15 nei locali che ospitano il mercato ortofrutticolo in piazza Mercato Nuovo. Da li muoveranno poi lungo via Baldacchini, via Dogana, via Margherita, corso Vittorio Emanuele e piazza Cappuccini. Alle 19 l’appuntamento è in piazza Unità d’Italia con la “Sagra delle monacelle e del vino”.

Il 26 ottobre, a partire dalle ore 15.30, grazie al supporto dell’associazione teatrale “Il Coviello”, avrà luogo il corteo storico. Da corso Umberto I i figuranti proseguiranno lungo via Nazionale, piazza Commercio, via Margherita, via Dogana, via Baldacchini e piazza Cappuccini. Qui si terrà la cerimonia di investitura del Mastrogiurato, interpretato dallo stesso consigliere Ciccia, che nella tradizione è colui che sovrintende al corretto andamento delle compravendite. Subito dopo si proseguirà verso piazza Commercio per assistere all’alzabandiera. Lo spettacolo sarà reso ancora più suggestivo dalla presenza dei gonfaloni delle città che aderiranno al corteo, dagli sbandieratori e dalla musica popolare arbereshe.

Il 31 ottobre e fino al 2 novembre gli stand e gli espositori animeranno e coloreranno la città. Tra le novità le esibizioni live delle band emergenti ogni pomeriggio dalle 17 alle 20 in piazza Cappuccini. Partecipano a questa innovativa tre giorni musicale gli Hearth Royal, Le storie diverse, Mico Marino, Winston Wega, Mantia Brass Quintet, Black Angel, Olindo e Antonietta con i ritmi latini.

Gran chiusura il 2 novembre con l’associazione Klampete che presenterà una particolare rievocazione storica dal titolo “La Fiera di Amantea raccontata”. Verrà proposta la Fiera d'Ognissanti del ‘700, con l’incontro tra il comandante della piazzaforte e alcuni illustri passanti di piazza dei Cappuccini. Subito dopo in piazza Calavecchia si svolgerà la cena teatrale.

«È stato un lavoro duro e intenso – spiega il consigliere Caterina Ciccia nella duplice veste di Mastrogiurato – e mi auguro che in occasione della Fiera di Amantea la prosperità e il benessere facciano parte della vita di noi tutti, così come accade da oltre 500 anni. È questo l’augurio che più di ogni altro sento di rivolgere ai turisti e ai visitatori, pronti a ricercare nelle varie esposizioni gli affari migliori. L’importante è non avere fretta, predisponendo l’animo alle novità e vivendo ogni cosa attimo per attimo».

«La Fiera – aggiunge il sindaco Monica Sabatino – è una tradizione forte, radicata, ma soprattutto tramandata. Le strade addobbate e colorate dalla folla, festante ma ordinata, consentono di ammirare le tante vetrine che hanno reso Amantea uno dei centri commerciali più importanti della costa tirrenica. E quando l’ora del crepuscolo regala atmosfere intense e più calde non mancano davvero le possibilità di riposarsi e ritemprarsi: unendo ai vini forti e corposi i sapori dell’accoglienza. L’importante è farsi avvolgere dalla magia della festa, facendosi trascinare dal nostro passato che è pronto a diventare anche il nostro futuro. In quest’ottica abbiamo riorganizzato in parte gli spazi espositivi, ma soprattutto abbiamo dato maggiore rilevanza all’intrattenimento. Il ricordo che vogliamo trasmettere a voi tutti è quello del sorriso.

Ufficio stampa comune di Amantea

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Pubblicato in Primo Piano

fiera di amantea 2014Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota.

Amantea  Procedono a ritmo serrato le fasi organizzative per la prossima edizione della Fiera di Amantea, in programma dal 31 ottobre al 2 novembre, anche se quest’anno si terranno appuntamenti correlati già nelle settimane precedenti. Il sindaco Monica Sabatino ed il consigliere Caterina Ciccia hanno stilato il programma delle manifestazioni che nei prossimi giorni potrà comunque arricchirsi.L’istituzione della Fiera trova origine nel 1529 ed è da attribuirsi al re Carlo V, il quale, per ricompensare la “fidelissima città di Amanthea” non esitò ad emanare un provvedimento per la concessione di una fiera. Su questa data non tutti concordano. Secondo alcuni storici, infatti, l’editto venne emanato nella città dell’Aquila il 31 gennaio del 1529 da Filiberto di Chalon, principe d’Orange. L’appuntamento fieristico ha subito nel tempo alcune variazioni: nel 1676 la kermesse venne anticipata al mese di giugno, così come accadde nel 1729. Parallelamente ai cambiamenti morfologici del territorio, è mutata anche l’ubicazione del luogo in cui l’evento si svolge: tanto che dalla parte alta della città, in prossimità dell’attuale convento di San Bernardino, oggi gli espositori affollano le vie del centro. Amantea diventa così un immenso bazar a cielo aperto, con oltre 500 bancarelle che espongono merci e prodotti di ogni tipo: dall’abbigliamento ai giocattoli, dai dolci ai casalinghi, senza dimenticare l’artigianato etnico ed il modernariato.

Il programma dell’edizione 2015 partirà ufficialmente il prossimo 19 ottobre, con la prima delle due giornate intitolate “Aspettando la Fiera”. A partire dalle ore 15.30 i volontari dell’associazione culturale “Nns e nnc” sfileranno muovendo da piazza Commercio con figuranti e animali, per la gioia di grandi e bambini. Il corteo procederà lungo corso Vittorio Emanuele, piazza Cappuccini, via Baldacchini, via Dogana, via Margherita per concludersi poi in piazza Unità d’Italia che ospiterà la sagra delle rinomate “monacelle”. Il 26 ottobre, sempre a partire dalle ore 15.30, grazie al supporto dell’associazione teatrale “Il Coviello”, avrà luogo il corteo storico. Da corso Umberto I i figuranti proseguiranno lungo via Nazionale, piazza Commercio, via Margherita, via Dogana, via Baldacchini e piazza Cappuccini. Qui si terrà la cerimonia di investitura del Mastrogiurato che nella tradizione è colui che sovrintende al corretto andamento delle compravendite. Subito dopo si proseguirà verso piazza Commercio per assistere all’alzabandiera. Lo spettacolo sarà reso ancora più suggestivo dalla presenza dei gonfaloni delle città che aderiranno al corteo, dagli sbandieratori e dalla musica popolare arbereshe.Il 31 ottobre si aprirà ufficialmente la Fiera di Amantea. Tra le novità di quest’anno le esibizioni live delle band emergenti che fino al 2 novembre ogni pomeriggio dalle 17 alle 20 coloreranno e animeranno piazza Cappuccini. Partecipano a questa innovativa tre giorni musicale gli Hearth Royal, Le storie diverse, Mico Marino, Winston Wega, Garage 21, Mantia Brass Quintet, Black Angel e Olindo e Antonietta con i ritmi latini. Gran chiusura per il 2 novembre con l’associazione Klampete che presenterà una particolare rievocazione storica dal titolo “La Fiera di Amantea raccontata”. Come in una sorta di macchina del tempo verrà proposta la Fiera d'Ognissanti del ‘700 ed avrà luogo l’incontro fra il comandante della piazzaforte e alcuni illustri passanti di piazza dei Cappuccini. Subito dopo in piazza Calavecchia si svolgerà la cena teatrale.

Ufficio stampa comune di Amantea

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