Riceviamo note della maggioranza e della minoranza.
Ovviamente le pubblichiamo ma non possiamo non evidenziare il rispetto che le parti in causa si portano tra esse in quell’agone di democrazia che è la risposta che si inviano l’una all’altra.
Ecco la risposta della minoranza:
"Ci dispiace apprendere dalla nota diramata dall'amministrazione comunale che la consulta S. Nicola è stata convocata, lo
scorso 28 gennaio, anche questa volta, senza un ordine del giorno e, comunque, non per programmare, sia pure in ritardo, eventuali iniziative per valorizzare la festa patronale del prossimo 3 febbraio, da loro, quindi, totalmente ignorata".
E' quanto dichiarano i consiglieri di minoranza Nicola Bruno e Franco Cicerelli.
"Così come ci dispiace -continua il capogruppo Nicola Bruno- ricordare al sindaco Mannarino, in qualità di presidente, che il regolamento sulla consulta prevede l'ordine del giorno, da lui mai comunicato e non la semplice convocazione "per il giorno 28/01/2017, alle ore 18.30, presso la sede comunale"; come pure prevede che la consulta si riunisca ogni primo martedì del mese ed in ogni circostanza in cui se ne ravvisi la necessità e non una o massimo due volte all'anno, a ridosso dell'anniversario della canonizzazione o della festa patronale; come, inoltre, prevede, tra le varie funzioni, quella di "promuovere tutte le manifestazioni per la celebrazione che abbiano al centro la figura di San Nicola Saggio" e, quindi, anche la festa patronale.
Ci dispiace, poi, ricordare al sindaco che lo statuto comunale, all'articolo 34, assegna alle consulte "la finalità di fornire all'amministrazione il supporto tecnico e propositivo nei principali settori dell'Ente" e non di prendere atto delle decisioni deliberate dalla giunta Mannarino.
Ma forse ai nostri amministratori sfugge il significato stesso della consulta che è quello di rappresentare quella rete tra gli attori territoriali per programmare insieme gli interventi per la "crescita" della comunità, di "discutere e ragionare" insieme.
Ma forse i nostri amministratori preferirebbero "litigare se necessario".
Non abbiamo condiviso -conclude Bruno- l'appalto dei lavori relativi alla "Via del Santo", sparita nel nulla, atteso che giovani volontari si erano offerti di realizzarla gratuitamente, così come non abbiamo condiviso la scelta della cartellonistica sacra, in quanto non ritrae l'effigie ufficiale di san Nicola, eppure ci siamo sforzati di dare continuità a questo progetto, da noi voluto, per valorizzare san Nicola ed il turismo religioso, ma non possiamo più continuare ad avvalorare scelte e decisioni non condivise.
Chiediamo, ed è questo il senso della nostra protesta, all'amministrazione di coinvolgere sul serio tutti gli attori territoriali e secondo un preciso calendario".