Non quelle del sindaco.
Non quelle dell'assessore al Commercio.
Non quelle dell'assessore al manutentivo.
Non quelle di chi promette e non mantiene.
E ne hanno persino parlato nei bar ed in pubblica piazza prima ancora di salire su in comune.
Forse ha ragione quel giovane commerciante che stamattina mi ha ricordato che "non sono empatica".
Ma empatia non significa dare ragione a chi la pretende, forte solo del fatto di essere gruppo.
In realtà mi sto convincendo sempre più del fatto che sono camporese e che questa condizione "offende" i miei accusatori che sono amanteani.
Ed ancora più del fatto che solo oggi la "mia" amministrazione si è accorta che non è stata mai data esecuzione alla delibera da me proposta il 24 dicembre scorso per l'impiego di una quota della tassa di soggiorno finalizzata a quanto chiesto dall'associazione dei commercianti.
Ma forse la verità è che come in matematica, anche in politica vige la regola del + 1 e -1 e cioè del fatto che "fuori una, entra un'altra".
Ma chi vuole la mia testa, il mio assessorato, i fondi della tassa di soggiorno , da me fortemente voluti, che oggi sono gli unici fondi "innovativi" e certi del nostro comune disastrato?.
Fondi che in cuor mio volevo destinare alla promozione della città e della sua storia.
Amantea muore e la colpa sarebbe mia?
Il commercio muore e la colpa sarebbe mia?
Solo uno sciocco può credere a queste fesserie.
E comunque io non mi dimetto perchè non mi ritengo responsabile di quanto mi si accusa.