Il 29 maggio u.s. ho partecipato ad un seminario presso l’Università della Calabria dove si è parlato del voto nelle elezioni europee.
I professori intervenuti hanno esaminato il voto dei calabresi e sono arrivati a questa conclusione sconcertante:-
I calabresi sin dal 2014 hanno sempre rincorso e premiato il nuovo-.
In questo seminario si è parlato anche del mio paese natale, San Pietro in Amantea, piccolo comune del Basso Tirreno Cosentino, dove la Lega di Matteo Salvini ha ottenuto 132 voti, cioè il 60% dei voti ed è risultato il Comune più leghista della Calabria.
Davvero un bel primato. Come mai si sono chiesti i relatori che i cittadini del borgo abbiano votato in massa la Lega di Salvini?
Il motivo io lo ignoravo.
Ho appreso soltanto allora che il Sindaco del mio paese Lorelli Gioacchino aveva cambiato schieramento politico. Era passato alla Lega.
Il Prof. De Luca così disse:- Se un Sindaco ha tanta influenza dobbiamo forse pensare che in molti non sappiano chi votare-.
Leggendo i giornali di ieri ho appreso, con meraviglia, che il Sindaco Gioacchino Lorelli ha gettato la spugna, ha cambiato nuovamente casacca, abbandonando la Lega di Salvini.
Notizia bomba, che mi ha gettato nello sconforto.
Per quali motivi dopo pochi mesi il Sindaco ha fatto marcia indietro?
Per lui era pronta e sicura una candidatura nelle prossime elezioni regionali calabresi nella lista leghista con ottime probabilità di essere eletto.
Non sono riuscito a dormire. Che peccato! San Pietro in Amantea poteva avere per la prima volta nella sua storia un consigliere regionale.
La Lega e l’antico borgo hanno avuto una grave perdita.
Ma per noi cittadini di San Pietro in Amantea la decisione forse anche sofferta presa dal Sindaco Lorelli non cambia assolutamente nulla.
Il Sindaco, la Giunta e il Consiglio Comunale restano al loro posto.
Ci sono altre cose più importanti a cui pensare.
Comunque voglio dire bravo al Sindaco Lorelli.
Finalmente ha capito, con ritardo però, che non basta stare sui social con tantissimi “like” al giorno per cambiare l’Italia.
L’abbandono della Lega , voglio augurarmi che sia stata una sua scelta personale di valore politico.
Che rispetto e non commento. Voglio solo augurarmi che sia stata una decisione presa dopo una attenta riflessione.
Ha lasciato, però, nello sconforto e nella disperazione alcuni nostri emigrati in terre lontane che amano ed adorano Salvini e quei 132 elettori che lo hanno seguito nel votare Lega nelle scorse elezioni europee.
Ora chi vive lontano dal paese natio non scriverà più:- Bravo il nostro Sindaco!-.
E i 132 elettori a chi daranno il loro voto?
Cambieranno anche loro casacca?
Avrà il Sindaco Lorelli ancora molta influenza nell’elettorato deluso e preso per i fondelli?