Sono tutti al lavoro, nei loro uffici, od in mezzo alla strada, per i pochi operai e vigili della città, senza lo stipendio di gennaio, pienamente consapevoli che ora tocca anche al personale dipendente, come, finora, è successo per tanti fornitori e ditte aventi rapporti con il comune.
Certo non è una bella cosa.
In particolare per i mono reddito.
Ma non saprebbero nemmeno con chi prendersela.
Sanno che si tratta di una storia che è iniziata molto tempo fa, di una storia che è partita da lontano, il risultato finale di errori senza fine, di arroganza, di supponenza, di mancati controlli…
Sanno che finra nella pubblica amministrazione pochi, o forse nessuno, paga per i propri errori.
E poi sperano che questo stato di sofferenza economico-finanziaria dell’ente possa avere fine quasi subito, anche perché gli stipendi sono tutelati e garantiti da scelte politiche già fatte con apposite delibere.
Aspettano entrate, quali esse siano.
O prestiti bancari.
Certo non sono felici, ma nemmeno preoccupati più di tanto.
Come quando si sa che poteva arrivare ed è arrivato il momento grigio.
Fiducia negli amministratori, fiducia nel sistema?
Buh! Forse.