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ladriStanno girando due persone che con la scusa di dover consegnare delle mascherine donate dal comune si introducono in casa. 

Sono armati non aprite e avvertite anche i vostri genitori. 

La foto di due persone armate e con una mascherina che si aggirano nelle scale di un condominio è stata pubblicata il 2 aprile su Facebook e un messaggio simile continua a circolare nelle chat. 

Si tratta di una notizia falsa, l'ennesima fake-news che cavalca la tensione provocata dall'emergenza coronavirus in Italia.

La foto, come spiega facta.news, è vera ma non è stata scattata di recente né si tratta dell'Italia: le immagini sono state rilasciate dalla polizia di Düsseldorf lo scorso 20 dicembre per segnalare due sospetti che hanno commesso un furto in un appartamento del centro della città tedesca. 

È proprio questa ambivalenza a rendere incredibilmente virali queste false notizie, attirando gli utenti verso la condivisione a catena di S.Antonio sulle principali chat e social network. 

Spesso questo tipo di bufale si basano infatti, in parte, su fatti realmente accaduti che vengono poi distorti e plasmati per far breccia tra gli utenti.

Quindi comunque attenzione alle persone che non conosciamo, che possono aggirarsi in città, anche se con la mole di forze dell'ordine in giro nelle nostre città, una cosa simile crediamo sia abbastanza difficile.

Pubblicato in Primo Piano

Sono scesi da un Tmax.

Ci dicono che avessero occhiali da sole e parrucca bionda.

Erano da poco passate le 16.

Sono stati fatti entrare in banca.

E la hanno rapinata

Poi sono usciti precipitosamente perdendo e raccogliendo i soldi appena trafugati.

Un balzo sul Tmax e via.

 

 

 

 

Immediato l’allarme ed immediato l’intervento delle forze dell’Ordine.

Come si nota sulla foto sono intervenuti sia i Carabinieri che la Guardia di Finanza.

Immediate le indagini .

Immediata la acquisizione delle immagini delle telecamere .

Sia quelle interne che quelle esterne.

Le immagini ora sono in corso di esame finalizzati alla individuazione della targa della moto e del volto degli autori.

Sembra che il bottino sia stato consistente

Ma ci vorrà lunedì per avere maggiori indicazioni.

Pubblicato in Politica

furtiI furti risultano in calo nella provincia di Cosenza: è questo il positivo dato che emerge dall’analisi dei dati Istat relativi ai reati verificatisi in Italia.

L’istituto statistico mette tali dati a disposizione sul proprio sito Internet ufficiale e per quel che riguarda i furti, appunto, si evince un trend positivo per quel che riguarda la provincia cosentina.

Furti diminuiti di oltre 2.000 unità nell'arco di 3 anni

Nel 2014 si sono registrati, a Cosenza, 10.328 furti, cifra che è calata in modo importante nel 2017, ovvero l’ultimo anno relativamente a cui l’istituto statistico mette a disposizione dei dati ufficiali: in tale anno, infatti, gli episodi sono stati inferiori di oltre 2.000 unità.

Sicuramente le cifre non possono essere definite incoraggianti, dal momento che 8.201 furti annui non sono di certo pochi, tuttavia l’auspicio è che la diminuzione di questi reati trovi conferma nel prossimo futuro.

Detto questo, le statistiche fornite da Istat consentono di rispondere a un’ulteriore quesito: quali sono i furti più ricorrenti a Cosenza?

I furti più ricorrenti: quelli di auto e quelli in abitazione

Considerando come riferimento l’ultimo anno, ovvero il 2017, due tipologie di reato si contendono il primo posto con una differenza davvero esigua, ovvero furti in abitazione e furti di autovetture.

Nello specifico i furti in abitazione si sono verificati in 1.259 occasioni, mentre i furti di autovetture 1.263.

Sicuramente si tratta di cifre rilevanti, di conseguenza per preservare la sicurezza di questi beni è necessario, a Cosenza proprio come in altre zone d’Italia, proteggere sia la propria casa che la propria vettura.

La necessità di adeguate contromisure

Per entrambe le esigenze di sicurezza le opportunità non mancano affatto: oggi gli antifurti satellitari consentono di localizzare molto agevolmente la propria vettura a seguito di un furto, oltre a questo sono state introdotte diverse tecnologie di ultima generazione le quali, peraltro, non hanno affatto un costo eccessivo.

Il discorso è analogo per quel che riguarda le abitazioni: proteggere i beni immobiliari con dei sistemi d’avanguardia è molto importante e con una spesa accessibile ci si può mettere al riparo da brutti episodi.

Ovviamente la sicurezza domestica dipende anche da altri fattori riguardanti l’immobile, si pensi ad esempio all’affidabilità delle porte blindate: la grande maggioranza dei furti si verifica proprio perché vengono forzate le porte d’ingresso delle case, di conseguenza tali elementi sono davvero cruciali sul piano della sicurezza ed è quindi il caso di sceglierli con la massima accortezza, senza badare oltremodo al risparmio.

Nell’ottica della sicurezza non vanno trascurati neppure i serramenti, dunque è importante scegliere degli infissi che sappiano rivelarsi non solo esteticamente piacevoli e tecnicamente performanti, ma anche molto resistenti: dei modelli molto interessanti in quest’ottica possono senz’altro essere gli infissi in legno, materiale noto per la sua robustezza che è largamente trattato da aziende specializzate quali Punto Sicurezza Casa.

Altre tipologie di furto

Le altre tipologie di furto che si verificano nel cosentino rappresentano decisamente una minoranza: i furti in esercizi commerciali sono stati, nel 2017, 470, i furti con strappo 51, quelli con destrezza 258, quelli di motocicli 55 e via discorrendo.

Alla luce di questo, dunque, è evidente che i cittadini devono prestare attenzione soprattutto alle loro auto e alle loro abitazioni, beni che, come visto, sono presi di mira piuttosto spesso dai malviventi.

Pubblicato in Cosenza

Due vittime sbalzate fuori dall’abitacolo, una ritrovata sotto un cavalcavia, un’altra ancora è rimasta imprigionata in auto sotto al Tir.

E’ di 4 morti ed un ferito grave il bilancio del rocambolesco inseguimento che ha visto protagonisti, lungo la Strada Statale 372

“Telesina ”, gli agenti della polizia del commissariato di Telese Telese ed un’auto sospetta, una Skoda Fabia con targa straniera.

A bordo di quest’ultima vi erano 5 cittadini di nazionalità serba, di età compresa tra i 20 ed i 50 anni: 4 purtroppo hanno perso la vita mentre il quinto è stato ricoverato in condizioni molto gravi all’ospedale San Pio di Benevento.

Un sinistro spaventoso ha fermato, così, la loro folle corsa: si sono difatti schiantati contro un autoarticolato e contro i guard rail, dopo che la loro vettura si è ribaltata più volte su se stessa, e due corpi sono stati trovati addirittura fuori dalla vettura, probabilmente sbalzati via dall’abitacolo a causa dell’impatto violento con il Tir, un altro è finito sotto un cavalcavia, un altro ancora rimasto imprigionato nelle lamiere sotto al Tir.

Paura per una donna in una Fiat Panda che in quel momento stava transitando lungo l’arteria. L’inseguimento ha avuto spunto dopo un appostamento di una delle volanti della polizia nei pressi dello stazione “Vigorito” di Benevento: gli agenti stavano conducendo indagini nell’ambito delle azioni criminose che hanno portato a numerosi furti nel Sannio.

Dopo un primo raggiungimento della vettura da parte dei poliziotti a Castelvenere, l’automobilista della vettura non ha affatto rallentato ma ha invece accelerato la sua corsa in direzione Caianello e nei pressi di Alvignano ha perso il controllo, forse per il manto stradale scivoloso.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Piedimonte Matese, gli agenti della polizia della questura di Caserta e i colleghi poliziotti della PolStrada.

In auto ritrovati gioielli ed oggetti in oro, oltre a materiale atto per lo scasso.

Allertati anche i sanitari del 118 che hanno avuto non poche difficoltà ad estrarre i corpi delle vittime dalla vettura, andata completamente distrutta.(Dal web)

Pubblicato in Italia

E che diamine!

Ma ce l’hanno solo con Amantea i ladri?

Sembra proprio che sia così.

Stanotte in un orario a noi sconosciuto i ladri hanno aperto una saracinesca di un esercizio pubblico e sono entrati dentro.

Nessun danno vandalistico.

Nessuna asportazione di prodotti, sembra,.serviti o venduti alla utenza.

Hanno però rubato quanto c’era nelle slot machine.

Almeno 3 i cassetti divelti e scassinati.

E tutto quanto c’era dentro è stato asportato.

Non ci è stato detto quale somma è stata rubata.

Una cosa però ci è stata riferita e cioè che l’allarme non è scattato.

Un’altra cosa ve la riferiamo noi.

Il furto è stato fatto in pieno centro per quanto in una zona poco abitata.

Non più Acquicella, allora, ma Amantea!

E questo fatto costringe a preoccuparsi.

Ora potrà toccare a tutti se non si prendono provvedimenti.

Provvedimenti urgenti e di forte efficacia.

Ci hanno pregato di chiedere al Sindaco di sollecitare il sig Prefetto a disporre più controlli.

Qualcuno ci ha anche detto che più che fare attenzione alla velocità sulla SS18 forse sarebbe meglio disporre più sicurezza dei beni.

E questo si potrà ottenere soltanto con una maggiore vigilanza e con più uomini.

Il sindaco, per esempio, valuti se far prestare lavoro straordinario anche ai Vigili Urbani con pattuglie che presidino la città di notte!

Ci è stato chiesto di non riferire il nome dell’esercizio pubblico e lo facciamo.

Pubblicato in Politica

Sono circa una decina le vittime di questa banda di “cugini” lametini che da qualche giorno non mancano di raggiungere Amantea e di visitare negozi sottraendo i soldi dai cassetti e dai registratori di cassa.

 

Le vittime ci raccontano di ladri “centometristi”, cioè di persone esperte che in pochissimi minuti entrano, con effrazioni anche molto costose, e vanno via non dando il tempo di intervenire al sistema di sicurezza.

 

Questo è quanto visto dai commercianti della immagini delle telecamere.

Le stesse immagini sono state utilizzate dagli investigatori dell’arma dei carabinieri che dopo una intensa azione fatta di indagini ed appostamenti sono riusciti a catturarli.

Ci dicono, addirittura , che qualcuno di loro cambiasse il giacchettino double face nella speranza di non essere riconosciuto.

Alcuni furti sono stati inutili perché avrebbero interessato aziende non attive.

 

La tecnica dei furti ha escluso i beni e le attrezzature affinchè non fossero rinvenibili sugli automezzi da loro usati.

Non volevano, cioè, correre il rischio di essere fermati con la refurtiva mentre ritornavano a Lamezia Terme.

Per questo l’ obiettivo era esclusivamente i soldi, ma solo quelli di carta e non quelli spicci.

Ladri, cioè, non di poco conto al punto che le monete venivano lasciate nei cassetti o sparse per terra nel negozio.

Stando alle informazioni forniteci gli autori dei furti sono stati arrestati e sottoposti a giudizio per direttissima.

Il giudice del Tribunale di Paola ha imposto ai ladri il divieto di fare ritorno nel Comune di Amantea per un periodo di anni tre.

La misura è prevista dal D. lgs.159/2011 verso coloro che debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, abitualmente dediti a traffici delittuosi e verso coloro per condotta e tenore di vita debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivano abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose.

In caso di inosservanza il contravventore è punito con l’arresto da uno a sei mesi.

Pubblicato in Primo Piano

La storia dei ladri serbi che viaggiavano su un’Audi A6 era ben nota e non soltanto ad Amantea dove avevano non solo rubato ma anche malmenato una signora che aveva tentato semplicemente di difendersi e di difendere i propri beni.

Allora erano scappati .

Poi nel prosieguo, in occasione di una loro altra presenza e di altri furti, il tempestivo intervento dei carabinieri della locale caserma guidati dal maresciallo Tommaso Cerza ne aveva permesso l’arresto.

Ma evidentemente non sono gli unici serbi a delinquere dalle nostre parti.

Ma due dati sono comuni

Il primo à che operano sempre in gruppo ed anche stavolta sono in quattro

Il secondo è l’uso di una AudiA6, una supercar capace di raggiungere la velocità di 250 km/h

Ed infatti la Polizia Stradale, all'altezza dello svincolo autostradale di Tarsia, sull'Autostrada Salerno-Reggio Calabria, ha intercettato un'Audi A6 con targa risultata rubata ieri a Napoli che viaggiava a 250 km/h.

L'Audi non si è fermata all'alt di una prima pattuglia, continuando ad altissima velocità in direzione sud e mettendo in pericolo gli altri automobilisti.

Un altro equipaggio della stradale del Comando di Cosenza Nord si è messo all'inseguimento della vettura mentre un altro equipaggio del Comando di Lamezia Terme, coordinato dal Centro Operativo Autostradale, ha bloccato il traffico in direzione sud allo svincolo di Rogliano consentendo alle altre pattuglie di fermare l'Audi A6.

Sull'auto sono stati trovati un piede di porco, una mazza e vari cacciaviti.

I quattro cittadini serbi sono tutti già noti alle forze dell'ordine

Sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e possesso ingiustificato di arnesi atti allo scasso.

L’Ufficio Immigrazione della Questura sta verificando la loro regolare presenza sul territorio nazionale al fine di valutare la possibilità di espulsione.

Siamo in attesa di informazioni sulla eventuale corrispondenza con i “nostri” ladri!

Pubblicato in Cronaca

Sono da poco passate le 19.00 e la signora Marcella con il marito escono di casa per andare a mangiare una pizza. Vanno vicino casa, lì ad Oliva, la frazione di Amantea tra Coreca e Campora San Giovanni.

La serata non è fredda , anzi si sta bene dopo una giornata di sole, la pizzeria è vicina e così escono a piedi.

Il forno non è ancora a regime ed il pizzaiolo li prega di tornare tra un quarto d’ora. E così Marcella continua passeggiare e ad un certo punto vede un’auto ferma davanti al cancello della sua abitazione.

 

In casa non c’è nessuno e lei non aspetta nessuno.

La signora Marcella è sospettosa e così si avvicina all’auto.

Dentro c’è un giovane con un telefonino all’orecchio al quale domanda cosa faccia lì davanti a casa sua.

“Io carabiniere” è la risposta evidentemente già preparata ed immediatamente aziona una sirena.

Marcella grida al marito in tedesco “ Sono ladri!”.

 

Subito dalla casa escono quattro persone, i ladri, con in mano piedi di porco serviti per entrare in casa ed ovviamente la refurtiva.

 

La casa è messa sottosopra dal piano terra al secondo piano.

Marcella grida ed afferra uno dei ladri ma questo reagisce e la colpisce ripetutamente con pugni e calci, al volto e sulla persona, calci violenti anche sulla pancia.

 

Il marito ha cercato un oggetto con cui difenderla ma non fa in tempo perché i ladri salgono velocemente su un’auto (sembra si tratti di Audi azzurro scuro la cui targa pare inizi con le lettere AV) e che parte velocissima allontanandosi dal luogo del furto.

 

Arrivano i carabinieri di Amantea che iniziano immediatamente le indagini cominciando a visionare alcune telecamere private del luogo da cui si nota l’auto di cui si tratta ma non la targa

 

La signora Marcella è scossa e si lamenta per il dolore sul viso e sulla pancia ma è sempre un fiume in iena e racconta la sua vicissitudine.

 

“Erano scuri in viso e parlavano un italiano stentato. Forse erano rumeni”

Marcella è una calabrese , di quelle forti, che è emigrata per decenni in Germania e poi è ritornata per costruirsi una casa nella quale vivere con la sua famiglia, ma ora ha dubbi. Sa che poteva finire male.

I suoi parenti e gli amici e vicini cercano di consolarla dicendo che tutto sommato è andata bene, che poteva anche andare peggio, ma lei non ci sta, per questo ha reagito anche se ora il disappunto per quanto successo ed anche un po’ di paura sembrano domarla.

Poi decisa va in caserma a sporgere denuncia prima ancora di farsi visitare da un medico o magari di raggiungere il vicino ospedale.

 

Intanto gli astanti parlano di altri furti avvenuti nei giorni scorsi.

Tanti, troppi furti per lasciare Amantea ancora senza una compagnia di CC o senza un presidio di Polizia. Ma questo è un problema politico.

Pubblicato in Politica

L’arroganza dei delinquenti non finisce mai

Ci raccontarono di un ladro che denunciò la proprietaria dell’auto che aveva appena rubata perché secondo lui i freni non funzionavano perfettamente e lui sbandò finendo in un fossato e distruggendo l’auto

Ci raccontarono di un ladro che era stato chiuso in uno stanzino dal proprietario della casa che stava derubando proprio vicino ad Amantea e che voleva denunciarlo di sequestro di persona

Ed oggi lo rileggiamo

A Cosenza dove due coniugi sorprendono i ladri in casa, avvisano le forze dell'ordine e nel frattempo bloccano le uscite.

Denunciati per sequestro di persona. Oltre il danno la beffa.

Per fortuna hanno trovato il giudice ha archiviato l’accusa.

Vi immaginate il paradosso di due che trovano i ladri in casa e li invitano ad uscire magari portandosi quanto hanno già preso e solo per evitare di essere denunziati per sequestro di persona invece di essere ringraziati dalla giustizia per aver contribuito ad assicurare alla stesa uno o più ladri?

Insomma uno che difende i suoi beni diventa un farabutto se lo fa?

Che cosa bisogna fare in questi casi ?

Lasciare scappare i ladri.

Non vorremmo che chiamati i carabinieri questi non credessero al furto ed ai ladri o si arrabbiassero se nel frattempo abbiamo invitato i ladri ad andare via

Non sarebbe male se il Prefetto emanasse un decalogo e lo diffondesse.

Ve l’immaginate il ladro che chiuso in casa si getta del balcone e si ferisce? Chi ha solo difeso le sue cose ed atteso i carabinieri sarebbe responsabile di lesioni al ladro?

Pubblicato in Cosenza

Dormono di giorno e lavorano di notte . Sono i ladri. Come quelli di un tempo che venivano identificati come nella foto.

Sono dappertutto, ormai.

E non potevano mancare Paola.

Ed a Paola , ovviamente, sul lungomare, un luogo senza tanti abitanti, senza videocamere e dove pertanto si può “lavorare” tranquillamente.

Questo devono aver pensato nella notte tra sabato e domenica i ladri che sono penetrati nel bar del lido”La Bussola” forzando la porta di ingresso e rovistando dappertutto.

Ma non avevano fatto i conti con una rumena di 52 anni che abita nello stabilimento anche d’inverno, in una piccola struttura in muratura e che svegliata dai rumori ha cominciato ad urlare con forza mettendo in fuga i ladri che sono scappati con il cassetto del registratore in mano.

Su posto la squadra della volante del commissariato di Paola, diretta dall’ispettore capo Antonio Montagnese.

E non basta. Sempre sul lungomare nel pomeriggio di domenica un altro furto. Questa volta rompendo il vetro di un auto ed asportando la borsa con 50 euro.

Pubblicato in Paola
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