La speranza per gli Enti locali dissestati di offrire alla città ed ai propri cittadini i servizi manutentivi primari è solo quella della stabilizzazione dei precari ex percettori della mobilità in deroga.
Una panacea per diversi Comuni che se ne avvalgono per i lavori più disparati, dalla manutenzione scolastica alla cura del verde, dai lavori di spazzamento a quelli di pulizia.
D’altro canto sono tutti d’accordo o quasi.
Sono d’accordo i sindacati.
Sono d’accordo i sindaci che si trovano personale senza doverne pagare i costi.
Sono d’accordo gli amministratori regionali
Sono d’accordo i precari se viene loro offerto un lavoro che dia modo di soddisfare le esigenze delle loro famiglie.
C’è un unico problema.
Chi pagherà gli stipendi?
I comuni?
Non hanno le disponibilità finanziarie tanto più se sono in dissesto
Le regioni?
Ma se le regioni pagano gli stipendi come si può pensare di parlare di dipendenti comunali?
E poi come si puo’ pensare che siano i comuni a stabilizzare di precari ex percettori della mobilità in deroga con fondi regionali e/o statali?.
Dubbi apparenti? Forse.
Il vero dubbio è come farebbe ad andare avanti il comune di Amantea che oggi ospita 30 percettori?
La domanda se la pone il sindaco Pizzino che sollecita la regione Calabria trovare nel più breve tempo possibile a trovare una soluzione per la loro proroga e successiva definitiva stabilizzazione visto che dietro questi tirocini ci sono persone qualificate che per molti anni hanno lavorato in aziende private e che per colpa della crisi che il nostro paese si è trovata a fronteggiare si sono trovati senza lavoro.