Sulle locandine della stampa “scritta” di oggi 20 giugno leggiamo di difficoltà incontrate per la formalizzazione delle deleghe agli assessori ed in particolare delle sub deleghe ai consiglieri, che, poi, sarebbero quelle “inventate” dall’ex sindaco Tonnara per conservare la “tenuta” della sua amministrazione e poi confermate dall’ex sindaco Sabatino per la stessa ragione politica.
In presenza del tombale silenzio della amministrazione, un silenzio che è sicuramente peggiore di quello della amministrazione precedente che sia pure spesso pinocchiescamente raccontava di quanto succedeva tra le mura del comune, in parte svelato dagli informatori celati dei giornalisti locali, abbiamo dovuto chiedere delucidazioni.
Abbiamo così scoperto che sono state denunciate illegittimità di sub deleghe alla futura presidente del consiglio Ciccia Caterina che in presenza di tali deleghe non avrebbe più avuto il carattere di terzietà nello svolgimento delle funzioni di governo del consiglio.
Impossibile non farsi una grossa risata!
Terzietà?
Ma non fateci ridere!
Ma possibile che nessuno abbia ricordato ai “soloni” del nuovo consiglio comunale il testo del comma 3 dell’art 39 del TUEL “Presidenza dei consigli comunali e provinciali” il quale stabilisce che “3. Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti il consiglio è presieduto dal sindaco che provvede anche alla convocazione del consiglio salvo differente previsione statutaria”.
Ma come?
Il sindaco può presiedere il consiglio ed essere “terzo” pur avendo amplissimi poteri ed un consigliere nominato dal consiglio non può essere “terzo”?
Possibile che si giunga a tal punto di insofferenza tra consiglieri da affermare simili per contenere “i poteri” di Ciccia?
Non ci pare un buon inizio.
E con questo non intendiamo difendere la consigliera Caterina Ciccia. Affatto!
Intendiamo, semmai, denotare la solitudine del neo sindaco Mario Pizzino che non ha il conforto di un sia pur modesto apparato amministrativo che riduca le sciocchezze della politica prima che escano fuori!
Intendiamo sollecitare i “delatori” ad essere più discreti (meglio stare zitti) con la stampa ignara di diritto amministrativo.
E non finisce qui!
Ma ne riparleremo.