
Sedici associazioni del comprensorio Amanteano hanno deciso di federarsi in un'unica struttura capace di essere sintesi delle diverse esigenze del territorio.
È stata posta all'attenzione della Commissione Straordinaria del comune di Amantea, una missiva che analizza gli aspetti strutturali del settore, con una serie di attività e iniziative che potrebbero essere intraprese per migliorare le cose.
La città di Amantea è collocata per spesa pro capite nel settore sport e tempo libero, al 7.502 su 7.903 comuni italiani.
La commissione può, deve dare in questo senso un segnale preciso:
Prevedere una spesa pro capite della somma minima di 5€uro per un totale di 70 mila €uro annui complessivi, in un capitolo di bilancio.
In questo ragionamento si inserisce anche l'apertura del palazzetto dello sport con un progetto #green per valorizzare l'area circostante.
"La commissione straordinaria, aggiungono i referenti delle sedici associazioni che hanno siglato il documento, è chiamata ad approvare lo schema dell'atto di convenzione con l'ente provinciale per il completamento dei lavori.
È giunto il tempo di dotarsi di una #consulta per lo #sport che avrà il compito di proporre all'amministrazione iniziative atte a favorire, in modo ampio e generalizzato la pratica sportiva in materia di sport e tempo libero.
Gli studenti e le associazioni del paese sono ormai da anni privati di idonei spazi per l’apprendimento e soprattutto per lo svolgimento della pratica dell’attività motoria, importante momento di crescita formativa per la comunità. Una missione per educare i giovani atleti e tutti i principali “portatori di interesse” verso un concetto autentico di sport, orientato al futuro, da raggiungere attraverso obiettivi ambiziosi metodi innovativi e valori etici solidi, forti e condivisi.
Ad Amantea l'emergenza che era sorta nella comunità degli immigrati per la diffusione del coronavirus si può considerare in gran parte superata: i positivi si sono ridotti a poche unità, e sono presenti solo tra gli immigrati residenti in abitazioni private tra Amantea e Campora.
Occorre riconoscere il buon lavoro svolto dal dipartimento di prevenzione dell'Asp di Cosenza, e sul territorio in particolar modo dalla dottoressa Benavoli, la quale, nell' attesa dei trasferimenti che prometteva la Task Force regionale, ha costantemente monitorato i positivi, ha dato loro importanti prescrizioni per evitare la moltiplicazione del contagio e li ha seguiti da un punto di vista medico.
La delegazione - coordinata da "Vivi Amantea" e composta da rappresentanti di associazioni, comitati civici e partiti - dopo la riunione tenutasi a Cosenza il 2 ottobre, ha seguito passo passo lo sviluppo delle varie fasi dell'emergenza, spingendo per dei trasferimenti che, oggi alla luce delle nuove norme sulle quarantene, non sono più necessari.
Allo stato attuale dunque con la nuova normativa del 12 ottobre né sono necessari i trasferimenti né è previsto l'isolamento dei positivi, che dopo 21 giorni e senza sintomi non sono più ritenuti contagiosi. Certo la task force regionale, nella persona di Antonio Belcastro, ha ripetutamente rinviato i trasferimenti, ma il pericolo del contagio è stato ugualmente superato, anche grazie al rispetto delle norme di isolamento da parte dei positivi, nonostante vivessero in appartamenti piccoli e sovraffollati.
Un risultato importante poi ci è stato garantito da Belcastro che ha dichiarato che esiste una struttura, ed è disponibile, ormai per altre emergenze non solo ad Amantea ma a questo punto in tutta la regione.
La nostra delegazione continuerà a lavorare su due direttrici fondamentali: da un lato avviare screening nell'ambito della popolazione del nostro comune e dall'altro esercitare un controllo sul CAS, visto che le condizioni di gestione non sembrano rassicuranti.
Nel silenzio della politica sulle cause dello scioglimento del comune di Amantea disposto con decreto del Presidente del Consiglio, a seguito delle infiltrazioni mafiose comincia ad esservi chiarezza. QUANDO SONO STATO CHIAMATO INOPINATAMENTE IN CAUSA, ho da sempre ESCLUSO QUALSIASI CONDOTTA ILLECITA, quale concausa dell’intervento Ministeriale e per tale ragione ho avanzato richiesta di copia di tutti gli atti a sostegno del decreto di scioglimento, e contestualmente ho conferito ai legali di fiducia apposita nomina al fine di agire nei confronti del Ministero degli Interni e della Prefettura di Cosenza per ottenere il RISARCIMENTO DEI DANNI MORALI E MATERIALI CAGIONATI DALL’AVER INSERITO IL MIO NOMINATIVO PERALTRO, OMISSATO, ma nel citato decreto era evidente il riferimento alla mia persona. Il MINISTERO DEGLI INTERNI e La PREFETTURA DI COSENZA, consapevoli DELL’ERRORE COMMESSO e del GRAVE DANNO PROVOCATO, hanno opposto un presunto segreto istruttorio al fine di non consegnare la documentazione, dalla quale con certezza emergeva che NON HO AVUTO NÉ MAI POTEVO AVERE ALCUNA RESPONSABILITÀ SULLE CAUSE DELLO SCIOGLIMENTO. I legali di fiducia Giuseppe Bruno e Luigi Calabria, hanno presentato rituale ricorso al Tar della Calabria il quale, con sentenza definitiva, ha ordinato il rilascio di copia integrale del decreto del Presidente della Repubblica e della Relazione Prefettizia, riguardante la mia posizione. E’ UN PROVVEDIMENTO DI GRANDE IMPORTANZA E DI AFFERMATA CIVILTÀ GIURIDICA, IN QUANTO MI CONSENTIRÀ DI OTTENERE GIUSTIZIA. Non si comprendono le motivazioni che hanno indotto gli ispettori della Prefettura di Cosenza e del Ministero degli interni, a riportare fatti e circostanze, riguardanti la c.d. operazione Nepetia, coordinata dalla magistratura Catanzarese, avvenuta nel 2007, conclusasi con LA MIA ASSOLUZIONE CON LA FORMULA PIENA e che certamente non avevano alcuna influenza sulle reali motivazioni dello scioglimento del consiglio comunale di Amantea. La relazione prefettizia contiene una CONDOTTA FUORVIANTE ED INDIRIZZATA A CELARE LE REALI RAGIONI sottese al provvedimento ministeriale, poiché SAREBBE BASTATO ANALIZZARE UN SOLO DATO PER ESCLUDERE SIN DALL’INIZIO LA MIA PERSONA dal calderone delle cause dell’invio dei commissari. Dalla sconfitta della consultazione elettorale e dalla lettura integrale della documentazione acquisita dalla Procura della Repubblica di Paola, è stato dimostrato senza alcun dubbio che sono persona offesa e danneggiata. RIMANE L’AMAREZZA E LA RABBIA PER AVER INFANGATO LA MIA PERSONA E LA MIA ONORABILITÀ, per avermi impedito il raggiungimento di prospettive politiche importanti. Il risarcimento economico non può eliminare la mia delusione, CHE HO SEMPRE OPERATO PER LA SOLA PASSIONE POLITICA E PER AVER COLTIVATO IL SOGNO DI ESSERE UTILE AL MIO PAESE e contribuire alla crescita sociale ed economica dello stesso. Questo sogno, seppur tramutatosi momentaneamente in un incubo, è quello che mi ha tenuto vivo in questi anni, assieme alla vicinanza e all’affetto dei miei familiari, perché alla politica ho dedicato e dedico tutta la mia vita, mettendomi al servizio di essa e senza mai servirmene.
Tommaso Signorelli