Tre lametini per salvare il palancastro rischiano la vita.
Il palancastro è costituito da una serie di lenze munite di grossi ami e che, appositamente adescati, pendono fino al fondo del mare.
Si cala in genere di pomeriggio.
Poi si aspetta l’alba e si cerca il piede dell’attrezzatura che, per essere intravedibile, viene munito di un lungo bastone con una bandiera nera.
Si tirano una dopo l’altra le lunghe lenze i cui ami sono spesso attaccati piccoli o grandi pesci.
Stamattina 3 lametini hanno varato la loro barca nel porto di Amantea.
Inutilmente sono stati avvertiti dal personale del porto sulle proibitive condizioni del mare.
“Mo vida ca i mantiuoti su puru piscaturi” è stata la risposta sfottente dei 3 ragazzi che, incuranti degli avvisi, sono usciti dal porto per ritirare e salvare il palancastro.
Ma il mare fuori, al largo, è cosa ben diversa che nel porto od a riva e così la barca ha cominciato a riempirsi di acqua.
E per evitare il peggio è stato chiesto l’intervento della capitaneria di Porto di Vibo valentia che è immediatamente intervenuta con due motovedette
E meno male.
In tempo, in tempo i ragazzi sono stati portati in salvo.
Sembra che non sia la prima volta che capita.
Questa volta è andata bene, ma potrebbe non essere così la prossima volta.
Con il mare non si scherza.