La presenza di centinaia e centinaia di cinghiali ha reso difficile la vita non solo nelle campagne e nelle aziende agricole, ma anche nei piccoli paesi.
Scorazzano liberamente anche nelle grandi città alla ricerca di cibo.
Mi sono occupato della massiccia presenza di questi animali molto pericolosi che scorazzano liberamente sia di giorno che di notte nelle campagne, negli orti, nelle strade del mio paese. Sono stato preso in giro.
Non era affatto vero che ci fossero cinghiali che scorazzavano per le vie e nelle campagne.
Era una invenzione della mente malata del Prof. Francesco Gagliardi. Invenzione un corno.
Tanto è vero che domani, giovedì 7 novembre 2019 a Roma ci sarà una grande manifestazione in Piazza Montecitorio alla quale parteciperanno diverse amministrazioni comunali e una nutrita delegazione di agricoltori, pastori e cittadini calabresi che hanno subito notevoli danni in questi ultimi anni. Voglio augurarmi che domani ci sarà a Roma anche il Sindaco del mio Comune con il gonfalone. Sarà presente il Presidente della Coltivatori Diretti. L’obiettivo è quello di denunciare con questa pacifica azione dimostrativa la massiccia presenza di cinghiali nelle campagne e nelle aree interne che minacciano la sicurezza delle persone.
Infatti il 28 luglio scorso il Sig. Antonio Rocca, di Simari Crichi, è stato aggredito da un cinghiale e dopo un mese di agonia si è spento all’ospedale Pugliese di Catanzaro. Il 4 agosto 2017 scrivevo su questo giornale che cinghiali grandi e piccoli indisturbati scorazzavano per le vie e per le piazze del centro abitato di San Pietro in Amantea.
I cinghiali sono pericolosissimi specialmente se in compagnia dei piccoli.
Chiedevo al Sindaco del mio paese se davvero voleva tutelare la sicurezza e l’incolumità degli abitanti del piccolo borgo autorizzare la caccia ai cinghiali.
Sapevo che la caccia era vietata e che l’autorizzazione all’abbattimento era una cosa straordinaria, ma era preferibile avere un abitante vivo che un abitante morto.
Terminavo l’articolo con una battuta che non era di pessimo gusto ma che qualcuno non ha affatto gradito:- Ora come ora, nel mio paese ci sono più cinghiali che persone-.
Ma al più presto con l’arrivo dei migranti l’antico borgo sarà popolato e così per San Pietro in Amantea sarà una grande fortuna. “Minori da riabilitare e migranti da integrare saranno il futuro di San Pietro in Amantea” così ha intitolato una nota stampa del Sindaco di San Pietro in Amantea Sig. Gioacchino Lorelli e del Consigliere comunale di Amantea Sig. Tommaso Signorelli.
Non commento.