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terremoto

Alle 17,47 di oggi 4 Aprile 2021, la tranquillità nel giorno di Pasqua della Costa Tirrenica Calabrese è stata stravolta da una lieve, ma duratura, scossa di terremoto.

 

Il magnitudo non era troppo elevato, 2.3, purtuttavia a causa della profondità di appena sette chilometri, e data la vicinanza alla costa è stata avvertita pure sonoramente con un forte boato.


Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, l'epicentro è stato sulla Costa Calabra sud occidentale fra le provincie di Catanzaro, Vibo Valentia, Reggio di Calabria, e più precisamente di fronte il confine delle provincie di Catanzaro e Vibo Valentia.

 

Tuttavia la scossa è stata avvertita molto bene sia a Pizzo, tra il Comune di Curinga e Vibo Valentia, ma anche ad Amantea la scossa è stata avvertita dalla popolazione.

 

In queste ultime settimane tutta la penisola è attraversata da una serie di scosse di piccole entità, le stesse vengono costantemente monitorate dalla Sala Sismica INGV-Roma per capire se si può trattare di un vero e proprio sciame sismico sistematico.


Fortunatamente, a parte lo spavento per il boato, non si sarebbero registrati ad una prima analisi danni a persone o cose.

Chiaramente come ormai accade da qualche anno a questa parte, la tensione è corsa subita sui social con le persone a commentare in tempo reale cosa fosse accaduto.

pasqua 2021

Non si fermano i contagi in città, il numero sale in maniera preoccupante nelle ultime 24/48 ore, solo ieri, difatti, altri otto casi hanno portato il numero dei contagi totali a 39.

Mentre il numero delle persone in quarantena precauzionale è salito a 90.

 

Desta preoccupazione, tra gli addetti ai lavori e non solo, tutta la situazione complessiva in città, in particolare nelle ultime 48 ore sulla frazione di Campora San Giovanni si è verificata una alta incidenza di nuovi positivi, segno che è scesa in tutti noi la percezione del pericolo.

 

Ma la città, da ieri al Lunedì dell'Angelo, è unita nella "stretta di Pasqua", in questi tre giorni è vietato spostarsi, se non per attività motoria vicino a casa o per andare a trovare parenti o amici in massimo di due persone, anche se il nostro vivo consiglio rimane quello di evitare i contatti anche familiari, i minori di 14 anni e i disabili conviventi non si considerano nel conteggio.

 

Saranno intensificati i controlli e i posti di blocco in arterie stradali, parchi e spiagge, infatti in questo fine settimana di Pasqua e Pasquetta le regole sono ancora più severe, come disposto da apposita Ordinanza Commissariale.

 

Sul litorale le forze dell'ordine, anche con l'ausilio di un drone, saranno in campo per controllare vie di accesso agli arenili, eventuali situazioni di assembramento, rispetto delle misure anti Covid, e controlleranno anche esercizi commerciali, spiagge, pinete e parchi pubblici.

 

Intanto in Italia l’effetto sars-cov2 complessivo del 2020 ha cominciato ad elaborare e sfornare dati e statistiche, un report dell’istat ci dice che nel 2020 è come se fosse sparita una città grande quanto Firenze.

Nel nuovo report dell’Istat che ha analizzato l’impatto della pandemia.

Al 31 dicembre 2020 la popolazione residente è inferiore di quasi 384 mila unità rispetto all’inizio dell’anno, inoltre nel 2020 sono nati appena 404.104 bambini quasi 16 mila in meno rispetto al 2019.

I decessi sono cresciuti del 17,6%, con 746.146 persone cancellate dall'anagrafe, quasi 112 mila in più rispetto al 2019.

 

Le nostre raccomandazioni restano quelle di tenere conto della situazione e proteggersi usando un po' di buonsenso. 

Infine sulle scuole in città dovrebbero riaprire, anche in zona rossa ed anche con questi numeri alti di contagi, nel corso della prossima settimana, almeno fino alla prima media in presenza, lo prevede il nuovo decreto ministeriale.

 

Una serena Pasqua a tutti.

 

 

Pubblicato in Primo Piano

processione 20La notizia circola già da diversi giorni, si aspetta la conferma della curia vescovile, la processione del Venerdì Santo, il venerdì di passione, la nostra processione delle varette, è fortemente a rischio di annullamento.

Come una catena che anella tutti suoi passanti, la inevitabile conseguenza della trasmissione incontrollata del virus COVID -19 si ripercuote sulla nostra quotidianità.

Quest'anno pare che Amantea non avrà la "sua" processione, che ha da sempre, come massima funzione, raggiunto le anime del territorio, al fine di sacralizzarle e proteggerle contro gli eventi negativi, come ed al pari della morte.

Questa notizia sconvolge tutta la popolazione, perché impaurisce, ancora di più le coscienze addormentate della gente comune, sul possibile contagio, e come e quando il coronavirus possa arrivare anche nella nostra città.

processione 2020

Domenica con partenza dal lungomare alle ore 20 ed arrivo in piazza commercio alle ore 21 si terrà la via crucis. La parrocchia di San Biagio ne ha dato comunicazione al comune chiedendo la chiusura al traffico di via Margherita. Ed il comune ha emesso la relativa ordinanza

pano esterno

Buona Pasqua mia cara Amantea.

Se Pasqua è resurrezione nessuno ha più bisogno di te degli auguri di una Buona Pasqua.

Non che tu sia già morta, ma certamente non stai bene.

Il tuo stato di agonia ormai dura da troppo tempo per pensare che tu, da sola, possa riuscire ad evitare l’angoscia, l’angustia, l’ansia, la pena, lo strazio, il tormento che ti assalgono quotidianamente e con i quali vivi.

Parlo della tua immensa storia che nessuno vuol conoscere.

Parlo dei tuoi monumenti dimenticati ed abbandonati e che, come te, stanno agonizzando.

Parlo del tuo mare dal quale come venere ei nata e che è stato ed ha dato vita ma che ora nessuno difende come si dovrebbe.

Parlo della tua agricoltura distrutta dalla selvaggia urbanizzazione.

Ma non voglio addolorati più di quanto tu non sia già.

Ma , mi chiedo, bastano gli auguri? Chi saprà tradurli in realtà?

Un popolo, quello amanteano che potrebbe ( e dovrebbe) somigliare a quello che a Gerusalemme accolse trionfalmente Gesù acclamandolo come re agitando fronde e rami presi dai campi?.

Od piuttosto un popolo, quello amanteano, che spinto dai padroni e governanti sceglie sempre barabba e manda in croce Gesù?

Parafrasando Paulo Coelho Amantea è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare ed osare realizzarli.

Tutti gli altri, gli ignavi, gli approfittatori, gli ipocriti, i ladri, i falsi, i farisei che guardano più alla forma che alla sostanza delle azioni, e simili possono andare , spinti dagli amanteani migliori quando diverranno consapevoli che prima andranno via, prima Amantea risorgerà.

Amantea non ha bisogno dei menefreghisti,   degli indifferenti, dei qualunquisti, degli indolenti, degli sciatti, degli ignoranti che vogliono restare tali.

Spicca il volo città dalla grande storia.

Amantea ha bisogno di coraggiosi che sappiano sognare e far sognare, che sappiamo imbarcarsi su quella grande nave che sarà capace di affrontare il futuro incerto e difficile che abbiamo di fronte, in uno scatto di consapevole orgoglio.

Una nave a remi , nella quale ognuno deve profondere il proprio sforzo individuale e collettivo.

E gli altri? Restino pure a terra!

Buona Pasqua Amantea

Pubblicato in Cronaca

Ha cominciato a piovere nel pomeriggio inoltrato di oggi.

Una pioggia appena avvertita da chi stava in casa.

Abbastanza da chi stava in piazza a sorseggiare una bibita od a mangiare un gelato.

Poi, dopo un po’, la pioggia è cessata

Le donne che non lo avevano già fatto, impegnate come erano a preparare il pranzo per pasquetta, hanno entrato i panni prima che si bagnassero del tutto.

Poi, in serata, altra pioggia e qualche tuono.

Ed ecco i primi allagamenti.

Niente di serio, ma la gente è definitivamente scappata a casa.

Non tutti, però.

Qualcuno ci ha avrebbe provato ma arrivare all’auto era una impresa.

Già piccole piogge, piccoli allagamenti, quanto basta per bagnarsi alla grande.

Pazienza .

Domani sarà un altro giorno e forse potremo fare la pasquetta sperando che fino a domani all’una l’acqua dagli alberi sia caduta e l’erba ed il terreno si siano asciugati.

E poi come dice il proverbio: pasqua bagnata pasqua fortunata.

Oh no, quella è la sposa!

Pubblicato in Cronaca

Vi starete chiedendo il perché di questi auguri ad Angela Napoli, vero?

Perché è diversa da tanti altri calabresi che fanno politica

Perché ha il coraggio di cercare e di dire la verità

Perché ha l’onesta e la sincerità di ricordare ai calabresi che “Ormai in Calabria siamo sotto dittatura, dove deve prevalere la volontà di chi comanda e, pertanto chi racconta i fatti reali non deve essere libero”.

Perché ha ancora quella bellezza interiore che le permette di sorprendersi e di affermare che “Sinceramente non riesco a capire come la maggioranza dei cittadini calabresi si siano assuefatti ad un simile sistema, dove gli intrecci politici ed i loro interessi hanno abbattuto la democrazia e la libertà”.

Perché invita al riscatto morale affermando “ Ricordiamoci che si è liberi solo se non ci si sente obbligati ad essere asserviti ai padroni di turno e ricordiamoci soprattutto che in Calabria non è solo la 'ndrangheta a far da padrona, bensì coloro che hanno usato incarichi e poltrone per il proprio tornaconto”.

Perché sollecita l’orgoglio della antica razza calabrese con quel suo “ Cerchiamo da calabresi di avere un attimo di amor proprio e riappropriamoci della libertà che dovrebbe appartenere a ciascuno di noi senza vincolo alcuno”.

Perché ricorda che “LA LIBERTA' E' DENTRO CIASCUNO DI NOI!”

Auguri Angela; sii sempre esempio di onestà e correttezza in politica; fustiga sempre e dovunque quella politica che ha ucciso ed ora dileggia la Calabria ed i calabresi; continua a sollecitare la dignità della gente buona di questa bella terra.

Buona Pasqua a te Angela ed alla Calabria per la quale significhi davvero RESURREZIONE !

Pubblicato in Calabria

Si rinnova a Verbicaro e Nocera Terinese la celebrazione dei 'battenti' o 'vattienti', uno degli appuntamenti clou della Settimana Santa in Calabria. E quest'anno i due paesi in cui si svolge la manifestazione religiosa potrebbero gemellarsi.

Il rito, in molti casi tramandato da padre in figlio, si ripete da secoli: i 'vattienti', vestiti di rosso con un semplice pantaloncino corto, una maglietta e un fazzoletto intorno al capo, mortificano pubblicamente il loro corpo con la flagellazione fino a far sgorgare il sangue dalle ferite provocate dal 'cardu' o 'cardiddo', un disco di sughero su cui, grazie a uno strato di cera, sono infissi tredici acuminati pezzetti di vetro, detti 'lanze'. Pieni di ferite e di sangue, a voler imitare quelle che sono state le sofferenze di Gesù, i battenti percorrono le vie del paese, rilasciando sui muri i segni delle mani insanguinate. La celebrazione dei battenti suscita sempre un acceso dibattito: da alcuni viene infatti considerato un rito cruento e non al passo con i tempi. E se da un lato c'è chi vorrebbe l'abolizione di questa pratica dall'altra ci sono i suoi sostenitori, che nella flagellazione vedono l'espressione della devozione popolare.

A Verbicaro il rito dei battenti si terrà oggi intorno alla mezzanotte. Poi, intorno alle 3.30, prenderà il via dalla Chiesa di San Giuseppe la processione dei misteri anche detta processione degli incappucciati. A sfilare per le vie del paese sono infatti i cosiddetti Giudei, incappucciati e vestiti con un camice bianco, e il Cristo che cammina a piedi nudi seguendo il ritmo del tamburo e della troccola che si alterna a canti funerei delle donne in processione e dalle musiche tristi della banda. Le donne, che camminano spesso scalze, portano sul capo le menzarule e i rimajjetti. I fedeli seguono il corteo con le candele accese. E ad ogni angolo ecco le recite degli angioletti, bambini che con una cadenza strana narrano le vicende della condanna, della passione e morte di Gesù. E' già giorno fatto quando il corteo ritorna nuovamente al punto di partenza. Ad accoglierlo sulla scalinata della chiesa le recite degli angioletti e la predica del padre predicatore che in pochi minuti di solenne meditazione pone fine alla lunga notte di preghiera. Il pomeriggio del venerdì è invece dedicato alla visita ai sepolcri e all'adorazione della Croce. Ma è la sera, all'imbrunire, che si svolge la processione forse più suggestiva. La Vergine Addolorata viene portata in corteo verso il luogo dove si celebrerà la predica di Passione, con meditazioni, preghiere e canti.

Il sabato Santo, come in tutte le chiese del mondo, si celebra la messa di Resurrezione. Fuori della chiesa viene benedetto il fuoco, acceso, secondo tradizione, con una pietra focaia. Sull'altare maggiore viene issato un grande telo con su raffigurato il Cristo che porta la croce, telo che all'intonazione del Gloria verrà fatto cadere per dar spazio alla statua del Cristo Risorto. A Nocera Terinese il rito dei vattienti si svolge durante il venerdì e il sabato che precedono la Pasqua: i flagellanti si aggirano per le vie del paese, mentre si svolge la processione con la statua della Madonna dell'Addolorata, secondo una tradizione che si fa risalire al XIII secolo. Con la testa avvolta da un panno nero e da un ramo di 'sparaconga', lavorato in modo tale da formare una corona, e pantaloncini corti per lasciare scoperte le gambe, i vattienti, con gli strumenti penitenziali, la 'rosa' e il 'curdo', si percuotono con movimenti ritmici le cosce e i polpacci e poi passano la rosa bagnata del loro sangue sul petto dell'Ecce-Homo, un compagno a cui sono allacciati con una cordicella. Girano per le strade mischiati alla processione e quando sono vicini alla statua della Madonna, fanno il segno della croce, si percuotono e versano il loro sangue ai piedi della Vergine.ADNKRONOS

Pubblicato in Catanzaro
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