Il sottosegretario alla Salute Paolo Fadda ha infatti firmato la direttiva alle Regioni per la proroga fino al 31 dicembre 2016 di tutti i contratti di lavoro precari in sanità.
Stante il blocco delle assunzioni ma in attesa dell'emanazione dello specifico decreto che permetterà la stabilizzazione il sottosegretario ha inviato la direttiva ai governatori con l'obiettivo di mantenere l'erogazione dei livelli essenziali di assistenza e la ricerca in sanità.
"La proroga non solo è un impegno che, con il ministro Lorenzin abbiamo voluto onorare nei confronti dei sindacati di tutto il comparto sanità, ma è finalizzata a far sì che le aziende sanitarie programmino al meglio l'utilizzo delle risorse umane e professionali e predispongano un migliore benessere organizzativo delle stesse lavoratrici e degli stessi lavoratori precari che consenta loro di erogare, con più tranquillità e vigore, le prestazioni sanitarie e sociosanitarie, nonché di continuare e sviluppare i programmi di ricerca biomedica".
Abbiamo voluto ricordare alle Regioni che, nel rispetto delle normative vigenti, il ricorso a nuovi contratti di lavoro a tempo determinato debba essere circoscritto ai soli casi eccezionali e limitati previsti, anche al fine di non riprodurre il fenomeno del precariato".
"La positività di quest'accordo raggiunto tra il ministero della Salute e tutti i sindacati del comparto sanità ha avuto come presupposto l'innovazione che con il ministro Lorenzin abbiamo voluto realizzare nelle relazioni sindacali e che dovranno costituire la normalità quando si affrontano i problemi della sanità. Infatti, per la prima volta da decenni, al ministero della Salute è stato realizzato un unico tavolo di confronto con tutti i sindacati dei medici e dell'altra dirigenza con quelli del comparto, cioè degli infermieri e delle altre professioni sanitarie e del personale tecnico e amministrativo".
"Insieme si può difendere, qualificare e potenziare il sistema pubblico di tutela della salute, che è la più grande conquista di civiltà del nostro Paese. Vorrei, infine, ricordare che con quest'accordo si inizia ad invertire la tendenza per quanto riguarda la conclamata fuga dei cervelli dando prime risposte di certezza e di futuro nella proroga e nelle stabilizzazioni di quanti con rapporti precari facciano attività di ricerca in sanità. A un'intera generazione, di medici, infermieri, ricercatori, da oggi il ministero della Salute con quest'intesa coi loro sindacati restituisce la speranza per un futuro di vita e professionale".
"Allo stato attuale della normativa è stato possibile solo proporre la proroga dei rapporti di lavoro. Con questo clima positivo di relazioni sindacali siamo impegnati a continuare il confronto con tutte le rappresentanze sindacali e professionali del personale del Ssn sulla base del calendario e delle priorità che insieme abbiamo concordato per affrontare i tanti problemi che assillano la sanità perché solo con la condivisione e il contributo delle Regioni, dei sindacati e del sapere scientifico e professionale dei medici, degli infermieri e di tutte le lavoratrici e i lavoratori del comparto sanità, possono essere risolti".
Dalla stabilizzazione della sanità alla stabilizzazione di tutti i precari.