Con lo stesso comunicato stampa delle ore 10.19 di oggi 27 giugno con il quale è stato inviato l’elenco delle deleghe conferite dal sindaco Pizzino agli assessori sono state partecipate anche le “deleghe” conferite agli altri consiglieri comunali.
Eccole:
Marcello Socievole: delega per la Fiera di ottobre, delega ai mercati, alle infrastrutture sportive, ai fondi comunitari e energie rinnovabili. Di particolare rilievo la neonata delega ai fondi comunitari che potranno rappresentare la chiave di volta per lo sviluppo della città di Amantea. Il neo consigliere avrà bisogno di uno staff esterno, atteso che oggi non esistente nell’apparato comunale.
Francesca Policicchio: delega alla cooperazione sociale, ai servizi del lavoro ed ai servizi sociali. Ci sembra per la giovane consigliera un compito difficile ed impegnativo. Anche in questo caso manca nell’apparato comunale, “piegato al passato ed all’ordinarietà di servizi e di impegni”, le figure professionali utili a tali importanti deleghe.
Monica Mastroianni: delega ai rapporti tra l’amministrazione e le periferie, al decentramento ed al consiglio di frazione. Si tratta di una delega pregna di significato politico. La sensibilità di Monica sarà capace di creare un vitale collegamento con quella parte di popolazione che vive nelle periferie e la cui voce stenta ad arrivare al “palazzo”.
Enzo Giacco: portavoce della amministrazione comunale, delega alla cultura, al Campus Francesco Tonnara, allo sport, ai rapporti con l’Azienda sanitaria provinciale, al poliambulatorio, ai rapporti con le associazioni, alla educazione alla legalità, alla comunicazione, ai rapporti con gli enti. Una delega importante e di grande impegno.
Robert Aloisio: delega alle case popolari, alle partecipate, al verde pubblico, all’arredo urbano. Una delega non di poco conto, in particolare per quanto attiene alle case popolari che aspettano da sempre una corretta attenzione dei potersi dare risposta ai meno abbienti. Ricordiamo a tal proposito che nella città ci sono Amanteani che dormono nelle auto.
Infine ricordiamo che la consigliera Caterina Ciccia stata nominata presidente del consiglio.
Si attua in questo modo non solo un principio di condivisione e di compartecipazione politica alla gestione del comune( che può, alla fin fine, superare ogni possibile riserva giuridica), ma anche l’impiego di tutte le risorse umane e vocative allo sviluppo della città.
A tal proposito, ricordando le vicende delle deleghe ai consiglieri della precedente amministrazione, e ci permettiamo di evidenziare al sindaco, e tramite egli all’attuale amministrazione, di valutare la opportunità di intervenire con apposite determinazioni alla stimolazione della creazione della formazione dell’equilibrio e soprattutto della interazione tra gli assessori ed consiglieri e le loro competenze.
Anche da questo equilibrio il necessario, e sperabilmente positivo, avvio del viaggio verso il futuro della nostra città.
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Sulle locandine della stampa “scritta” di oggi 20 giugno leggiamo di difficoltà incontrate per la formalizzazione delle deleghe agli assessori ed in particolare delle sub deleghe ai consiglieri, che, poi, sarebbero quelle “inventate” dall’ex sindaco Tonnara per conservare la “tenuta” della sua amministrazione e poi confermate dall’ex sindaco Sabatino per la stessa ragione politica.
In presenza del tombale silenzio della amministrazione, un silenzio che è sicuramente peggiore di quello della amministrazione precedente che sia pure spesso pinocchiescamente raccontava di quanto succedeva tra le mura del comune, in parte svelato dagli informatori celati dei giornalisti locali, abbiamo dovuto chiedere delucidazioni.
Abbiamo così scoperto che sono state denunciate illegittimità di sub deleghe alla futura presidente del consiglio Ciccia Caterina che in presenza di tali deleghe non avrebbe più avuto il carattere di terzietà nello svolgimento delle funzioni di governo del consiglio.
Impossibile non farsi una grossa risata!
Terzietà?
Ma non fateci ridere!
Ma possibile che nessuno abbia ricordato ai “soloni” del nuovo consiglio comunale il testo del comma 3 dell’art 39 del TUEL “Presidenza dei consigli comunali e provinciali” il quale stabilisce che “3. Nei comuni con popolazione inferiore ai 15.000 abitanti il consiglio è presieduto dal sindaco che provvede anche alla convocazione del consiglio salvo differente previsione statutaria”.
Ma come?
Il sindaco può presiedere il consiglio ed essere “terzo” pur avendo amplissimi poteri ed un consigliere nominato dal consiglio non può essere “terzo”?
Possibile che si giunga a tal punto di insofferenza tra consiglieri da affermare simili per contenere “i poteri” di Ciccia?
Non ci pare un buon inizio.
E con questo non intendiamo difendere la consigliera Caterina Ciccia. Affatto!
Intendiamo, semmai, denotare la solitudine del neo sindaco Mario Pizzino che non ha il conforto di un sia pur modesto apparato amministrativo che riduca le sciocchezze della politica prima che escano fuori!
Intendiamo sollecitare i “delatori” ad essere più discreti (meglio stare zitti) con la stampa ignara di diritto amministrativo.
E non finisce qui!
Ma ne riparleremo.
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