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Redazione TirrenoNews

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Amantea. La sorpresa dell’estate 2013. Il Consigliere Provinciale Giovanni Battista Morelli, capogruppo del Gruppo Consiliare Provinciale “Gentile Presidente”, ha ufficialmente sciolto il proprio Gruppo Consiliare ed è passato nel gruppo Misto del Consiglio. Ecco la nota ufficiale diretta al presidente del Consiglio provinciale:

“AL SIGNOR PRESIDENTE del CONSIGLIO PROVINCIALE di COSENZA

Oggetto: Comunicazione Scioglimento Gruppo Consiliare Provinciale “Gentile Presidente”.

Il sottoscritto, Consigliere Provinciale Giovanni Battista Morelli, capogruppo del Gruppo Consiliare Provinciale “Gentile Presidente”, comunica ufficialmente alla S.V. lo scioglimento del proprio Gruppo Consiliare e la decisione di effettuare il proprio passaggio nel gruppo Misto dello stesso Consiglio.

Tale decisione è maturata dopo una attenta e ponderata riflessione politica personale che, da tempo, non consente al sottoscritto di poter condividere le scelte di un centro-destra che appare più legato a interessi personali e che, nello stesso tempo, sembra aver perso l’interesse a portare avanti una politica volta alla risoluzione dei problemi, reali ed urgenti, che attanagliano gran parte della società italiana ed, in particolare, calabrese.

Questa decisione è stata annunciata nella seduta della Prima Commissione Bilancio, tenutasi l’11 luglio 2013, dove lo stesso sottoscritto ha denunciato una serie di problematiche quali, non ultima, l'incredibile condotta assunta dalla Giunta Regionale della Calabria, di centro-destra, nei confronti della Provincia di Cosenza, verso la quale persino le risorse dovute per il pagamento del personale regionale trasferito, a seguito della legge 34 del 2002, sono state messe in discussione e non ancora erogate.

Lo scrivente continua a considerarsi un politico moderato di centro, che ha creduto, per un breve periodo, a quella politica di centro-destra, presentata nell’ultima campagna elettorale regionale, come capace di un grande rinnovamento, legato soprattutto al valore della meritocrazia e che, invece, ha dovuto ricredersi alla luce dei tanti impegni presi e non realizzati, soprattutto nei confronti dei giovani calabresi. Promesse vane fatte ai nostri giovani professionisti, che, invece, continuano a vedere utilizzati gli stessi criteri clientelari legati alla vecchia politica dei poteri forti ed al suo vecchio modus operandi.

Io non ci sto più. Voglio credere ancora che una speranza di rinnovamento esista e spero di contribuire, nel mio piccolo, a trovare il modo per trasformarla in realtà, insieme a tutti coloro che vogliano impegnarsi con serietà per il miglioramento delle condizioni della mia città, della mia Provincia, della mia Regione. Cosenza, 12 luglio 2013 Il Consigliere Provinciale Dott. Giovanni Battista MORELLI                            

 

 

Si è riunita stamattina 10 luglio la quarta Commissione consiliare “Assetto ed Utilizzazione del territorio-Protezione dell’Ambiente”, presieduta da Gianluca Gallo.La Commissione ha proceduto all’esame abbinato delle proposte di legge, rispettivamente a firma dei consiglieri Giovanni Nucera e Gianpaolo Chiappetta “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale del 30 marzo 1995 n. 8”.

L’articolato normativo, che è stato approvato all’unanimità, prevede una sanatoria delle occupazioni senza titolo degli immobili di edilizia residenziale pubblica alla data del 30 giugno 2013. Alla seduta hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio regionale Alessandro Nicolò, il presidente della II Commissione Candeloro Imbalzano, il segretario-questore Giovanni Nucera, i consiglieri Fausto Orsomarso, Giulio Serra, Ennio Morrone, Pietro Crinò, Mario Magno, Domenico Talarico, Pasquale Tripodi, Antonio Scalzo, Enzo Ciconte ed Emilio De Masi.

Contrari Cgil e Sunia che considerano la sanatoria “vergognosa” ed invitano il consiglio a fare un passo indietro: «Confrontiamoci su un "piano dell'abitare in Calabria"»

« Mentre l'altro ieri chiedevamo alla Regione, nel corso di un incontro all'assessorato ai Lavori pubblici, un suo intervento nei confronti di Comuni inadempienti e Aterp per verificare se gli attuali 38.900 assegnatari di alloggi pubblici posseggano ancora i requisiti necessari per beneficiarne e procedere, in mancanza, alla eventuale revoca dell'assegnazione a favore di chi da anni aspira invano in graduatoria, nello stesso pomeriggio il Consiglio regionale approvava un emendamento che permette di sanare al 31 dicembre 2012 ogni occupazione illegittima degli stessi alloggi». Così dicono Antonio Spataro, segretario generale del Sunia Calabria, Daniele Barbieri, segretario generale del Sunia nazionale, e Michele Gravano, segretario generale della Cgil calabrese. Poi continuano dichiarando che si tratta di «Una situazione vergognosa che dopo ben 18 anni di continue sanatorie (la legge regionale è la n. 8 del 95) non ha mai avuto fine per l'incapacità e la complicità manifesta di un sistema politico-amministrativo che nel corso del tempo invece di esaltare e far praticare la legalità ha invece premiato e continua a premiare coloro che, pur manifestando un disagio abitativo, lo esercitano a discapito di altri. Questa è la vera vergogna che deve essere sanata e che impone un cambio di marcia e non la rincorsa a soluzioni pilatesche che premiano l'illegalità diffusa. Sì, perché in Calabria è molto bassa la percentuale di chi occupa in maniera illegale un alloggio popolare essendo ormai senza casa e senza alcuna altra possibilità. Purtroppo, la maggior parte delle occupazioni sono costituite da coloro che subentrano ad un precedente assegnatario comprando illegittimamente l'alloggio da chi non poteva vendere oppure, non di meno, le situazioni di chi ha costretto con vari metodi i legittimi assegnatari a rinunciare all'alloggio a proprio vantaggio, comprese, in alcune zone, le intimidazione da parte della criminalità organizzata».

«Per questo - concludono Spataro, Barbieri e Gravano – chiediamo alle prefetture la nomina di commissari ad acta, a partire dalle città capoluogo, per la verifica dei requisiti di assegnazione degli alloggi pubblici nei confronti degli attuali assegnatari perché crediamo che tantissime case potrebbero rendersi disponibili e quindi riassegnabili a coloro che da anni chiedono un diritto di cittadinanza fondamentale»

NdR Probabilmente oltre che le Prefetture potrebbero( dovrebbero)intervenire anche le procure penali e contabili per cercare quella giustizia che qualcuno invoca ma che( sembra) nessuno voglia!

Il sindaco di Paola ha emesso l’ordinanza n 35/2013 che intima la interdizione della zona nord a margine del torrente Regina.

La ragione sta nella nota del 21 giugno 2013, procedimento penale n 780/11/44, della procura della repubblica di Paola, con la quale si da avviso che un tratto dell’arenile e più precisamente quello antistante l località pagnotta risulta contaminato da Cobalto, cromo, vanadio e stagno, i cui valori superano il limite previsto dal DLgs 152/06, parte quarta, titolo V,allegato 5. Tabella 1, colonna A.

Ovviamente oltre al comune per la conveniente emissione di ordinanza sanitaria sono stati avvertiti l’Asp di Cosenza, la Capitaneria di porto di Vibo Valentia, l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria e l’assessorato all’Ambiente della Provincia di Cosenza.

Correlativamente alla ordinanza sono stati appositi i sigilli indicanti il divieto che saranno tolti allorquando saranno ultimate le operazioni di bonifica, sempre che possibile, od una o più forti mareggiate provvederanno a spostare le masse sabbiose inquinate diluendo gli inquinanti.

La collocazione dell’area nei pressi di un torrente può indurre a ritenere plausibile che gli inquinanti possano essere giunti sulla spiaggia proprio attraverso il torrente.

Le indagini potranno offrire le soluzioni necessarie per evitare il ripetersi di questo fenomeno.

 

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