Redazione TirrenoNews
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Monte dei Paschi di Siena: per Ingroia "si sente odore" di tangenti
Lunedì, 28 Gennaio 2013 15:16 Pubblicato in ItaliaROMA (Reuters) - Dallo scandalo del Monte dei Paschi di Siena, nel mirino della magistratura per alcune operazioni con strumenti finanziari strutturati, promana "odore di tangenti", ha detto il candidato premier di Rivoluzione Civile Antonio Ingroia.
"Se ne sente l'odore", ha detto Ingroia, magistrato anti-mafia in aspettativa, rispondendo oggi a una domanda dei giornalisti nel corso di una conferenza stampa in Senato.
"Naturalmente tocca alla magistratura approfondire e credo che sarà fatto, spero che venga fatto rapidamente".
Per Ingroia, la vicenda è il "risultato di un malsano intreccio tra politica e affari".
Per il leader di Rc, lista stimata oltre il 4% nei sondaggi per la Camera, occorre "cacciare i partiti e la politica da qualsiasi cda dove si gestisce il potere finanziario: fuori dalle banche, dalle fondazioni bancarie e così via".
Nei giorni scorsi anche Ingroia, insieme ad altri esponenti politici, ha attaccato il Pd affermando che il partito di Pier Luigi Bersani - che amministra sia il Comune che la Provincia di Siena - ha responsabilità politiche nella vicenda
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Cetraro. Enza Bruno Bossio interviene sull’emergenza idrogeologica
Sabato, 26 Gennaio 2013 23:08 Pubblicato in CetraroRiceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa di Enza Bruno Bossio
“Intervenendo a Cetraro in una manifestazione elettorale insieme ai candidati al Senato Bruno Villella e alla Camera Stefania Covello, presenti anche il sindaco Giuseppe Aieta e il segretario del PD locale Gaetano Bencivinni, Enza Bruno Bossio ha inteso tornare sulla emergenza idrogeologica in Calabria.
“Il problema dell’abbandono e dell’incuria del territorio è una emergenza che si impone all’attenzione nazionale non solo per la drammatica vicenda dell’allagamento dell’area archeologica di Sibari ma per la fragilità a cui è ridotto l’intero sistema territoriale regionale.
Quello della difesa del suolo è divenuto il vero banco di prova per definire un vero e proprio New Deal rivolto allo sviluppo e alla crescita della Calabria.
Da Cetraro non può non essere sollecitato un programma organico di interventi finalizzati a fronteggiare un esteso fenomeno di erosione costiera del versante tirrenico ma anche alla prevenzione del rischio idrogeologico che si manifesta negli ultimi anni assai frequentemente attraverso frane ed alluvioni con rilevanti danni al sistema infrastrutturale.
E’ ancora viva la ferita aperta dal crollo, avvenuto soltanto qualche settimana fa, del ponte lungo la strada per la contrada S. Filippo dove, oltretutto, ha perso la vita un operaio che si stava recando al lavoro.
Sono sempre più frequenti gli episodi che si registrano a danno anche della strada statale 18 e della stessa linea ferroviaria oltre che ad un fragile sistema della viabilità interna.
Di fronte a tutto ciò non può essere considerato ordinario il ritardo e la disattenzione con cui lo Stato e la Regione affrontano tale problematica.
C’è sicuramente la necessità di combattere forme di abusi e di illegalità che si registrano a danno dei nostri territori ma si impone anche la necessità di un vero e proprio piano che affronti strutturalmente le criticità con le risorse necessarie sulla base delle priorità determinate dalla classificazione del rischio.
Anche per questo non possono essere tollerati né una dispersione delle risorse né tantomeno il fatto che non si realizzino le opere programmate e finanziate come sta accadendo con la mancata attuazione dell’APQ che è stato stipulato ormai da oltre due anni.
La spesa prevista è di ben 220 mln di euro che, oltretutto, rischiano di non essere spesi e magari investiti per la quota di competenza statale in altre aree del Paese.
Che siano adottate le misure necessarie per una accelerazione della realizzazione dei circa 200 progetti programmati attraverso la rimozione del Commissario straordinario a cui è stata affidata di questo APQ e la responsabilizzazione degli Enti Locali come soggetti attuatori”.
Cetraro, li 26 gennaio 2013 Ufficio Stampa di Enza Bruno Bossio
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Lorenzo Cesa scende in Calabria e dichiara che intende continuare a governarla.
Sabato, 26 Gennaio 2013 20:21 Pubblicato in Reggio CalabriaIl segretario dell’Udc Lorenzo Cesa , capolista in Calabria ,nel corso di un incontro politico nella sala Nicholas Green di palazzo Campanella a Reggio Calabria, davanti a simpatizzanti e allo stesso governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, ha ribadito che l’alleanza tra Udc e Pdl continuerà anche dopo le elezioni.
«Abbiamo iniziato quest’avventura insieme e vogliamo terminarla insieme, ci sono molte cose ancora da fare, sono state fatte cose molto buone, ci sono da affrontare ancora numerosi problemi che noi sappiamo esattamente drammatici. Abbiamo sempre dato una mano a questa regione anche come partito nazionale attraverso interventi al governo, continueremo a farlo con forza perché crediamo che ci sia bisogno di dare una mano alla Calabria e ai calabresi»
«Abbiamo sempre dato una mano a questa regione anche come partito nazionale attraverso interventi al governo, continueremo a farlo con forza»
«Siamo persone serie abituate a rispettare i patti. Abbiamo un accordo con il presidente Scopelliti che vogliamo onorare fino in fondo e questo lo dobbiamo non tanto a Scopelliti quanto ai calabresi».
Guarda un po’!
Sfortunata Calabria che viene perfino derisa dalla politica! Siamo disperatamente ultimi in ogni cosa e dovremmo ringraziare i politici e perfino l’UDC. Ma davvero il signor Cesa vorrebbe farci credere che senza il suo ( e gli altri ) aiuto politico staremmo ancora peggio? Davvero vorrebbe farci credere che l’UDC onorerà il patto assunto con Scopelliti nell’interesse della Calabria ? Signor Cesa ma davvero lei pensa che i calabresi siano stupidi a tal punto?
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