Le elezioni amministrative ad Amantea. Tra i tanti dubbi, le prime certezze
Il quadro politico ad Amantea è estremamente ingarbugliato.
Tanti, troppi, i candidati a sindaco, per lo più senza speranza, pochi i candidati a consigliere.
Ci vorrebbe un miracolo, come quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ma dove lo troviamo Gesù?
Ma, al di là dei numeri, il vero problema è quello che, forse, in qualche modo, i candidati a sindaco hanno una, sia pur parziale, visione delle gravi difficoltà nelle quali versa il comune, sia dal punto di vista dei tributi, che del bilancio, ma, soprattutto, della ancora più grave situazione economica generale oltre che etica e culturale della comunità locale
Non così , a quanto sembra, per i candidati a consigliere.
E’ possibile che gran parte di essi disconoscano quasi interamente la gravità della situazione complessiva e/o si illudano di poterla affrontare con il coraggio di cui sono dotati, quasi che esso possa essere solutivo e/o possa bastare.
Colpevoli di questa illusione possono essere state le ventilate candidature dei vecchi amministratori, di cui si fanno i nomi, e la cui presenza induce a pensare :” Loro sanno e si presentano, segno che esiste una soluzione.Loro la sanno. Noi la troveremo”
E se invece, come è probabile, nemmeno loro sapessero?
Se, ed anzi, la loro candidatura fosse determinata solo dalla volontà o bisogno di tutelarsi il meglio possibile dalle responsabilità connesse alla loro partecipazione alle precedenti giunte ed ai precedenti consigli?
Insomma un quadro confuso, molto confuso.
Tra tanti dubbi vediamo, però, qualche certezza.
La prima è quella che il PD vuole fare una lista.
Il partito non vuole e non può lasciare i propri voti in libertà come avvenuto fino ad adesso.
Coerentemente, chiede una lista o comunque impone ai propri iscritti di concorrere alla formazione di una lista.
E’ il senso della sollecitazione del segretario Enzo Giacco.
“ Care compagne e cari compagni, care amiche e cari amici,…….Facciamo la lista di partito. E’ necessario che i membri della segreteria in primis diano la propria personale disponibilità a candidarsi. Poi faremo una riunione di coalizione…..”
Una scelta difficile, certo, ma anche una scelta possibile.
Perché vi chiederete?
Semplice perché la lista del PD può contare sulla protezione di un grande partito ed è probabile che il PD locale possa essere al corrente realmente della gravità della situazione del nostro comune.
Stiamo parlando del partito di Minniti, infatti.
Peraltro, le giunte precedenti erano tutte espressioni di liste civiche e quand’anche qualche amministratore abbia potuto avere la tessera del PD, responsabile di quanto fatto, scoperto o meno, interamente o meno, è l’amministratore in prima persona, non certamente il partito.
Una posizione quella della lista del PD, aperta alle collaborazioni delle associazioni e del mondo cattolico, una lista che se anche non appare in prima istanza vincente, può esserlo alla luce di quanto potrebbe emergere nei prossimi giorni.
Infatti manca ancora un mese esatto alla presentazione delle liste ed in un mese ne possono avvenire di cose ……!