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bandaDopo lo storico successo dell'anno scorso, l'Orchestra di Fiati Mediterranea Città di Amantea, insieme al Comune di Amantea (CS), indice la seconda edizione del Concorso Bandistico "Armonie del Tirreno" che avrà luogo sempre nell'avveniristico Campus Temesa di Amantea dal 6 all'8 dicembre 2014,  mese in cui tuti i gruppi musicali sono nel massimo della preparazione artistica in vista dei tradizionali concerti natalizi.La prima edizione dell'evento è risultata un memorabile successo oltre ogni aspettativa tanto da essere definito anche come il più grande e significativo evento di alto livello qualitativo per Amantea dell'anno 2013. Infatti, con ben 22 formazioni partecipanti, si sono esibiti sul palco del Campus Temesa circa mille strumentisti e sono transitati in città altrettanti accompagnatori provenienti dal Sud Italia. Numerosi sono stati i complimenti da parte delle bande partecipanti, della giuria internazionale e del pubblico per l’ottima organizzazione dell’evento e per l’accoglienza ricevuta in città.Tutto il materiale relativo all'edizione 2013 (foto, video, audio, articoli e testimonianze) è disponibile sul sito del concorso; di seguito 2 video sulla manifestazione con le interviste ai componenti della giuria e agli organizzatori:

1) http://www.youtube.com/watch?v=cNrhceo5SeY

2) http://www.youtube.com/watch?v=zNw_h3wHOwQ

Anche quest'anno il concorso prevede la presenza di una giuria tecnica altamente qualificata composta da personalità di spicco del panorama musicale bandistico internazionale (i nomi dei componenti saranno comunicati a breve).La Direzione Artistica di questa 2a edizione dell’evento è affidata al Maestro Giuseppe Gloria, allievo del M° Angelo De Paola in Direzione di Banda al Conservatorio di Musica “S. Giacomantonio” di Cosenza, ormai un punto di riferimento nazionale che coinvolge numerosi maestri e bande, soprattutto meridionali.Considerato che intorno ad un secolo fa nascevano due grandi compositori per banda italoamericani e cioè Norman Dello Joio (1913-2008) e Vincent Persichetti (1915-1987), i brani d'obbligo di questa edizione di "Armonie del Tirreno" vogliono quindi essere un tributo ai compositori italoamericani del passato e del presente.

Sono previste quattro categorie più una fuori concorso:

1) PRIMA CATEGORIA

2) SECONDA CATEGORIA

3) TERZA CATEGORIA

4) BANDA GIOVANILE

- CATEGORIA LIBERA: fuori concorso

Al concorso possono partecipare i complessi bandistici non professionali senza limite nel numero dei musicisti che le compongono e né d’età ad eccezione di quelle iscritte nella Categoria Giovanile.Per quanto riguarda la ricettività, grazie alla collaborazione con il Consorzio Alberghiero Isca Hotels, sono previste delle tariffe scontate rispetto al normale listino praticato dalle strutture aderenti per tutti i gruppi partecipanti che vorranno alloggiare o pranzare/cenare in città durante i giorni di svolgimento del concorso. A tal proposito, considerato anche il periodo, sono previste manifestazioni collaterali in città come esibizioni, sfilate, esposizioni, sagre, ecc. che verranno successivamente definite.

LE ISCRIZIONI AL CONCORSO DOVRANNO PERVENIRE ENTRO E NON OLTRE

IL 31 OTTOBRE 2014 Tutte le informazioni sul concorso sono disponibili sul sito web dell'Orchestra di Fiati Mediterranea nella relativa sezione dedicata all'evento: www.ofmediterranea.it - Concorso Bandistico "Armonie del Tirreno"

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Evento su Facebook: http://www.facebook.com/events/1467940733490797/

Il procuratore Bruno Giordano pur con i suoi problemi personali non molla di tutelare l’ambiente ed in particolare il mare.

Ed in questa ottica ha disposto da mesi accertamenti in via di effettuazione su tutti gli impianti di depurazione del Tirreno cosentino.

Ma ha fatto di più. Molto di più.

Si è speso per condurre accertamenti lungo le aste fluviali e correntizie facendo risalire gli agenti lungo tutto il loro corso fino alle sorgenti .

Sono stati verificati e lo saranno anche in prosieguo gli impianti di depurazione dei comuni ed i pozzi neri delle case sparse poste lungo i fiumi e torrenti

Era una condizione obbligata atteso che quando si procedeva fare sul serio gli accertamenti della presenza dei colibatteri e coliformi fecali sulle acque fluviali i loro valori erano e sono abnormi.

E con estrema logica, se non intelligenza , il Procuratore ha disposto accertamenti anche di notte, atteso che molti sversamenti dagli impianti di depurazione e dai pozzi neri vengono effettuati di notte ( all’insegna del proverbio: occhio non vede , cuore non duole).

Suggeriamo anche accertamenti con prelievi lungo tutte le aste fluviali in occasione di pioggia considerato che anche in questi casi sono possibili scarichi illeciti.

Suggeriamo anche la inopportunità di servirsi dei tecnici o personale comunale atteso che in caso di inottemperanza degli obblighi di legge da parte dei relativi comuni sono istintivamente portati a limitare le informazioni.

Esiste comunque, e lo stiamo suggerendo ormai da oltre 10 anni, la possibilità di controllare gli sversamenti illeciti e perfino che cosa viene sversato. Basta volerlo

Peraltro con la nostra soluzione, riportata dal progetto depositato anche presso l’assessorato regionale all’ambiente, il mare lungo le coste sarebbe notevolmente più pulito.

Speriamo anche che la procura cominci anche ad indagare su altri due aspetti rilevanti dell’inquinamento del mare

Parliamo delle acque bianche che dopo aver lavato le strade ed essersi portato di tutto e di più ( dal percolato agli Idrocarburi incombusti (HC), al Monossido di carbonio (CO) agli Ossidi di azoto (Nox) alle polveri sottili).

E parliamo anche dell’ipoclorito che viene immesso nelle acque erogate dagli acquedotti urbani e dell’ipoclorito che viene addizionato alle acque di scarico per la sua potente azione battericida

Pubblicato in Alto Tirreno

sosSono stati soccorsi nel pomeriggio di ieri quasi contemporaneamente due natanti in panne che tramite il numero blu 1530 hanno richiesto assistenza per avaria al motore.

La prima richiesta di soccorso perveniva intorno alle 13.40 alla Sala Operativa della Guardia Costiera di Vibo Valentia Marina, che disponeva l’immediato intervento della Motovedetta SAR 808 di stanza nel porto di Vibo Valentia Marina e pronta a muovere 24 ore su 24 per esigenze di ricerca e soccorso. Dopo circa 20 minuti la veloce unità della Guardia Costiera intercettava a largo del Comune di Parghelia il natante alla deriva con due persone a bordo e lo assisteva fino a farlo giungere nel Porto di Tropea.

Non appena intrapresa la rotta per il rientro per il porto di Vibo, giungeva una seconda richiesta di soccorso da parte di un natante con due persone a bordo a largo di Briatico. La Sala Operativa della Guardia Costiera, che aveva appena coordinato l’assistenza dell’unità alla deriva a largo di Parghelia, presi i dati, la posizione e la problematica del secondo natante, inviava la Motovedetta CP 808 verso lo stesso. Raggiunta l’unità di sei metri a motore, alla deriva a circa 10 km dalla costa del Comune di Briatico, i tre guardacoste imbarcati sulla Motovedetta SAR, effettuavano il rimorchio della stessa fino alla spiaggia della località Bivona del Comune di Vibo, ove i due diportisti assistiti, avevano richiesto di essere lasciati così da provvedere al recupero della loro unità.

Le favorevoli condizioni metereologiche – si legge nella nota stampa del Servizio Operativo della Capitaneria di Porto di Vibo Valentia Marina – che stanno interessando questi primi giorni del mese di giugno, spingono diportisti e bagnanti sia in mare che sulle spiagge. Un consiglio che viene dato è quello di verificare sempre le condizioni metereologiche, l’evoluzione delle stesse, ma soprattutto di accertarsi che le dotazioni di soccorso presenti a bordo siano in corso di validità, possibilmente di munirsi di un telefonino per eventuali richieste di soccorso da formulare al numero gratuito 1530, ove risponde sempre la Guardia Costiera competente per la gestione dei soccorsi, avendo cura, prima di intraprendere la navigazione, di effettuare sempre delle prove di messa in moto in porto, ovvero tramite rimessaggio invernale, dei  motori di natanti e imbarcazioni, soprattutto in caso di mancato utilizzo dell’unità nel periodo invernale.

Inizierà il prossimo 23 giugno l’operazione “Mare Sicuro 2014” disposta come ogni anno dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto lungo gli 8000 km di coste italiane e che vedrà impiegate nel massimo sforzo operativo uomini e mezzi della Guardia Costiera. Nella prossima settimana, il Comandante C.F. (CP) Paolo Marzio, in apposita conferenza stampa, illustrerà il dispositivo operativo che verrà predisposto nel Compartimento Marittimo di Vibo Valentia Marina, uno dei più vasti d’Italia con i suoi 220 km di coste, che abbracciano quattro province e trentasei Comuni costieri del versante tirrenico Calabro-lucano.-  

Pubblicato in Calabria

Belmonte Calabro Municipio

La Nota Stampa del Gruppo di Minoranza al Consiglio Comunale di Belmonte Calabro.
Giancarlo Pellegrino attacca duramente l'operato del Comune e bacchetta il Sindaco tra mancate bonifiche del territorio e compensi al giornalista Alò.


Con soddisfazione apprendo la notizia dell’ approvazione dei due progetti per le bonifiche delle due ex discariche comunali, Manche e  Santa Caterina. I lavori di valutazione della conferenza dei servizi si sono conclusi positivamente per il nostro Comune, immagazzinando un risultato a dir poco insperato e di estrema importanza per il nostro territorio. Detto ciò ,nel mentre ringrazio tutti gli attori, Comune compreso, per il buon risultato ottenuto, mi preme evidenziare, ancora una volta, lo stato di abbandono  in cui versano alcune zone del nostro amato paese. Sottolineando la necessità di una bonifica seria, derattizzazione compresa. E’ utile e non differibile, indispensabile a garantire  l’incolumità di tutti i cittadini amministrati, bambini per primi  . Mi voglio anche soffermare sul bellissimo articolo apparso sul “Quotidiano “ a firma Rino Muoio; fa da cornice al pregevole scritto una sua foto.
Ci rincuora vederla raggiante e sorridente …. Tuttavia una considerazione a voce alta si impone, senza polemica alcuna. La sua Amministrazione, come da determina in mio possesso,  ha elargito al giornalista Alò la modica cifra di E 1.500,00 (diconsi euro millecinquecento)  per promuovere l’immagine del nostro Comune sulla omonima testata giornalistica.
Lo stesso Alò, nell’unico articolo apparso, si è cimentato, con titoli incomprensibili e poco garbati,  solo  a dipingere negativamente la mia figura di oppositore, incensando il suo operato definito impeccabile e trasparente e, soprattutto, tralasciando la promozione dell’immagine del paese.
Per la quale ragione si era provveduto all’ingaggio. Da allora tutto tace. 
Il giornalista Alò è scomparso ( o quasi ) dal giornale; o perlomeno è sparita l’attenzione sul Nostro Paese e con essa anche la promozione dell’immagine.  Piacerebbe sapere, a me e,  credo, a tutti i cittadini: quante parole scrive con un  euro il giornalista Alò ?  la cifra pagata è stata concordata sul numero delle battute utilizzate ?  In quest’ultima evenienza, a quanto ammonta il prezzo di ogni singola battuta? E’ stato concordato il medesimo prezzo per il grassetto, l’inciso e le maiuscole, oppure sono stati concordati prezzi diversi a seconda delle esigenze tipografiche ? Nella determina in mio possesso non sono indicate le clausole contrattuali, e questa è la ragione delle mie domande. Mi può indicare a chi farne richiesta ? O trattasi di scrittura privata, peraltro non valida ai fini legali? O, peggio, il contratto non è stato proprio registrato ?  In entrambi i casi sarebbe grave manchevolezza : un Ente Pubblico che contravviene le leggi dello Stato . ORRORE direbbe il mitico Tortora ….!!!!!  Mi chiedo infine, e la domanda sorge spontanea: quanto è stato speso per l’articolo odierno? Conoscendo Rino Muoio, e la sua statura morale e professionale, affermo, senza tema di smentita, che nessuna somma è stata versata. L’Amministrazione non ha versato  nessun obolo per ottenere insulti gratuiti o pubblici encomi a spese della collettività. Si è trattato solo di buona informazione. Allora,  perché sperperare soldi pubblici con tanta facilità se gli obiettivi si raggiungono, anche e meglio, in economia? Dubito molto che il Comune di Belmonte  possieda  casse floride, come la maggioranza va strombazzando . Ogni somma spesa impropriamente, va a pesare sulle spalle dei nostri concittadini, già fortemente tartassati ed oppressi  da balzelli esosi, ed a volte  con immane difficoltà nel pagarli.  Salvo che………

 

Colgo l’occasione  per salutarla cordialmente.

Belmonte Calabro li …..03/06/2014                                                                       

Dr .Giancarlo Pellegrino - Consigliere Comunale di Minoranza

Pubblicato in Belmonte Calabro

Belmonte Calabro MunicipioAncora una volta il Dr. Giancarlo Pellegrino lascia i lavori in aula durante il Consiglio Comunale sul Bilancio di Belmonte Calabro

In merito al Consiglio Comunale tenutosi a Belmonte Calabro Domenica  04.05.2014 ,è necessario chiarire ,ai belmontesi tutti, il perché  ho abbandonato i lavori in aula, per la seconda volta.

Al Sottoscritto gli atti, peraltro più volte richiesti, sono stati consegnati in ritardo e per giunta incompleti. La Relazione del Revisore dei Conti,collegata al Bilancio di previsione come legge prevede, mi è stata consegnata,udite udite, alle ore 19.30 di sabato 03/05/2014. Una prassi!!

A nulla sono valse le mie rimostranze ,costringendomi,per l’approvazione del Conto Consuntivo nel precedente Consiglio,al clamoroso abbandono  dell’Aula.

Alla faccia dei belmontesi, ignari di tante irregolarità e di tanta sicumera amministrativa.

Il Sindaco si giustifica arrampicandosi sugli specchi e adducendo motivazioni poco credibili e sterili

Chiedo pertanto all’illustre Sig. Sindaco: il Consiglio Comunale del 04.05.2014 è stato convocato per la ratifica del Bilancio di previsione 2014? Se si, perché gli atti non sono stati messi a disposizione dei Consiglieri, me compreso, con il termine che la legge stabilisce?

Il ritardo è dovuto ad inadempienze della Giunta ? dell’Assessore al Bilancio ? del Segretario Comunale? Degli impiegati dell’Ufficio Economico e contabile del Comune di Belmonte Calabro ? del Revisore dei Conti ? Oppure è necessario fare tutto in fretta per nascondere qualcosa, convinti che la previsione di bilancio contiene nelle sue pieghe qualche magagna da non portare allo scoperto ?Eppure il termine di approvazione del documento contabile di previsione è stato differito e/o prorogato al 31 luglio p.v.!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!.

Perché la Maggioranza Consiliare mortifica il ruolo del Consigliere Comunale ?

Perché  la Maggioranza Consiliare non ha voluto rinviare il punto all’ordine del giorno?

Perché la Maggioranza Consiliare costringe il sottoscritto a ricorrere ad azioni fuori da ogni logica politica,chiedendo l’intervento di S.E. il Prefetto e sollecitando l’azione di controllo dell’On.le Magistratura Contabile (leggasi Corte dei Conti)? Perché si insiste ostinatamente nel negare al Consigliere Comunale di Minoranza, nel tempo che la legge stabilisce, gli atti completi e propedeutici al punto in discussione nel Consiglio Comunale?

Chiedo infine al Sig. Sindaco se, tanto premesso, sussistano ancora i criteri per ritenere validamente convocato ed approvato il Consiglio Comunale, essendo palese, per la seconda volta consecutiva, la violazione del richiamato articolo 227 – comma 2- del T.U.E.L e dell’art.37-comma 5- del regolamento Comunale.

La cittadinanza belmontese tutta, per la SECONDA VOLTA CONSECUTIVA, legge le medesime contestazioni; è proprio il caso di osservare che  non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Purtroppo il non ascolto da parte del Sindaco espone la medesima cittadinanza a rischi derivanti dalla mancata approvazione dei documenti contabili. Chi ha orecchie per intendere…….

A  S.E. il Prefetto di Cosenza, cui la presente viene contestualmente inviata per opportuna conoscenza, ogni competente azione volta al ripristino della legalità violata.

 

Pubblicato in Belmonte Calabro

Carcere a vita per 13.

Lo ha deciso la Corte di Cassazione

Il processo è quello relativo ai fatti di guerra di mafia che si svolsero tra il 1978 ed il 1991 sul tirreno cosentino

La cassazione ha confermato le pene inflitte dalla Corte di assise di Catanzaro nel maggio del 2012

Dovranno scontare l’ergastolo

Romeo Calvano, boss di San Lucido ed i cosentini

Gianfranco Ruà,

Franco Perna,

Giancarlo Anselmo,

Giuseppe Ruffolo,

Giulio Castiglia,

Silvio Chiodo,

Edgardo Greco,

Lorenzo Brescia,

Gianfranco Bruni,

Giovanni Abbruzzese,

Domenico Cicero e

Pasquale Pranno.

Sono state annullate, invece,e senza rinvio per «intervenuta prescrizione » le condanne comminate a

Fioravante Abbruzzese,

Mario Baratta,

Giuseppe Irillo,

Francesco Pirola,

Antonio De Rose,

Claudio Gabriele,

Pierluigi Berardi,

Franco Pino,

Francesco Tedesco.

Rimangono in piedi molte altre pene tra cui quella riguardante l’imprenditore Pasquale Bruni (21 anni di carcere) per il quale il Pg aveva sollecitato alla suprema Corte l’annullamento del verdetto di colpevolezza perché fosse celebrato un nuovo dibattimento di appello

Pubblicato in Alto Tirreno

Un anno fa la conferma delle altre condanne disposto dalla Cassazione, dopo il rinvio in appello. Di seguito le condanne.
 

Era il 21 marzo 2013 , quando, dopo il rinvio disposto dalla Cassazione, in appello venivano confermate 9 condanne.

Nella sostanza venne confermato l'impianto accusatorio nei confronti degli imputati nel secondo processo d’appello ai presunti esponenti della cosca Gentile-Besaldo che ha avuto influenza nei territori di Amantea e del medio Tirreno cosentino.

Nell'inchiesta contro i clan del Tirreno cosentino era coinvolto anche Francesco Muto, il "re del pesce", boss e capo storico dell'omonima cosca.

Come si ricorderà la sentenza di primo grado era stata emessa nel maggio del 2009 al termine del processo con rito abbreviato svoltosi dinanzi al giudice per le udienze preliminari di Catanzaro. In primo grado erano state emesse condanne a pene da un anno a venti anni di reclusione.

Poi il 24 novembre del 2010 era stata emessa la sentenza del primo processo d'appello, con 12 condanne e cinque assoluzioni.

Infine la prima sentenza era stata annullata in Cassazione con rinvio a nuovi giudici.

Poi l’appello davanti ai giudici della Corte d'appello di Catanzaro.

Nove condanne di primo grado vennero confermate nei confronti degli imputati.

Nel secondo processo d'appello è stata confermata la condanna di primo grado a 4 anni di reclusione per Francesco Muto, detto il 're del pesce', boss e capo storico dell'omonima cosca, accusato di concorso esterno all'attività della cosca Gentile di Amantea.

Una sola pena è stata ridotta ed è quella del sottufficiale della Guardia di finanza accusato inizialmente del reato di rivelazione del segreto istruttorio.

E ieri si è svolta la udienza di marzo presso la Corte di Appello di Catanzaro.

Ma i giudici hanno spostato a maggio il prosieguo.

Il processo Nepetia, lo ricordiamo, è quello che vide inquisiti e poi condannati in prima istanza

  1. Giovanni Amoroso colpevole di tentato omicidio condannato a 20 ani e 4 mesi
  2. Francesco B. condannato ad 1 anno e 8 mesi di reclusione
  3. Antonio Coccimiglio condannato ad 1 anno e 8 mesi di reclusione
  4. Gianluca Coscarella condannato ad 1 anno e 8 mesi di reclusione
  5. Settimio Coccimiglio condannato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione
  6. Franco La Rupa condannato a 7 anni
  7. Paolo Launi condannato a 7 anni e 4 mesi
  8. Angela Marano condannata a 2 anni e 4 mesi
  9. Natale Rizzo condannato a 10 anni
  10. Giuliano Serpa condannato a 4 mesi
  11. Ulisse Serpa condannato a 4 mesi
  12. Tommaso Signorelli condannato a 6 anni
  13. Antonino Sposaro condannato a 2 anni ed 89 mesi
  14. Venturino Sposaro condannato a 2 anni ed 8 mesi

Erano stati assolti, invece,

  1. Beniamino Molinaro
  2. Massimiliano Osso
  3. Giuseppe Perri
  4. Armando Mendicino
  5. Raimondo Chiacchio
  6. Roberto Di Lauro
  7. Antonio De Filippis
  8. Andrea Munno
  9. Molta la speranza di una revisione delle condanne

Ieri 4 gennaio nei locali del circolo “Giannino Losardo” di Cittadella, si è tenuta un’assemblea operativa della lista “Rivoluzione Civile” aperta ai partiti e ai movimenti del Tirreno cosentino che si riconoscono nel progetto politico guidato da Antonio Ingroia.

Da Tortora, Praia a Mare, Verbicaro, Grisolìa, Santa Maria del Cedro, Diamante, Belvedere Marittimo, Cittadella del Capo, Cetraro, Acquappesa, Paola, Amantea, erano presenti quasi tutte le anime, quelle politiche così come quelle più espressione della società civile, che compongono il nascente movimento.

Significativa la presenza dei “Verdi” del Tirreno e quella di numerosi movimenti di base e associazioni della costa, da quello che si è occupato della “nave dei veleni” ad Amantea a quello che si è battuto e continua a battersi sulla vicenda “Marlane” di Praia.

Assenti solo i referenti di Idv Alessandro Leone ed Alessio Palermo.

Dal comunicato emerge che “Sulla scorta dell’ampia partecipazione politica e di società civile si è proceduto a definire in modo condiviso e partecipato sia la linea politica generale del progetto, sia il rapporto fra i soggetti partitici ed associativi, sia la nodale questione delle candidature. Le parole d’ordine saranno l’impegno antimafia, la difesa dei diritti del lavoro, il recupero e la valorizzazione del patrimonio ambientale, la tutela dei beni comuni, la redistribuzione progressiva del reddito e la giustizia sociale nel senso più alto dettato dalla Costituzione”.

Rivoluzione Civile, dunque, nell’attuale panorama, “si pone come unica e autentica forza di sinistra, antitetica alla destra berlusconiana come a quella montiana e distante dal Pd”.

L’assemblea ha poi deciso che: “non sarà candidabile chi già ricopra cariche istituzionali”. L’assemblea ha quindi formulato una rosa di nomi per le liste della Camera e del Senato, selezionando sei personalità che, nei partiti e nella società civile, si sono distinte nelle battaglie sociali, civili e ambientali del Tirreno cosentino.

Pubblicato in Cetraro
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