“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’’Primo Levi
Amantea.Campus Teatro Temesa. La mattina del 27 gennaio 2015 gli alunni degli Istituti Comprensivi “G. Mameli’’ e “A. Longo’’ di Amantea partecipano alla Giornata della Memoria organizzata dal Vicesindaco, il Dott.Giovanbattista Morelli al Campus Teatro Temesa di Amantea.
Gli alunni delle classi seconde e i docenti della Scuola “G.Mameli’’coordinati dalla F.S.Area 4 ,la Prof.ssa Concetta Mileti, vengono accolti alle ore 9.00 nel Teatro Temesa dal Vicesindaco di Amantea.Uno scambio tra le Istituzioni, il Comune e la Scuola, teso a costituire momenti di reale continuità pedagogica, educativa e didattica che ha valorizzato il patrimonio delle diverse competenze,risorse culturali e professionali.
Saluta i Dirigenti Scolastici, i docenti, gli alunni, il Dott. Morelli che rappresenta il Consiglio Comunale di Amantea e il Sindaco, la Prof.ssa Monica Sabatino, ricorda a tutti di aver organizzato anche in passato eventi nei quali ha sottolineato l’importanza della “Giornata della Memoria’’ e dice :”Il mondo ha il dovere di ricordare le tristezze dell’olocausto,un dovere che sentivamo dal profondo del cuore io e il Sindaco perchè il nostro dovere di adulti è quello di trasmettervi, insieme ai vostri docenti, questa triste realtà storica affinchè non si ripeta mai più’’.
Ringrazia in particolare il Dirigente Scolastico, la Prof.ssa Caterina Policicchio per aver permesso questo momento di condivisione tra le Istituzioni che, interviene e dice: ”Sono io che ringrazio lei, il Sindaco e il Consiglio Comunale di Amantea, per aver dato la possibilità ai miei ragazzi e ai ragazzi dell’Ist.Compr.di Campora San Giovanni che saluto, la possibilità di vivere insieme questa giornata. Il 27 gennaio del 1945 ricorre la liberazione degli ebrei dal campo di concentramento di Auschwitz ad opera dell’armata russa; i nostri ragazzi, ogni anno commemorano questa tragedia anche prima dell’emanazione della Legge n.211 Art.1 e 2 del 20 luglio del 2000 che definì le finalità per le celebrazioni del Giorno della Memoria in tutte le scuole. Nel conflitto mondiale morirono trentadue milioni di persone e sei milioni erano ebrei. Il Ministro dell' IstruzioneStefania Giannini ha firmato un protocollo anche quest’anno, come ormai accade dal 2000 quando è stata emanata la legge n. 211 con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in Polonia. Il MIUR e l’UCEI si sono impegnati a promuovere iniziative e progetti finalizzati a tramandare e rafforzare nei giovani la consapevolezza della Shoah, per renderne sempre vivo il ricordo in omaggio alle vittime e a quanti si opposero al progetto di sterminio nazista, sacrificando la propria libertà e la propria vita. L’impegno è notevole di tutti coloro che operano nelle scuole per promuovere attività didattiche volte alla conoscenza e alla riflessione sulla Shoah, affinché il ricordo di quanto avvenuto non venga mai meno e si diffonda tra le giovani generazioni, impegno che trova riscontro oggi con questa iniziativa, e l’anno scorso con la partecipazione della mia scuola al Concorso nazionale ‘I giovani ricordano la Shoah’, promosso, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, dal MIUR e dall’UCEI. Noi dobbiamo continuare ad essere cittadini attivi, continuare a partecipare a queste iniziative anche con altre Istituzioni e Associazioni. Conclude il Dirigente Caterina Policicchio :”Sappiamo che spesso è difficile ricordare, come afferma con amarezza Primo Levi quando dice: ‘La memoria umana è uno strumento meraviglioso ma ingannevole…Il ricordo di un trauma, patito o inflitto, è esso stesso traumatico perché richiamarlo duole o almeno disturba’; ma io credo che tutti dobbiamo essere convinti che il ricordo della Shoah sia utile alle nuove generazioni ed è per questo che invito a voler vivere momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione’’.
Prende la parola, il Prof.Giacinto Cortese e dice:”Oggi per ricordare e riflettere abbiamo scelto di vedere il film ‘Jona che visse nella balena’ che è stato girato nel 1992 dal regista Roberto Faenza, apprezzato soprattutto all’estero; il film è tratto dal romanzo autobiografico dello scrittore Jona Oberski intitolato Anni d'infanzia. Jona Oberski è un bambino di quattro anni che vive ad Amsterdam durante la seconda guerra mondiale. Dopo l'occupazione della città da parte dei tedeschi, viene deportato nel campo di Bergen-Belsen insieme a tutta la sua famiglia. Qui Jona passerà tutto il periodo della guerra. Il film ha ottenuto nel 1993 il premio David di Donatello per miglior regia, migliore musica e migliori costumi. Ascolterete infatti una canzone ebraica dal titolo Gam Gam , una canzone scritta da Elie Botbol che dice ‘Anche se andassi nella valle oscura non temerei nessun male,perché Tu sei sempre con me;Perché Tu sei il mio bastone, il mio supporto,Con Te io mi sento tranquillo’. Anche alcune frasi che dirà la madre di Jona al proprio figlio hanno un significato particolare come ‘GUARDA SEMPRE IL CIELO E NON ODIARE MAI NESSUNO’, in questa frase troviamo un insegnamento di SPERANZA e di PERDONO. Jonah, infatti, dopo aver vissuto tanti dolori è diventato un famoso e rispettato scienziato e vive tuttora ad Amsterdam’’. Conclude il Prof. e dice:”Questo film tocca le corde del cuore e inumidisce gli occhi’’.
Al termine del film, gli alunni commossi hanno applaudito a lungo e continuato per l’intera mattinata a esprimere le loro riflessioni anche a scuola.
Per apprendere a vivere, i ragazzi devono munirsi di una bussola interiore, capace di orientare le scelte, e di un alfabeto emotivo per affrontare gli ostacoli che la realtà spesso presenta; hanno bisogno di trovare soprattutto nei comportamenti degli adulti la coerenza, la sicurezza delle regole, le opportunità di far propri i valori fondamentali del cittadino perché essi imparano dagli esempi delle persone e quindi dalle Istituzioni del contesto nel quale si trovano a vivere.
I ragazzi hanno la possibilità di sviluppare e progredire sia sul piano educativo che sociale e la scuola per ottenere risultati positivi, soprattutto nei processi formativi ed educativi degli alunni deve essere concepita, da tutti noi insieme a coloro che operano in modo significativo nel nostro territorio (Istituzioni,Associazioni…) come un unico e grande gruppo di lavoro capace di arricchire con esperienze significative come quella vissuta oggi dai nostri alunni.