Ecco il testo della interrogazione che il M5S ha inviato al sindaco Monica Sabatino
“Al sindaco del Comune di Amantea Dott.ssa Monica Sabatino
Oggetto: Interrogazione relativa alla situazione conseguente al sequestro della struttura portuale.
La sottoscritta Francesca Menichino, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, con la presente interrogazione intende mettere in evidenza relativamente alla situazione del sequestro preventivo del porto i seguenti rilievi:
--La difficoltà di reperire gli atti necessari per l’esercizio istituzionale delle proprie funzioni di sindacato ispettivo per quanto richiesti anche formalmente: basti dire che siamo venuti in possesso di copia del decreto di sequestro del porto solo poche ore prima della presente seduta di Consiglio, con la conseguente difficoltà di avere quella consapevolezza necessaria alla trattazione dell’argomento. Continueremo, in ogni caso, nell’acquisizione degli atti e non accetteremo più che ci siano tentativi di ritardarla, come forse è accaduto sia nel settore finanziario che tecnico- manutentivo i cui responsabili, ci hanno costretto a richieste formali e protocollate a nostro avviso per nulla dovute. A meno di ritenere che le stesse formalità nell’acquisizione degli atti vengano imposte anche a tutti consiglieri di maggioranza e al sindaco medesimo.
--La situazione relativa al sequestro del porto mette in evidenza la situazione gestionale di una struttura importante come quella portuale in cui si rileva tutta l’inerzia degli amministratori che hanno gestito in passato le relative criticità: occorre cioè ricostruire la vicenda al fine di comprendere ed individuare la responsabilità politica dei precedenti amministratori incapaci di effettuare i minimi controlli di base atti ad accertare la regolarità sostanziale della situazione relativa alla struttura portuale e a mettere in atto i necessari adempimenti. Tra detti precedenti amministratori molti, provenendo tanto dai banchi della maggioranza quanto da quelli dell’opposizione del precedente consiglio comunale, oggi si ritrovano nei ruoli di Sindaco, Vicesindaco o Assessore. Oggi assicurano il proprio intervento per limitare i danni ma durante gli anni, i lunghi anni dei precedenti mandati, come svolgevano anche da semplici consiglieri o da assessori il loro fondamentale compito di sindacato ispettivo o, ancor più, i loro incarichi amministrativi ? Attendiamo dal Sindaco Monica Sabatino le relative risposte e le ricordiamo che non può e non deve sottrarsi quale responsabile legale dell’ente all’obbligo di individuare ipotesi di responsabilità civile penale o contabile in capo ai funzionari dell’Ente e/o amministratori della trascorsa consiliatura nell’ambito della quale Ella rivestiva il non secondario ruolo di presidente del Consiglio comunale, che -vale la pena ricordarlo- è organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente.
--In particolar modo si sollevano i seguenti quesiti:
- Perchè tutta la documentazione richiesta nell’ambito della Commissione di collaudo del 28/03/2012 non è stata in due anni e mezzo acquisita, come risulta da Verbale della Commissione di collaudo del 30/06/2014 ?
- Come mai non si è proceduto al calcolo relativo all’occupazione dell’area portuale e alla corretta individuazione degli indennizzi dovuti, si precisa indennizzi e non canoni in mancanza di un titolo legittimo di occupazione, eppure sarebbe bastato utilizzare le tabelle previste dalla legge (D.M.343/98 e L.296/2006 cioè la legge finanziaria 2007) facendo delle semplici moltiplicazioni;
-- Una situazione quella legata al recente sequestro che ha tristemente provocato danni ingenti alle famiglie che hanno fonte di reddito nell’economia legata all’attività portuale, a loro rivolgiamo la nostra solidarietà morale ma anche materiale proponendoci di mettere in atto tutte le iniziative che saranno necessarie anche con il sostegno dei nostri portavoce in Parlamento che già si sono attivati per reperire documentazione utile relativamente al settore della pesca. Per non parlare dei danni per le casse comunali già ampiamente mortificate da decenni di gestione per lo meno discutibile, e che oggi vengono appesantite non solo dall’ingente debito verso il demanio ma anche dalle prevedibili richieste di risarcimento del danno da parte dei diportisti. Amara poi la constatazione della risonanza nazionale della notizia che certo non innalza l’immagine della città di Amantea. Non possiamo non menzionare a questo punto che la delibera n. 83 del 20/06/2014 prevede di dare mandato al responsabile del servizio finanziario di predisporre gli atti necessari per l’assunzione di un “contratto di anticipazione” con la Cassa depositi e prestiti per il pagamento di debiti pregressi fino ad un massimo di Euro 4.500.000,00 per una durata di 30 anni.
-- Si chiede l’immediata revoca dell’incarico alle persone oggetto di indagine penale . Ed in questa sede si chiede altresì la revoca delle deleghe agli amministratori che abbiano pendenze giudiziarie in corso. Ci riferiamo in particolare all’assessore Sergio Tempo, chiedendo di volere uniformarsi a norme che se non trovano per tali rilievi fondamento giuridico, si sostanziano di un valore etico in cui tale ente riteniamo creda fortemente, data, tra l’altro, l’adozione in data12/3/2012 di un Codice etico.
Auspichiamo che il Sindaco voglia aderire ai nostri rilievi, che affronti la questione porto con tutta la serietà necessaria per potere in breve tempo porre rimedi efficaci e, al contempo, restituire dignità alla città di Amantea e credibilità all’Istituzione che rappresentiamo.
Il MoVimento 5 Stelle si rende disponibile ad un dialogo aperto sulla questione, mettendo a disposizione il proprio impegno, la propria visione politica e le competenze di cui può disporre anche con l’ausilio dei propri portavoce al Parlamento italiano e al Parlamento europeo.
Amantea, 04/07/2014 IN FEDE Francesca Menichino”
NdR. Riteniamo opportuna una risposta e siamo disponibili alla dovuta pubblicazione.