Terribile la domanda che si pone Sergio Ruggiero fortemente consapevole che oramai la morte è vicina ed inevitabile.
E forse non è l’unico dubbio del consigliere comunale del Gruppo “La Nuova Primavera”.
A lui una sola domanda: Sergio e se invece di una intera città “morissero” solo i responsabili ? Tu che ne dici?
Ma ecco il suo comunicato:
“Di fronte alla dichiarazione dell’Assessore Tempo non si può far finta di nulla.
E non si può tacere il fatto che queste dimissioni l’avevamo sollecitato ufficialmente un paio d’anni addietro, ritenendo Sergio Tempo, assessore al Bilancio di lungo corso, responsabile di assecondare un sistema perpetuo che avevamo definito “patologico”.
Siamo consiglieri comunali e abbiamo il dovere di dire ciò che occorre dire, per il bene della città, per il bene di tutti, anche di chi potrebbe giudicare fastidioso od oltraggioso ciò che scriviamo.
A questi ultimi diciamo: nessun oltraggio, siamo amici e ci vogliamo bene, ma l’amministrazione della città per la quale siamo stati eletti è una cosa che richiede senso di responsabilità e una buona dose di chiarezza.
E questa chiarezza ci impone di ammettere che le dimissioni di Tempo, seppur tardive, rappresentano forse l’unica via di uscita da un contorto labirinto lastricato di “continui intralci, dispute, attacchi verbali ingiustificati, accuse infondate, illazioni e sottrazioni di informazioni”, ammettendo per un attimo che Tempo abbia ragione.
Lui parla chiaramente di “Impresa familiare”, adombrando una condizione “discutibile” per la quale avevamo noi di Minoranza avevamo chiesto pareri ai “livelli superiori”. Tutto legale a quanto pare, per quanto palesemente inopportuno.
Come gruppo di Minoranza abbiamo a più riprese contestato la politica dell’Amministrazione in carica, secondo noi inadeguata a mettere al riparo l’Ente dall’instabilità economica, rilevando scarso rigore nel rapporto tra entrate e uscite, la “leggerezza” di una politica solerte nel ricorso alle anticipazioni di cassa, nell’accensione di nuovi mutui e nella dilazione dei vecchi, negli annunci di un’illusoria “capacità di indebitamento”.
E tutto condito da una nebulosa mancanza di chiarezza nell’esercizio contabile, nonostante le votazioni compatte della Maggioranza, Tempo compreso, e i pareri accondiscendenti del Revisore dei conti che ancora non capiamo che cosa ci sta a fare.
E così, dopo che Cassa Depositi e Prestiti opponeva un rifiuto all’accensione di ulteriori mutui, nell’ultimo Consiglio Comunale Sergio Tempo dichiara un ammanco milionario dovuto a una “rivalsa” da parte dello Stato, tenuto nascosto dal “volontario civico genitore del sindaco” e scoperto solo attraverso una personale attività di intelligence, mentre in un pubblico dibattito veniva fuori un debito milionario per la depurazione e dalla carta stampata apprendevamo diversi capitoli aperti con Enti e fornitori.
In tutto questo, l’Ente non riesce a dotarsi di un Ragioniere comunale che dovrebbe mettere ordine tra le montagne di carte che invadono quei locali il cui carico d’incendio è ormai fuori controllo.
Una commedia esilarante che rasenta il paradosso.
E’ inutile aggiungere che le nostre richieste di definire i debiti dell’Ente sono state puntualmente disattese.
Crediamo che questa Amministrazione non lo possa fare e non lo voglia fare, altrimenti l’avrebbe già fatto, impegnata piuttosto a governare incarichi e prebende.
E allora diciamo che sono troppe le cose che non vanno, troppe le “incrostazioni” che impediscono una lineare attività di controllati e controllori, di pesi e contrappesi, di politici e funzionari.
Peccato, perché a dire il vero ogni tanto qualcosa di buono s’era pure visto.
Ben venga dunque la (tardiva ma coraggiosa) determinazione del dottore Tempo, che alla fine della fiera può aiutarci a capire di che morte dobbiamo morire.
Amantea, 24 ottobre 2016 Sergio Ruggiero Consigliere comunale Gruppo “La Nuova Primavera”