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Redazione TirrenoNews

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statale 18

 

Quattro i veicoli coinvolti, in direzione nord.

Una ragazza è stata trasportata in codice verde in ospedale, sul posto i Carabinieri di Amantea

 

Tamponamento a catena questa mattina attorno alle 12.00 sulla Statale Tirrenica Inferiore, nei pressi dell’ingresso del lido Calabria.

 

Una autovettura si era posizionata lungo la statale per entrare a sinistra presso una abitazione, quando in sequenza sopraggiungono un camper e due autovetture a velocità sostenuta, e comunque ben oltre i 50 km/h previsti lungo quel tratto di strada.

 

Da lì il tamponamento a catena.

 

Nulla di grave comunque, delle otto persone coinvolte, a bordo di quattro vetture, solo una ragazza, pare, sia stata trasportata in codice verde all’ospedale.

 

L’eccesso di velocità è il principale problema della sicurezza stradale, è un elemento fondamentale del 30% circa degli incidenti stradali mortali e aumenta notevolmente il rischio d’incidente.

Circa il 40- 50% dei conducenti supera il limite di velocità consigliato e il 10- 20% viaggia a una velocità superiore di 10 Km/h al limite consentito.

L’eccesso di velocità non soltanto aumenta il rischio d’incidente, ma accresce anche la probabilità di riportare lesioni gravi o morte in caso d’incidente.

 

Non esiste una soluzione univoca al problema dell’eccesso di velocità.

È necessario combinare una migliore progettazione delle strade, i limiti di velocità e l’istruzione del conducente.

I limiti di velocità devono essere chiaramente indicati e devono rispecchiare la funzione della strada, le caratteristichedel traffico e la progettazione.

Dispositivi come i dossi e i restringimenti sono efficaci nel controllo della velocità.

 

L’applicazione della normativa rimane un importante deterrente per i trasgressori intenzionali.

Le comuni misure di applicazione della normativa comprendono i controlli della velocità sulla strada svolti dalla polizia e i controlli tramite apparecchi autovelox. Le nuove tecnologie come l’identificazione elettronica dei veicoli, l’assistenza intelligente alla velocità e le scatole nere permetteranno in futuro di far rispettare i limiti di velocità sempre e ovunque.

 

strisce blu

Un’aggressione vera e propria.

È accaduto a Belvedere Marittimo, sul Tirreno Cosentino, il 27 Luglio scorso. 

Un dipendente della società che gestisce e controlla il servizio parcheggio a pagamento (Strisce blu) è stato brutalmente malmenato da un uomo del posto.

 

Il motivo?

Il giovane ausiliare, era “colpevole” di un avviso verbale di multa.

Stava quindi facendo il proprio lavoro.

 

Ma, l’eventuale sanzione, ha scaturito una vergogna reazione da parte dell’automobilista, che gli si è scagliato contro.

Una gravissima aggressione sul posto di lavoro.

La vicenda, è al vaglio anche della locale stazione dei Carabinieri, dato che il giovane belvederese ha sporto denuncia per “Aggressione e lesioni ad un incaricato di pubblico servizio”. 

 

Presto sarà informata anche la Procura di Paola.

Il dipendente, a seguito delle ferite, si é dovuto recare in Pronto Soccorso.

L’azienda, ha dimostrato vicinanza al proprio dipendente, querelanti a sua volta l’aggressore per interruzione di pubblico servizio.

 

“La mia azienda –Afferma con amarezza Pino Bazzarelli- vicina sempre ai propri collaboratori, farà di tutto per perseguire nelle sedi opportune questi soggetti violenti e far in modo che tali scellerati atti non succedano nuovamente”.

 

La vicenda, ha scosso la ridente comunità tirrenica, che ha condannato il gesto.

 

 

 

fonte: pillamaro.it

 

lago2

“Sia la chiesa, sia la giustizia criminale proibiscono e puniscono il suicidio, ma quale punizione può mai scoraggiare un uomo che vede nella morte il suo unico rifugio alle sofferenze.”

Arthur Schopenhauer

 

E stato rinvenuto, nella tarda giornata di oggi, il corpo di Francesco De Marco, il 41enne scomparso da lunedì mattina nelle montagne attorno al Comune di Lago.

 

L’uomo è stato ritrovato, così come raccontato dal nostro inviato sul posto Luca Guzzo, in fondo al viadotto lungo la strada statale 278, che collega Amantea a Lago e poi a Cosenza, dove dal giorno della scomparsa era stata abbandonata la sua auto, un SUV.



Diverse le forze in azione che per molte ore hanno cercato il corpo dell’uomo, il tutto comunque coordinato dalle squadre dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Cosenza.

Le operazioni di ricerca erano scattate quasi immediatamente, dopo che i Carabinieri della Stazione di Lago, di ronda notturna, avevano ritrovato nella tarda serata di martedì l'auto dell'uomo, in moto, in prossimità del cavalcavia Pigliano.

 

La zona di ricerca si è presentata subito molto impervia, a causa della folta vegetazione presente e per le lunghe feritoie, anche di diversi metri, lasciate dal fiume Catocastro nel periodo invernale.

I Vigili del Fuoco hanno lavorato senza sosta, ben sette squadre impegnate anche di notte, nella ricerca dell'uomo in azione anche i tecnici del Soccorso Alpino e speleologico Calabria, delle Stazioni di Lorica Camigliatello e Pollino, così come l'unità cinofila dei vigili del fuoco e con un drone oltre che diversi mezzi meccanici.

 

Gli stessi mezzi meccanici dei Vigili del fuoco hanno ripulito del tutto l'aria sotto al viadotto, con una altezza di oltre 70 metri, una ricerca terminata purtroppo nel peggiore dei modi, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'uomo, residente a Lorica e dipendente Anas in servizio presso il cantiere di Paola, avrebbe fatto perdere le sue tracce da lunedì mattina, quando non si è presentato sul posto di lavoro.

 

Saranno ora gli accertamenti sul posto e l’autopsia, disposta dalla Procura di Paola, guidata dal Procuratore Capo Pierpaolo Bruni, a ricostruire l'esatta dinamica della vicenda.

Alla famiglia le nostre più sincere condoglianze.

 

 

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