Nella foto la sala del Cdm
Il Sen. Matteo Renzi, dopo appena pochi giorni aver dato vita al nuovo Governo Conte e al disarcionamento di Matteo Salvini, ha lasciato il Partito Democratico che lui non ha mai amato malgrado abbia ricoperto la carica di Segretario Nazionale.
Lo seguiranno alcuni Deputati e Senatori.
La base del Pd, però, anche se cresce il malumore e il malcontento per l’abbraccio col Movimento 5 Stelle, non lo seguirà. La diaspora li ha lasciati alquanto freddi.
I duri e puri, quelli provenienti dal Partito Comunista Italiano,non hanno capito perché lo ha fatto, cosa vuole ottenere e dove vuole arrivare.
Molti Deputati e Senatori, suoi carissimi amici e compagni di tantissime battaglie, lo hanno già scaricato.
Ma anche i tantissimi Sindaci che gli devono tutto e fatti eleggere quando lui era in auge ed occupava la carica di Segretario e di Presidente del Consiglio.
Il Sindaco di Firenze Nardella ha fatto sapere che non si sbatte la porta di casa.
Roberta Pinotti, ex Ministro della Difesa,:- Da Renzi scelta sbagliata, incomprensibile politicamente-.
Anna Ascani:- Non me la sento di lasciare il Pd-.
Lorenzo Guerini:- Così Matteo rafforza i sovranisti-.
Luca Lotti, il fedelissimo di Matteo, :- Non lo condivido, ma non sarò mai suo nemico -.
Insomma le assenze pesanti ci sono.
Ma a fare molto rumore sono gli amministratori locali, i Sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali e provinciali dei vari comuni italiani che sono stati eletti grazie a lui.
Ma lui esulta lo stesso, è raggiante:- Siamo in 40 in Parlamento -.
E chiama il suo movimento centrista “Italia viva”, in grado di occupare uno spazio politico al momento, secondo lui,vacante.
Ha svelato a Porta a Porta di Bruni Vespa che non ha nessuna intenzione di far cadere Conte bis.
Questa operazione che lui l’ha chiamata macchiavellica l’ha fatta apposta per dare lunga vita all’esecutivo.
Non farà cadere il Governo Conte di cui lui è stato l’artefice principale almeno fino al 2022 quando si dovrà eleggere il nuovo Presidente della Repubblica.
E poi chi glielo fa fare.
Il Governo giallorosso cadrà da solo e sarà impallinato in Senato dai franchi tiratori.
E poi, se si andasse a votare nei prossimi mesi il suo movimento prenderebbe pochissimi voti.
Renzi ha urgente bisogno di tempo e di spazio.
Ma perché Renzi proprio adesso si è staccato dal Pd?
Perché dal Pd non era amato, nel Pd non contava più niente. Era emarginato.
E allora per tornare sotto i riflettori ed essere al centro della vita politica italiana ( i voti dei suoi Senatori sono determinanti e necessari per la sopravvivenza del Governo Conte e dell’alleanza del Pd col movimento 5 Stelle).
Francesco De Gregori che vietò a Bettino Craxi l’utilizzo della sua canzone “Viva l’Italia” in occasione dei suoi comizi elettorali, vieterà anche questa volta l’utilizzo della sua canzone al furbacchione toscano, il quale ha raggirato l’ostacolo facendola diventare “Italia viva”?.
In matematica cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Ma il salto della quaglia era pronto da tempo.
Prima però ha voluto far cadere il Governo gialloverde e ha voluto ardentemente l’allontanamento di Matteo Salvini.
Ma cosa vuole davvero Matteo Renzi?
Comandare, comandare, essere al centro della scena politica. Ma l’obiettivo principale è ritornare a Palazzo Chigi.
L’ha capito anche Enrico Letta, ex Presidente del Consiglio defenestrato proprio da Matteo Renzi, il quale ha messo in guardia il Premier Conte e lo ha invitato a non fidarsi del politico toscano, perché è un personaggio diabolico.
Uno ne fa e cento ne pensa.
Letta ha parlato per esperienza personale, infatti dopo il twitty :- Enrico stai sereno-, Renzi ha preso il suo posto.